Colpo grosso in azienda

Colpo grosso in azienda PACHINO - Un colpo studiato nei minimi particolari, almeno a giudicare dalla velocità e dalla cura con cui gli autori hanno agito, preoccupandosi persino di eliminare ogni pista che potesse incastrarli.
A essere presa di mira dai ladri un'azienda agricola di contrada Scarrozzone dove la scorsa notte sono stati portati via contanti e assegni oltre, che strumenti informatici, materiali e un mezzo. I primi a giungere sul posto sono stati i vigilanti notturni ai quali avvisati dalla segnalazione lanciata dal sistema di antifurto installato nell'azienda. Al loro arrivo non c'era comunque più nulla da fare: i ladri avevano già portato a termine la loro opera e riusciti a fuggire indisturbati per le campagne che costeggiano lo stabile. Per entrare i malviventi hanno utilizzato la «tecnica del buco» con cui si sono intrufolati direttamente negli uffici dell'amministrazione e iniziato il lavoro. Preso tutto il contenuto della cassaforte, 1.000 euro in contanti e alcuni assegni bancari per un valore complessivo di circa 100 mila euro, i ladri, previdenti, hanno pensato bene di far sparire la cosa che, più di tutto avrebbe potuto farli identificare: l'hard disk del computer sul quale erano conservate le immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza. Nel bottino inoltre una grossa quantità di concime e di fertilizzanti, oltre che un furgone della ditta, un Iveco Daily, con cui, molto probabilmente, hanno portato via la refurtiva e del quale non si hanno ancora notizie.

Per darsi alla fuga i ladri hanno scelto la via secondaria. Forzato il lucchetto del cancello sul retro hanno fatto perdere le loro tracce fra le campagne che confinano con l'azienda.
Al vaglio degli inquirenti (le indagini sono condotte dagli agenti del commissariato) tutte le piste, compresa quella della possibile presenza di un basista. Tesi questa avvalorata dal fatto che i malviventi sono entrati direttamente negli uffici, come se conoscessero bene l'edificio e sapessero quindi dove bucare. Considerata anche la possibilità che gli autori di questo furto possano centrare anche con quelli perpetrati ai danni di alcune aziende agricole del pachinese e che sono aumentati in maniera esponenziale negli ultimi mesi rispetto al passato. Alla base di questo dilagare di furti ci sarebbero secondo i titolari delle aziende la crisi agricola, la scarsità di risorse ma, più di tutto, il vistoso aumento del valore dei prodotti utilizzati nelle coltivazioni in serra, che rendono maggiormente appetibili i prodotti.


Nelle campagne cresce la paura



PACHINO - Il nuovo episodio verificatosi la notte scorsa ai danni di una struttura agricola non fa altro che confermare un allarme da tempo scattato tra gli imprenditori pachinesi, quello dei furti e degli episodi criminosi. I contorni delle vicende sembrano assumere giorno dopo giorno caratteristiche inquietanti. Solo qualche mese fa, in pieno inverno, un'azienda subì il furto persino di un tir e di alcuni trattori nonostante la presenza di un custode che fu immobilizzato. Un colpo ben studiato e messo a punto sicuramente da tempo e con buona programmazione, cosa che presuppone la presenza di un'organizzazione ben precisa specializzata in tal senso.

Poi, sempre nei mesi invernali, si verificarono diversi episodi criminosi ai danni di alcune aziende con serre incendiate, fiamme appiccate quasi per atto dimostrativo, copertura di impianti serricoli danneggiati. Da qualche tempo inoltre è allarme per i furti subiti all'interno dei magazzini. Gli imprenditori agricoli appena qualche giorno fa hanno lanciato l'allarme invocando la tutela delle forze dell'ordine. Si tratta certamente di un segnale positivo, frutto e segno certo di fiducia nei confronti dello Stato e di chi lo rappresenta sul territorio. Ma gli imprenditori agricoli hanno anche ammonito: «Se non avremo risposte dagli organi preposti, ci difenderemo in maniera autonoma».
La voglia di sicurezza dunque spesso si coniuga con la necessità ed il pericolo di una giustizia fai da te. "Faremo le ronde, -hanno promesso gli imprenditori- ed un gruppo di auto-aiuto a difesa dei nostri sforzi imprenditoriali, dei nostri investimenti, dei nostri sacrifici, e del nostro lavoro.

Sa.Mar.
Fonte: LaSicilia.it il 25-07-2008 - Categoria: Cronaca

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