Comunicato: L’Unione a Pachino

Comunicato: L’Unione a Pachino Anche a Pachino, come nel resto d’Italia, si stanno compiendo i passaggi verso la costituzione dell’Unione. Al fine di realizzare una vera alleanza politica che sia in grado prima di vincere le elezioni e, soprattutto, dopo sia capace di governare. Sembra facile ma, sul piano pratico e delle opzioni programmatiche si registrano e si registreranno le difficoltà di tenuta. Perché le diversità, pur all’interno di uno stesso contesto politico, esistono e spesso diventano determinanti alla divisione. Perché in un comune come Pachino, anche le relazioni personali possono essere da ostacolo all’azione comune. Ecco, dunque, quale è la grande e vincente scommessa che tutti noi, cittadini e dirigenti politici del centrosinistra, dobbiamo riuscire a vincere: creare quel famoso amalgama che nelle squadre di calcio vuol dire imporre il proprio gioco e vincere, mentre nelle alleanze politiche vuol dire condividere le scelte e decidere in base ad un sentire comune. Questo sentire comune, per noi democratici di sinistra, significa stare dentro un unico progetto politico, ovviamente di centrosinistra, che distingue e qualifica le azioni di governo. Per questo motivo puntiamo molto sulla necessità che i componenti di questa grande alleanza democratica per la cittadinanza, condividano l’irrinunciabilità del valore dell’Unione inteso come un valore assoluto.

Proprio perché si deve partire dalla necessità di far parte di un progetto politico che sia un riferimento ben preciso per le elezioni comunali prossime e non solo per esse. Proprio perché il nostro territorio ha bisogno di un gruppo dirigente che sia all’altezza delle sfide dei prossimi dieci anni. In questi giorni, allora, abbiamo davanti due possibili scelte: una di alto profilo e una di basso. In quella di alto profilo si dovranno verificare le condizioni che dicevo prima e cioè un’alleanza che veda tutta l’Unione presente, nessuno escluso, ognuno con il proprio carico di identità e di proposta politica, e altre forze come Rinascita, che decidono, strategicamente, di entrare nell’alleanza e condividerne il progetto. Una convergenza di partiti politici e di movimenti, che sentono lo stesso dovere nei confronti della cittadinanza pachinese e si sentono partecipi della stessa anima che muove l’alleanza. Nella soluzione di basso profilo, quella senz’anima per capirci, ognuno di noi può essere libero di andare a cercare l’alleanza più conveniente e magari pure vincere le elezioni comunali. Ma avremo fatto un torto a tutti, a noi stessi per non aver saputo cogliere la possibilità di allargare l’alleanza politica e ai pachinesi perché non avremo saputo offrire quella squadra di governo necessaria ad affrontare le tante e difficili scelte amministrative, come, del resto, abbiamo visto nell’ultima amministrazione comunale. Una squadra per vincere non ha bisogno soltanto di tanti campioni, ha bisogno di umiltà, di spirito di sacrificio e di capacità di tenuta, di seguire quelle famose regole di lealtà, rispetto reciproco e solidarietà, indispensabili a qualsiasi alleanza.

Noi, democratici di sinistra, vogliamo una squadra con l’anima.

Pachino, 04/01/2006
il segretario politico della sezione
“A. Gramsci” dei D.S. di Pachino
(Salvatore Borgh)
Fonte: Sezione A. Gramsci D.S. Pachino - Turi Borgh il 04-01-2006 - Categoria: Politica

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L'Unione dei circensi


Se uno, nel giro di venti giorni, cambia completamente posizione politica nei confronti e riguardi di Rinascita di Pachino: vorrà dire pure qualcosa.

Oltre a sancire una sua involutiva e parossistica posizione politica si potrebbe anche dire che di politica locale ne capisce molto poco.

Ma siccome siamo magnanimi e non vogliamo fare risaltare l'inconsistenza programmatica e politica di cui è portatore: ci limitiamo ad elencare le occasioni di scontro che questo elaborato soggetto d'antiquariato moderno ha avuto con i rappresentati di Rinascita.

Addirittura, pare,(lo ha scritto il soggetto su MbN), che ci siano state delle tensioni con i "civicini": fino quasi ad arrivare alle mani....

Io mi chiedo:ma questo Borg come mai è cosi rissosso??

E poi, visto che alla fine, dopo i proclami, a quattro mani, con lo storico Roberto Bruno hanno dovuto fare una repentina marcia indietro e rimangiarsi tutto quello che avevano scritto e teorizzato su Rinascita di Pachino; io mi chiedo ma con quale faccia vi ripresentate ad interpretare anime?
Quando avete dimostrato nel tempo di non avere nessun progetto politico.

Io dico che se questa fosse gente seria...vista la posizione politica inaccettabile e fuori da ogni logica politica fin qui espressa: dovrebbero trarre le conseguenziale conclusione politica che sarebbe quella di dare le dimissioni da quel ruolo....
Non si può essere politici per tutte le stagioni e rimangiarsi tutto quello che si è scritto e detto fino ad ora non potrà che nuocere agli ambigui ed impreparati soggetti che popolano quella tana del lupo della sezione dei Ds di Pachino.
Dove li aspetta, con le fauci spalancate, chi li ha comandati, come testuggini macedoni: a bacchetta...
Ci vuole coscienza e coerenza..ma come si sà quella a Pachino è materia poetica....

Saluti dimissionari, Spiros