Comune, la paralisi è totale

PACHINO - Salta ancora la seduta del consiglio comunale fissata per la serata di lunedì 22, e la maggioranza che sostiene il sindaco Barone sembra tornata in fibrillazione. Alle ore 18:30 erano soltanto otto i consiglieri presenti in aula, di cui due di opposizione, e cioè Di Fede e Guastella. All'appello quindi mancavano altrettanti rappresentanti di maggioranza che, almeno sulla carta sostengono la compagine amministrativa. Un'ora più tardi, in aula i presenti salivano a dieci, ma il numero non era sufficiente per rendere valida la seduta che veniva rinviata al giorno successivo. Slittano ulteriormente quindi i punti all'ordine del giorno fissati dal presidente Antonino Nicastro. Primo tra tutti l'integrazione dell'art. 10 comma 6 del regolamento comunale sull'esercizio delle funzioni del difensore civico, eletto lo scorso 4 novembre e non ancora operativo dato che non sono ancora state fissate le modalità per le sue funzioni. A questo è da aggiungere la mancata modifica del regolamento generale delle entrate che avrebbe potuto permettere una diminuzione delle imposte da pagare al comune, e la relazione semestrale del sindaco che sarebbe dovuta essere presentata già nel mese di giugno, ma che arriva in consiglio soltanto in dicembre con ben sei mesi di ritardo. La paralisi consiliare non è una novità per quest'amministrazione. Già in passato più volte l'astensione programmata dei consiglieri era stata utilizzata come strumento di "persuasione", ma negli ultimi tempi l'utilizzo di questo strumento si è fatto più intenso. Un esempio per tutti è costituito dalle mancata seduta dei giorni 26 e 27 novembre, che pare legata all'avvicendamento della carica assessoriale di alcuni componenti della giunta. "Che la coalizione governativa non avesse trovato ancora il giusto assetto lo si era capito già da tempo, -commenta Di Fede di An- e l'assenza dei consiglieri non è che una conferma di ciò. Colpisce soprattutto la mancanza di senso di responsabilità di qualche collega che, forse con poca ponderazione, diserta le sedute del civico consesso.

Questa maggioranza ha voluto approvare a tutti i costi il difensore civico, ma evidentemente lo scopo non era quello di istituire un importante servizio per i cittadini, visto che quando è necessaria la loro presenza per renderlo operativo, puntualmente si verifica la mancanza del numero legale". Ma il dissenso verso questo stato di cose proviene anche dalle file della maggioranza. Per Corrado Quartarone, capogruppo di Forza Italia, "l'assenza tra i banchi della maggioranza di alcuni consiglieri che ultimamente hanno visto accolte le loro istanze lascia alquanto perplessi e titubanti." Gli fa eco Angelo Petralito sempre di FI, che commenta: "se l'assenteismo in consiglio è lo strumento per ottenere qualche cosa, ne deduco che alcuni consiglieri stanno già pensando all'assegnazione del settimo assessorato. Sappiano costoro che i consiglieri del mio partito, nonostante la nostra rappresentanza in giunta non sia ben dimensionata, sono sempre presenti". Il partito di Berlusconi quindi sembra voler frenare gli alleati, avanzando un diritto di prelazione sulla carica amministrativa ancora rimasta vacante. Perplessità anche dal movimento Rinascita di Pachino che tramite il suo coordinatore Mallia fa sapere: "le forze politiche pensavano di aver raggiunto un punto di intesa estromettendo un partito dalla coalizione di governo. Evidentemente non è così, visto che sin da giugno la maggioranza continua a navigare in perenne crisi. Bisogna vedere però se la mancata seduta sia il frutto di un episodio o di un reale malessere".

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 24-12-2003 - Categoria: Politica

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