Cinema di frontiera, mancano i fondi. Si ipotizza di spostare la kermesse a Noto.

Cinema di frontiera, mancano i fondi. Si ipotizza di spostare la kermesse a Noto. PACHINO - Il rischio che Marzamemi possa perdere il Festival del cinema di frontiera si fa sempre più concreto. La dodicesima edizione potrebbe trasferire armi e bagagli in altri lidi. Si parla di alcune opzioni riguardanti la provincia di Ragusa oppure a Noto. Il sindaco Paolo Bonaiuto ha ufficializzato ieri la concessione di 15 mila euro per l'edizione 2011. Somma che non deriverebbe da un'ulteriore richiesta giunta dagli organizzatori della rassegna cinematografica bensì da quanto era stato pattuito l'anno scorso come contributo da parte del Comune. Al di là dell'incidenza e dell'attendibilità di alcuni studi relativi al flusso economico movimentato dal festival a Marzamemi, resta un dato: la kermesse cinematografica qualifica culturalmente il borgo marinaro. Turi Borgh, esponente del Partito democratico locale, analizza proprio questo aspetto. «Non è una questione di quantità ma soprattutto di qualità.

Se puntiamo sulla quantità - dice Borgh - allora è meglio organizzare tutti i giorni una sagra, arrostendo salsiccia o altre prelibatezze gastronomiche del territorio. Ben altro discorso andrebbe fatto per un'offerta di qualità in grado di qualificare e innalzare il territorio. Cosa che il festival del cinema organizzato da Pintaldi e Correale ha fatto e anche molto bene, in oltre un decennio di edizioni che si sono svolte a Marzamemi». Da ieri circola a Marzamemi anche un'opzione definita "minimalista". Ovvero: allestire l'edizione 2012 all'interno del Palmento di Rudinì a ottobre. Una scelta che abbatterebbe probabilmente i costi anche se con una visibilità certamente più limitata rispetto agli anni precedenti. C'è chi definisce queste ipotesi delle soluzioni dettate dal timore, da parte degli organizzatori, di non avere l'afflusso degli anni passati, perché fuori dalla stagione turistica. Dallo staff del sindaco si sottolinea che «è stata Marzamemi a trainare il festival e non viceversa». Parole che sembrano preludere a un divorzio. Anzi, si parla già di contatti a Roma per programmare per il 2013 un appuntamento culturale di prestigio a Marzamemi. Il sindaco Bonaiuto fa riferimento agli impegni presi e mantenuti nel 2011. «Il nostro dovere in termini di contributo lo abbiamo fatto - dichiara Paolo Bonaiuto -, ma non possiamo certo obbligare gli organizzatori a fare l'edizione 2012 per forza qui».

SERGIO TACCONE
Fonte: LaSicilia.it il 29-08-2012 - Categoria: Cultura e spettacolo

Lascia il tuo commento
Cerca su PachinoGlobale.net