Comunicato del 23-10-2006

Comunicato del 23-10-2006 Lo scorso luglio, dopo qualche settimana dall’elezione del sindaco Giuseppe Campisi, si avviarono delle consultazioni politiche fra la coalizione che aveva sostenuto Campisi e i Democratici di Sinistra, al fine di riprendere il dialogo politico all’interno del centrosinistra locale con il preciso obiettivo di ricostituire a Pachino “l’Unione”, facendo testo a quanto i partiti e movimenti di centrosinistra avevano concordato, e siglato, in occasione della venuta a Pachino di Rita Borsellino ed Anna Finocchiaro.

Pur tra mille difficoltà, interne ed esterne alla sezione dei DS, come dirigenti pachinesi di questo partito avvertimmo la responsabilità di cogliere positivamente quella che fu definita come una credenziale politica nei confronti del centrosinistra e dei DS in particolare, credenziale politica in verità avviata già prima del turno di ballottaggio. Alla vigilia dell’insediamento del nuovo Consiglio Comunale, pertanto, si giunse all’accordo politico fra la coalizione del sindaco Campisi e i Democratici di Sinistra di iniziare un confronto politico, serio e leale, con tutte le forze, partiti e movimenti, che si riconoscono nel centrosinistra; l’obiettivo era, e rimane purtroppo ancora inevaso, quello di ricomporre la compagine politica originaria, sforzandosi di ritrovare sintesi politica fra le diverse posizioni esistenti all’interno del centrosinistra, e sulla base della condivisione di obiettivi comuni per il bene della città e della comunità e all’insegna di un progetto riformista e di buon governo della cosa pubblica.

A distanza di oltre 3 mesi è arrivato il momento per la sezione dei DS di Pachino di tirare le somme e comporre il primo bilancio. Che è piuttosto magro. Per motivi che ancora non si riesce bene a delineare, la possibilità di ricostituire l’Unione è andata sempre più scemando, all’interno di una coalizione che stenta a trovare una propria identità politica, tra i mille e più problemi amministrativi ed altre difficoltà. Bisogna sottolineare come, anche se con sfumature diverse, il Sindaco e le forze politiche della coalizione non sono mai riuscite a trovare la voglia e l’impegno per affrontare il tema che, più e più volte, i DS hanno posto a fondamento della loro disponibilità a collaborare con l’amministrazione comunale.

In tali condizioni la dirigenza della sezione dei Democratici di Sinistra di Pachino, dopo apposita consultazione della sua base, non ritiene di potere fornire alcun tipo di contributo a questa maggioranza. Da questo momento in poi, pertanto, i DS non parteciperanno più ad alcuna riunione di maggioranza, legata all’amministrazione comunale.
I Democratici di Sinistra continueranno a lavorare, dentro il Consiglio Comunale e fuori di esso, per ricostruire l’Unione, così come si adopereranno per essere protagonisti nella sfida che i riformisti Pachinesi vivranno con la costruzione del Partito Democratico, su cui i DS credono fortemente e per il quale spenderanno le migliori energie di prospettiva. I problemi del nostro territorio sono tanti e difficili, così come molteplici sono le aspettative in generale.

Noi dei Democratici di Sinistra di Pachino daremo il nostro contributo senza pregiudizi e preclusioni di sorta nei confronti di nessuno, per ciò che saremo capaci di fare, seguendo una rotta ben tracciata, che è l’Unione, e per il bene della collettività e del territorio.

Pachino, 23/10/2006

f.to il capogruppo Democratici di Sinistra
nel Consiglio Comunale di Pachino
( Roberto Bruno)

f.to il segretario politico della sezione
“A. Gramsci” dei D.S. di Pachino
(Salvatore Borgh)
Fonte: Sezione A. Gramsci dei D.S. di Pachino - Turi Borgh il 23-10-2006 - Categoria: Politica

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Gli infinocchiati

Traspare,come sempre, in questi comunicati alla Pravda&limone l'inconsistenza politica dei due dirigenti, si fà solo per dire. L'illusione,dopo avere incassato con intenzioni completamente diversi fra gli lo dava e chi lo riceveva l'incarico e la elezione a vicepresidente del coniglio comunale di Pachino oggi si trova al punto di massima frizione e rottura per gli accordi che sono evidentemente stati sottoscritti nel ghiaccio.
Scrivere ora che vi erano state delle convergenze sulla elezione del sindaco fra i perdenti (sinistra) e i vincenti( centro sinistra) è una cosa che potrebbe essere smentita con le stesse parole di Roberto Bruno. Solo se il sito che gli ha fatto la campagna elettorale avesse avuto la accortezza (ma è anche questa una mossa studiata a tavolino) di conservare i commenti che vengono rilasciati nelle news di quel glorioso sito...

Infatti lo stesso Bruno aveva scritto che non c'era stato nessun accordo fra i perdenti, con la grossissima gran malafigura fatta fare a Corrado Ruscica e i vincenti che poi hanno visto confermare la elezione dell'attuale Sindaco.

Infatti il nostro "storico"( ma per essere storici non basta una laurea in storia) ha fatto finta di capire che quella sua elezione non era oggetto di nessun progetto politico di unità dell'union company corporation ma semplicemente di ricevere un obolo dalla politica come è costume diffuso nei "politici" sia di destra che di sinistra.

Accorgersi ora dopo tre messi cascando letteralmente dalle nuvole è solo un arteficio dislessico per sfilarsi dalle responsabilità della maggioranza che lo inchioderebbe alla diffusa incapacità che affiora anche per l'attuale sindaco di portare avanti una politica innovativa a Pachino e per Pachino... ( tuttavia gli auguro,visto che è stato eletto dai cittadini e di questo ne ho il massimo rispetto: di riuscire a trovare una dimensione politico amministrativa che lo metta in condizione di potere fare qualcosa di utile per la città e il suo territorio)

E' completamente inutile volare alto sulla formazione del partito Democratico che a Pachino è lontano anni luce anche in forza della scarsa ed inconsistente e capacità di analisi,anche storica ,della realtà in cui si vive finora dimostrata dai due compari.

E' veramente una politica di accattoni quella che soprintende in quella sezione la cui unica cosa positiva è il marchio che questi due soggetti difendono come un trofeo. Poiche se si allaontanassero da quella quercia ( na Roberto ha tuttavia qualche change in più sarebbero il nulla misciato con il niente).
Io non posso dire che Roberto Bruno si deve dimettere da consigliere perchè è stato eletto da un numero consistente di elettori in normali elezioni amministrative. Ma glielo posso dire senza esistazione a quel segretario, si fà solo per dire, che non essendo stato eletto e avendo condotto una politica non di Unione ma di rottura per incapacità palese di essere intellettualmente in grado di capire qualcosa di politica e di aggregazione delle forze in campo a Pachino.

Per non andare tanto lontano cito solo la sua baruffosa discussione con l'amico e consigliere Giuseppe Viola che volendosi presentare con quel partito, dove storicamente è stato per tanti anni, si sono quasi baciati con il sedicente segretario per una questione che attenva a questioni di voti.

Una cosa è sicura. Viola pur cambiando partito per una serie di circostanze e spostamenti e dimissione mi pare del nuovo assessore provinciale Cammisuli?: oggi, manco a dirlo è consigliere.

Il segretario( mascarato da Fantomas) ha preso la metà dei voti circa 50 che ha racimolato Giuseppe da Viola...
Se volgiamo tracciare un parallelo ideale fra il comportamento tento da Sebastiano ed il suo ci rendiamo conto che esiste la differenza che passa fra il giorno e la notte...

Basta questo, semplicemente per capire quale etica e quale morale soprintente nella coscienza politica di questo alto dirigente provinciale..

Per cui non mi rimane che ribadire senza nascondermi perchè non è stato mio costume di chiedere a nome di tutti coloro che vogliono una sinistra depurata da questi saltimbanchi le dimissioni e la convocazione di un congresso che individui un nuovo segretario politico...

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Rosario Spinello ha scritto: 05-07-2006 03:10:42
La legge da garanzia al Presidente...


Il Presidente del consiglio, di norma, è espressione della maggioranza di governo che ha vinto le elezioni.
E l' espressione della maggioranza che può decidere, come è stato fatto,elegantemente e recentemente, a Portopalo nei confronti della Signorina Burgaretta...
Un atto di maggioranza che ha destituito un presidente e ne ha fatto, immediatamente, un altro.
Cercare garanzie per le minoranze è un atto di grande stile politico se si ha il coraggio di fermarsi all'enunciazione.
Mi sembrerebbe chiaro configurare una opposizione che democraticamente fà la sua parte.
Rimane compatta a fare l'opposizione come prevede l'ordinamento legislatico all'uopo predisposto.
Discorso diverso si configura per il consigliere di opposizione dei D.s.Roberto Bruno, al quale faccio i miei migiori auguri per la sua elezione personale,senza tuttavia sottacere gli errori politici che hanno commesso come partito.
Il tutto era orientato, magari, ha dare due e non uno consiglieri ai D.S.
Ma quando non si è all'altezza di comprendere certe questioni politiche, di fondamentale importanza, non si fà altro che tirarsi solo zappate sulle gambe..allora alla fine ad uno non può fare altro che venire da ridere. Il gruppo compatto e omogeneo..si è rivelato un bluff..Una nullità assoluta...
Ecco dunque l'unico che ha la facoltà di avvicinarsi al centro sinistra al governo.
Al Sindaco Campisi....
Ci sono diversi modi di fare il consigliere comunale...
Credo in fede che a Roberto Bruno non gli mancheranno argomenti e proposte che sarà capace di argomentare durante il corso della prossima amministrazione...
Potrà in qualche modo collaborare...
E quando si tratterà di votare questioni che riguardano Pachino, sarà sicuramente presente con il suo voto...Il tutto nella più completa autonomia...
Per il resto, mi auguro, come ho già scritto, che ci sia uno spirito nuovo e innovativo come valore aggiunto per la nuova amministrazione di Pachino.
Io credo che onestamente dobbiamo accettare i ruoli che a ciascuno hanno assegnato queste elezioni...
Pesi e misure,,Donne e uomini che hanno concorso a fare un nuovo governo per Pachino...
Io, gli auguro un buon lavoro..
Insomma, che ognuno e ciascuno rispetti il proprio ruolo che l'elezioni ha assegnato...
Io credo che bisogna rifiutare alla radice qualsiasi ammucchiata possibile ed immaginabile poiche qualsiasi discorso in questa direzione viene visto come l'assalto alla diligenza...
Un pò di sano contegno,alle volte, non guasterebbe...please.....
Tuttavia se dovessero emergere elementi di volontà unitaria su certe questioni future, è chiaro che più la cosa è condivisa e più acquista valore la socialità e la priorità a dare opere pubblice e servizi da parte dei politici di Pachino...
Dunque,ognuno rimanga dov'è...
Lotti da quel suo autonomo punto di vista..
Se ci sono cose che uniscono prima o poi verranno fuori...
Rifiutiamo, per cortesia, la maggioranza dei cittadini lo richiede, alla radice di qualsiasi forma di trasformismo...equiibrismo,saltimbanchismo, trepallismo, e compagnia bedda...
Di cancellare qualsiasi dialettica che devii la fondamentale differenza che dovrà essere ripristinata, e cioè quella di avere una opposizione normale..
Pertanto auspico che nello spirito della legge e nella fattispecie quella elettorale sia applicata alla lettera e che non si conceda possibilità alcuna a possibili transazioni obligue, trasversali, eclettiche e conflittuali...anche se non dipendono dalla stessa... insomma somma un vero pandemonio..allo stramonio che è un demonio?



Saluti dall'opposizione, Spiros