Comunicato: Canto d'Alfeo tratto dal poemetto omonimo di Corrado Di Pietro

Comunicato: Canto d'Alfeo tratto dal poemetto omonimo di Corrado Di Pietro Oggetto: Proiezione filmato

Titolo: "Canto d'Alfeo" tratto dal poemetto omonimo di Corrado Di Pietro
Autore: Pino Adorno
Editore: Emanuele Romeo
Prolusione: Corrado Di Pietro
Luogo: via Maestranza 110 - 96100 Siracusa
Data: 27 dicembre 2006 ore 18,30
Organizzazione e Direzione Artistica: Corrado Brancato

Ingresso Libero

Info: 0931/746931
cell.338/3646560
corradobrancato@hotmail.com


evento

" CANTO D'ALFEO" proiezione




Una moderna interpretazione del mito di Aretusa in versi siciliani

La proiezione sarà preceduta da una prolusione di Corrado Di Pietro

Quest'opera nasce da una vecchia discussione con Vittorio Lucca. Egli, cultore di storia e tradizioni siracusane, non appariva molto soddisfatto né della lezione mitologica ovidiana su Aretusa, né del linguaggio, che riteneva ormai lontano dal gusto moderno. Chiacchierando mi invitò a una ripresentazione del mito, in qualche modo più vicina al nostro modo di sentire.

Per alcuni anni non pensai più alla sua richiesta; capivo che l'impresa di toccare un mito così consolidato era ardua e impopolare e forse non interessava nessuno; avevo fatto, invero, qualche tentativo malriuscito, in versi italiani, e quindi avevo lasciato cadere la cosa.

Un giorno però ricevetti da un mio amico poeta un libretto in siciliano: si trattava di un lungo racconto poetico su un personaggio tipico. Lessi il primo verso e fu come un'illuminazione: era nato il Canto d'Alfeo.

Corrado Di Pietro


dalla presentazione di Corrado Piccione

… Nella sagace cesellatura dei versi di Corrado Di Pietro il dialetto acquista intensa modernità, non si disperde nelle svolte epocali ma si riplasma in nuove espressioni di civiltà culturale con un sempre nuovo e diverso rapporto con la lingua nazionale.

E’ significativo che per lumeggiare tale rapporto l’autore raccolga nella lingua nazionale l’elaborato dialettale. Però ciascuno dei due testi non è la meccanica traduzione dell’altro - segno sicuro di una intelligenza poliedrica e versatile.

“Canto d’Alfeo” arricchisce per finezza stilistica ed originalità di ispirazione la letteratura dialettale e nazionale e - ultimo tassello di uno splendido mosaico - inserisce Corrado Di Pietro tra i poeti dialettali più eminenti del nostro tempo.



dalla “Nota dell’editore” Emanuele Romeo

… Qui si parla di un mito, anzi del mito per eccellenza che riguarda la nostra città; si pone questo mito a fondamento stesso di una civiltà o, con più ambizione, della storia umana; si trasferisce il tutto in “un tempo senza tempo”, come dice lo stesso poeta, in un modello archetipale dove si sviluppa la prima dialettica fra il bene e il male. Per dire tutto questo quale migliore e più efficace lingua poteva essere usata se non quella di queste stesse contrade, dei nostri genitori e dei nostri avi: la lingua dialettale? Il mito parla in dialetto!
Fonte: Galleria Roma - Corrado Brancato il 23-12-2006 - Categoria: Cultura e spettacolo

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