Comune, il rebus delle incompatibilità

Comune, il rebus delle incompatibilità PORTOPALO - Ambiente politico locale in fermento ad un giorno dall'ingresso della nuova legge regionale con l'introduzione delle incompatibilità tra giunta e consiglio comunale. Il deputato regionale Vincenzo Vinciullo, sostenitore dell'emendamento, poi bocciato, per differire l'entrata in vigore della legge, spiega la sua posizione.
«Non sono certo un assertore del clientelismo o dei conflitti d'interesse. Ero favorevole - dichiara Vinciullo - al differimento della legge almeno per i mandati in corso d'opera, dal momento che la modifica arriva a cambiare le regole del gioco a partita in corso. E' come se le squadre, al rientro dagli spogliatoi, trovassero un regolamento calcistico diverso». Il deputato regionale siracusano chiarisce, dal suo punto di vista, alcune questioni relative alle incompatibilità. «Non c'è incompatibilità tra sindaco e consigliere comunale - aggiunge Vinciullo - poiché parliamo di due cariche parimenti elettive in via diretta. L'incompatibilità è invece tra consigliere e assessore».

In base a questa interpretazione, a Portopalo non scatterebbe l'obbligo di dimissioni per il consigliere comunale Antonio Di Maria, cognato del sindaco. Pertanto, il solo che rischia di perdere il seggio consiliare è Gaetano Montoneri, incompatibile con la presenza in giunta del cognato, il vicesindaco Giovanni Lupo, l'unico esponente dell'amministrazione comunale che non entrerà nel rimpasto, più volte annunciato per i primi giorni del mese prossimo, con conseguente uscita dall'esecutivo cittadino di Paolo Caruso, Corrado Luciano e Giorgio Chiaramida che dovrebbero essere rimpiazzati da Gaetano Gennuso, Corrado Scala e Loredana Baldo. Infine, da Giuseppe Mirarchi (Pd) arriva una critica sulla pubblicizzazione del progetto Apprendo-Imprendo. «Così come a Pachino, anche a Portopalo - dice Mirarchi - il progetto non ha mai avuto la necessaria pubblicità. Ricordo le parole dell'assessore Corrado Luciano quando annunciava la propria soddisfazione per l'iniziativa. Ora è più che mai doveroso che chi ci amministra venga a chiarirne la disfatta».

SER.TAC.
Fonte: LaSicilia.it il 31-12-2011 - Categoria: Politica

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