Cine di frontiera pronto al via

PACHINO - Il 26 luglio comincia la quarta edizione del festival internazionale del "Cinema di Frontiera". Un appuntamento che è ormai diventato un classico dell'estate in provincia di Siracusa per gli amanti del cinema di qualità e di nicchia e che offre una vetrina di alto livello anche a giovani cineasti. Oltre alla sezione dei film in concorso infatti anche quest'anno si terrà quella dei "corti", selezionati dagli organizzatori del festival. Ma cominciamo dai film in concorso, sei in tutto, uno per ciascuna serata della rassegna di Marzamemi. Ecco l'elenco dei film: Oro Rosso - Panai (Iran), Mille mesi (Marocco), Uzak (Turchia), Benvenuto Mr.President (Bosnia), Schulze ama suonare il blues (Germania) e l'italiano Fame chimica. A scegliere il miglior film sarà una giuria internazionale che comprende tra gli altri il produttore Amedeo Pagani ed il regista argentino Daniel Burman. La sei giorni del festival del Cinema di Frontiera sarà anche l'occasione per rivedere grandi film del passato. Quest'anno sarà la volta de "Il vangelo secondo Matteo", di Pier Paolo Pasolini (lungometraggio recentemente restaurato e ripresentato nelle sale cinematografiche) e "Divorzio all'italiana".

Nel corso della serata inaugurale inoltre sarà presentato il film muto "Taboo" la cui visione sarà accompagnata da musiche live eseguite dal gruppo musicale dei Darshan. Tra gli ospiti della quarta edizione, alcune indiscrezioni fatte trapelare dagli organizzatori fanno riferimento alla presenza di Luigi Lo Cascio, Alessio Boni e Maja Sansa, attori del film di Giordana "La meglio gioventù" oltre a Silvio Orlando, Antonio Catania ed all'ormai "fedelissimo" Luca Zingaretti.
L'organizzazione è curata dal cinecircolo "Baia delle Tortore", presieduto dal pachinese Turi Pintaldi, quest'anno in collaborazione con la facoltà di lingue e letterature straniere dell'ateneo catanese. L'anno scorso il premio come miglior film andò ad "Aspettando la felicità" di Sissako (Mauritania) mentre "L'angelo della spalla destra" di Usmonov (Tagikistan) si aggiudicò il premio della critica ed il lungometraggio franco-rumeno di Mihaileanu, "Ricchezza nazionale", vinse quello del pubblico.

Sergio Taccone
Fonte: LaSicilia.it il 02-07-2004 - Categoria: Cultura e spettacolo

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Frontiera polare...

Ho fatto un sogno. Ho visto un film. Ho letto nel sito, con attenzione, la "filosofia" della manifestazione "Cinema di Frontiera", che con questa partenza,pronto via, raggiunge la IV edizione. E sinceramente, su questo evento, vedo crescere attorno a questa "manifestazione" una forte speranza. Un forte veicolo di comunicazione si è aperto i questi ultimi anni. E oltre alle proficue e produttive performance dei nostri prodotti agricoli con l'identificazione del "Pachino" con il "ciliegino" anche il cinema di frontiera produce la sua parte.(Si può dire che è stato sicuramente fautore di un lancio di immagine e di marketing territoriale che ha ragginto livelli mai toccati prima). Se assumiamo come assodati alcuni presupposti teorici, ampiamente condivisi: possiamo affermare che il bilancio "territoriale" di un Comune si "misura" anche dalla capacità dello stesso di creare "eventi culturali". Il "Cinema di Frontiera" è una manifestazione a carattere "culturale" ed è diventata "motore di alto livello" nel marketing territoriale promozionale di questo territorio: che identifico con il Pachino Promontorio (polare). Dunque, una manifestazione a cui andrebbe garantito un futuro visto che su vasta scala ha già prodotto significativi risultati e "ritorni" positivi di immagine culturale e turistica ed economica. La scelta di coinvolgere l'Università di Catania è lo sbocco naturale della scientificità e competenza con cui, credo, si vuole portare avanti l'iniziativa culturale ed il "Progetto". E la presenza di illustri competenti stimati critici,registi, attori e giornalisti conferma la capacità di sapere tessere rapporti efficaci e rappresentativi nel panorama italiano ed internazionale del cinema e dello spettacolo.Cordiali Saluti Spiros