Comune, finanze da brivido

PACHINO - La Corte dei conti nell'ambito delle ispezioni che sta compiendo sui bilanci comunali di Pachino ha prodotto una relazione da brivido confermando quanto messo in evidenza dal collegio dei revisori contabili. Ad affermarlo è il consigliere Sebastiano Ferrara che ha illustrato quanto scritto dal magistrato dell'organo che cura la revisione dei conti. L'organo di revisione - scrive direttamente la Corte - ha riscontrato criticità nella gestione del comune. In particolare è emersa la violazione delle procedure di acquisizione di beni e servizi con ricorso costante alla trattativa privata, un ricorso per importi eccessivamente elevati al servizio di economato, l'attribuzione
delle produttività senza l'istituzione di un nucleo di valutazione, e una progressione orizzontale senza la predisposizione di criteri di merito oltre alla proposta di riconoscimento di debiti fuori bilancio non riconoscibili. Le riserve espresse dal collegio dei revisori avrebbero però dovuto indurre ad accertamenti diretti sull'attendibilità dei
dati da parte dell'organo.

La Corte dei conti ha messo in evidenza come il collegio dei revisori abbia richiesto la trasmissione della documentazione
necessaria da parte degli uffici competenti, ma non ha ottenuto risposta positiva. É d'obbligo evidenziare, - afferma la Corte dei conti - l'assenza di collaborazione da parte degli uffici, foriera di eventuali responsabilità mediante l'utilizzo di adeguati provvedimenti sanzionatori. La violazione di norme
di procedura in materia di contratti e di personale può comportare senz'altro una responsabilità di organi ed uffici che
verrà accertata. Il consigliere Ferrara ha tenuto a sottolineare
come la Corte dei conti evidenzia al consiglio comunale la gravità del comportamento degli uffici e la delicatezza
delle situazioni riscontrate invitando il consiglio ad adottare provvedimenti in merito. Il Consiglio, - ha affermato Ferrara -
ha ben fatto a bocciare il rendiconto di gestione oggetto di pesanti critiche sia del collegio che da parte della Corte contabile che paventa anche responsabilità dirette. Io ho chiesto l'invio alla Corte dei conti dell'esito del civico consesso proprio per sottolineare come il consiglio non abbia responsabilità in merito alle vicende economiche, ottemperando alle sue funzioni di controllo e bocciando il rendiconto. La Corte inoltre condivide le perplessità dei revisori.

SALVATORE MARZIANO
Fonte: LaSicilia.it il 30-10-2005 - Categoria: Politica

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Finanze italiane......
Le cose che ci dice il consigliere, Sebastiano Ferrara,come sempre, sono precise ed articolate bene e di questo bisogna prenderne atto.Denuncia una situazione di grave crisi sulla contabilità e dei bilanci del comune,ed enumera una serie impressionante di dati che confermano tutta la sua capacità analitica riguardo alla materia contabile.Tuttavia ci arriva l'informazione che codesta,è
una situazione comune a molti "Comuni" d'Italia,e per tanto, anche la Sicilia entra a pieno titolo nel recento richiamo di Fini ai Comuni nello spendere meno risorse economiche.
Le finanze del comune di Pachino,tuttavia,rappresentano la cosa più allettante, nel contesto generale, e sono la causa prima del contendere politico locale che non ha trovato unità di intenti.

A questa rappresentazione, però, bisogna affiancare una valutazione pertinente della distribuzione dei poteri, che tendono a fondersi in un "unico contesto oligarchico" dove emerge la supremazia della "struttura" "amministrativa" su quella "politica".
Tuttavia, codesto è un tema di enorme importanza per il futuro politico ammministrativo di questa comunità e del comune come Ente, e dunque và trattato con molta delicatezza e con molta correttezza riguardo alla tipologia d' informazioni che si trattano.
Il dato di fondo,innovativo e dinamico, si traccia sulla linea della decisione politica e della capacità di ledership nel contesto politico ed economico della città:soluzione non semplice,ma auspicabile per il futuro.
Manca una idea condivisa di sviluppo, manca la stessa "cultura di governo" che dovrebbe essere "sovrana" ed invece e "supina ai voleri" dei cosidetti "Padrini politici" che come marionette sposterebbero i consiglieri comunali.
Una immagine remota, ma attuale, che si esercita su una parte molto limitata di consiglieri: perchè, come abbiamo visto, la politica si è familiarizzata in un "contesto" dov'è "il consigliere" che si "trasforma" in Partito,Movimento,associazione,ecc..ec...
La frammentazione totale.
A questo stato di cose, per potere fare una politica di vero risanamento contabile e introdurre elementi per la corretta gestione delle risorse che devono diventare azioni trasparenti di governo,bisogna rispondere con un grande progetto unitario che raccolga le forze migliori per avviare una politica di risanamento del Comune di Pachino.Un COMPITO NON FACILE...
Perchè diciamolo apertamente,qualsiasi coalizione alternativa alla situazione attuale non può non tenere conto di questo stato di cose e dare una risposta adeguata anche sotto l'aspetto della TRASPARENZA sulla contabilità generale nel dichiare come si intendono utilizzare le risorse del comune, per dare esempio concreto della sua democratica gestione.

Dall'alto del Gran Sasso, saluti.Spiros