Comunicato: Codice Deontologico dell'agire politico

Comunicato: Codice Deontologico dell'agire politico Oggi, presso la sede del CRAP di Corso N. Costa di Pachino, l'assemblea dei soci di Città Etica con inizio alle ore 16,00 con il seguente ordine del giorno:
- presentazione nuovi soci
- approvazione del Codice Deontologico dell'agire politico
- approvazione delle seguenti iniziative:
a)"La Politica al Femminile" - incontro tra i soci e alcune donne impegnate in politica - Dicembre 2005
b)"Legalità e Politica" - presentazione ufficiale del movimento Città Etica - Gennaio 2006
- "Pachino: dopo la sfiducia al Sindaco" - esame del contesto politico attuale ed approvazioni iniziative
- Approvazione dell'ampliamento del numero dei componenti del Coordinamento
- Varie ed eventuali.
Il Presidente


Codice Deontologico dell'agire politico
Il “Codice” che segue è stato compresso in “soli” tre articoli che, tuttavia, rappresentano ciascuno una “famiglia” di dettami (impegni, obblighi morali) che, riteniamo, debbano guidare il percorso esistenziale di ogni individuo ed, ancor più, date le responsabilità che ciò comporta, l’agire politico.
La sottoscrizione del medesimo impegna il sottoscrittore al rispetto dei principi in esso enunciati poiché consapevolmente ritenuti aderenti al proprio pensiero ed alla propria coscienza.

1) Impegno a conformare sempre il proprio agire sociale e politico a norme etiche. Da questo impegno dovranno conseguire attitudini proprie e comportamenti improntati a coerenza, equità ed uguaglianza, onestà, imparzialità, riservatezza, umiltà, trasparenza e diligenza. Nel contempo tale impegno richiede una costante attività di elevazione di se medesimo coltivando le attitudini allo studio ed all’approfondimento, all’osservazione e all’ascolto, al discernimento ed alle decisioni consapevoli e responsabili, lasciando fuori improvvisazione e superficialità e cercando sempre e comunque di dare qualità ad ogni azione.

2) Impegno ad orientare il proprio agire etico come attività di servizio. Ciò verrà espletato ponendo al centro delle proprie azioni: il rispetto per la persona umana e la tutela della sua dignità; la costante attenzione agli altri ed ancor più agli “ultimi” ed alle fasce più deboli della popolazione; l’apertura al dialogo ed al confronto costruttivo; il rispetto di tutte le diversità attraverso la ricerca e la promozione della tolleranza; la fedeltà agli impegni, ai programmi, alle alleanze; la gratuità ed il disinteresse.

3) Assunzione di obblighi correlati all’impegno politico diretto. Come naturale corollario degli impegni etico/morali espressi nei primi due articoli, il partecipante alla vita politica assume i seguenti solenni obblighi:

a) Accettazione del Principio di Discontinuità, ovvero, chiunque, avendo ricoperto cariche amministrative e/o elettive in amministrazioni e/o consigli comunali, provinciali, regionali, nazionali riconosce che la vita politica beneficia dall’apporto di nuove idee e di nuove energie, e che invece la costante permanenza in cariche elettive e/o amministrative di un medesimo soggetto lo espone al rischio della personalizzazione della propria attività orientandola progressivamente al servizio di una cerchia sempre più ristretta di soggetti se non del proprio esclusivo. In virtù di tale riconoscimento il sottoscrittore che abbia ricoperto per due mandati consecutivi una carica elettiva si obbliga a non rinnovare la propria candidatura ponendosi al servizio della propria organizzazione o partito politico e di nuovi candidati;

b) Riconoscimento delle Dimissioni come Valore Etico. In applicazione dei principi etico/morali della coerenza e del rispetto il partecipante alla vita politico/amministrativa assume l’obbligo di dimettersi dalla propria carica qualora per una propria crisi di coscienza o per ordini, istruzioni, indicazioni o quanto altro ricevuto, che configgano con la medesima, non si riconosca più nel

c) progetto politico dell’organizzazione o partito politico di appartenenza o nel corpo elettorale che gli ha conferito il mandato. In questi casi o altri consimili non espressamente contemplati gli è fatto divieto assoluto di conservare la carica trasmigrando verso altre organizzazioni, partiti, fazioni politiche per i quali non ha ricevuto alcun preciso mandato elettorale;

d) Impegno ad evitare e rimuovere ogni possibile causa di Conflitto di Interesse, ovvero impedire che la carica elettiva possa arrecare vantaggi personali o familiari in senso ampio traducendosi in incarichi retributivi di varia natura o procurando vantaggi di natura economico-patrimoniale-professionale.
Fonte: Citta Etica - Salvo Pintaldi il 04-12-2005 - Categoria: Politica

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