Centro Agape - Ecco l’alfabeto dell’uguaglianza

Centro Agape - Ecco l’alfabeto dell’uguaglianza PACHINO - Emozionante esperienza quella che hanno vissuto alcuni dei ragazzi che fanno parte del centro diurno per disabili "Agape" della città. Sebastiano Auricchia, Franco Corindia, Teresa Di Martino e Giuseppe Isaia, accompagnati dalla psicologa del centro, la dottoressa Anna Marchese, hanno visitato la redazione di Siracusa del nostro quotidiano. I ragazzi del centro da diverso tempo portano avanti un progetto di scrittura che trimestralmente culmina con la pubblicazione di un giornalino che viene distribuito nelle varie parrocchie e nelle associazioni locali. Nel giornalino del centro, dal titolo "C'entro… anch'io", i ragazzi raccontano le loro esperienze di vita, le cose che imparano al centro e le uscite didattiche che effettuano grazie alla collaborazione dei volontari del centro. «Ho voluto accompagnare i ragazzi in redazione - spiega la psicologa - per far conoscere loro come si fa un giornale e le varie fasi di elaborazione di una notizia». Visibilmente emozionati i ragazzi che hanno osservato tutto con stupore e grande curiosità. I ragazzi sono rimasti affascinati da questo mondo che non conoscevano ma che, per certi versi, amano. «Sono molto emozionato - racconta Franco Corindia - non immaginavo che questo lavoro si svolgesse in maniera così frenetica. Io scrivo sul giornalino del centro ma qui è tutto diverso».

Molto affascinato dalla vita di redazione anche Giuseppe Isaia che, con grande interesse ha voluto conoscere i criteri di selezione di una notizia e la varie fasi di costruzione del giornale. «Noi nel nostro giornalino scriviamo le nostre esperienze più significative e facciamo conoscere il nostro centro a tutta la città. Quando sono entrato nella redazione di Siracusa ero molto emozionato, non avevo mai vissuto un'esperienza simile e non mi era mai capitato di entrare in una redazione, mi è piaciuto vedere lavorare i giornalisti e, in poco tempo, ho imparato tante cose». Il centro Agape è moto attivo in città, i volontari cercano sempre di far vivere esperienze nuove ai ragazzi. «Cerchiamo - spiega la dottoressa Marchese - di far usciere fuori i nostri ragazzi e di metterli a contatto con la realtà che ci circonda. Il giornalino è uno dei tanti laboratori che portiamo avanti e, l'esperienza in redazione è stata un modo per arricchire le loro conoscenze ed inoltre mettere i ragazzi a contatto con una realtà nuova e lontana dalle loro esperienze». Adesso i quattro giornalisti metteranno su carta quanto vissuto.

Silvestra Sorbera
Fonte: LaSicilia.it il 25-05-2007 - Categoria: Cronaca

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