Comunicato: Intervista al pittore Paolo Morando

Comunicato: Intervista  al pittore Paolo Morando Ortigia, 27.02.06

Come si è avvicinato alla pittura, come ha cominciato e da quanto tempo opera? Mi sono avvicinato alla pittura sin da bambino nonostante abbia fatto gli studi classici. La mia carriera è effettivamente iniziata a partire dal 1967 al “circolo degli ufficiali”,ero militare la mia pittura ebbe modo d’essere notata e così venne organizzata una mostra.
A cosa deve la scelta di questo stile e pertanto la sua pittura a quale stile è legata?
Sicuramente il mio è uno stile d’impronta classica, di formalizzazione manieristica,di contenuto fortemente simbolico ma il motivo della mia arte la si intravede in due fenomeni mistici:Ortigia e la concezione dell’arte. Se la corporeità di questa terra la si deduce dalla sensualità dei corpi e dal realismo delle nature morte dei paesaggi, il misticismo di questa terra sta altrove: è in quell’anima che giunge dalle profonde viscere della storia e abita le antiche rovine. L’arte ha valenza mistica, intesa come educazione al bello e alla grandezza della storia. La tradizione è maestra di vita e l’arte, con la sua valenza simbolica, ne è privilegiata testimone.

Che rapporto ha con i suoi dipinti? Ho un rapporto sicuramente d’ amore con i miei dipinti, attraverso essi lancio un messaggio, e una volta dato un titolo al quadro spetta agli altri che lo osservano, completarlo.

Che cosa pensa dell’arte contemporanea? Rispondo a questa domanda con le parole di Salvador Dalì “l’arte contemporanea è una meravigliosa tragedia”
Lei è credente,che rapporto c’è tra il suo credo e i suoi dipinti? I miei dipinti parlano e cantano Dio, l’Assoluto, chi osserva i quadri diventa partecipe al dipinto indipendentemente dal fatto che venga apprezzato o meno. I miei quadri diventano annunciazione, storia.
Qual è la sua maggiore fonte d’ ispirazione? Senz’altro il MANIERISMO FIORENTINO dal punto di vista estetico ,di contenuto fortemente simbolico risalente al ‘500 e ‘600,dove attraverso il mito si interpreta la contemporaneità. Infatti ogni cosa che l’uomo sperimenta su di se è nuova cioè sembra tale ma in realtà è frutto del passato. Pertanto non ci sarebbe assoluto se il sogno dell’uomo non si realizzasse nel mito

La più grande soddisfazione? La più grande soddisfazione è un quadro ,lo sento vivo e mi sento vivo.

Che funzione ha la natura e che ruolo attribuisce ad essa nei suoi dipinti? Ogni cosa che io faccio è immersa nella natura e attraverso essa esprimo i sentimenti ,il mio è un contatto fisico che mi riconduce a Dio e una volta stabilito il contatto mi rendo conto che Dio è oltre la natura stessa
Il pittore più amato tra i non viventi? In cima alla scala delle preferenze c’è Leonardo in lui è presente il carisma della tecnica e della sofisticazione poi c’è il Pontormo, Bronzino, Caravaggio, del 700 prediligo David e poi ancora Ingres nell’800, tra i viventi preferisco Donizzetti, Mariano Mariani
Come trascorre il tempo libero? Quando non dipingo studio ,leggo e devo dire che ho un rapporto piuttosto positivo con la tv. Di essa credo che sia tutto vero quanto falso, se l’utilizzo è razionale, credo il suo utilizzo possa essere proficuo.

Come vive il rapporto con il pubblico? Rispetto l’opinione del pubblico ed ho sempre ricevuto risposte dirette, c'è chi mi apprezza in toto e chi niente affatto, nei giudizi, voglio dire, non esiste una via di mezzo tra queste due ale.

Il quadro con il quale è più legato? Tutti e affezionato al Giovanni di Leonardo ancora da ultimare nonostante siano vent’anni che mi dedico ad esso.
Lei è critico con se stesso?
Si lo sono molto, a tal punto da affermare di non riuscire a dipingere così come nessun altro ai tempi d’oggi.

Che tipo di legame ha con il suo luogo d’origine?
Il mio è un legame molto forte , mi è quasi impossibile non esprimere amore nei confronti del mio luogo d’origine e soprattutto, non ho mai preteso qualcosa in più di quello che ha potuto offrirmi.

Lei ha scelto l’arte come fonte di vita e sostentamento ,mi chiedevo quali sono i pro e i contro di questa scelta?
Tutto è pro e tutto è contro, ognuno si accontenta di quello che ha.

La figura dell’uomo cosi come quella della donna a quale significato assurge?
La figura umana è dominante nei miei dipinti sia essa maschile sia femminile ,il quadro è l’atamor dell’alchimista dove uomo e donna si fondono sia nella mente dell’autore e sia in chi osserva, così da creare la cosiddetta figura androgina emblema della perfezione.

Cinecircolo Baia delle Tortore
Ufficio stampa
Carmen Emmolo
Fonte: Salvo Pintaldi il 28-02-2006 - Categoria: Cultura e spettacolo

Lascia il tuo commento
Cerca su PachinoGlobale.net