Candidato sindaco la Cdl è spaccata

PACHINO - A sole quarantotto ore dalla chiusura dei termini per la presentazione delle liste, la Casa delle Libertà non ha ancora scelto un candidato unitario con cui affronterà le elezioni amministrative per ridare una guida alla città. È questa la reale situazione della Cdl pachinese, frutto di veti incrociati, strategie e calcoli che dovranno essere tutti verificati e sottoposti al giudizio delle urne. Di fatto la Cdl si presenta elettoralmente piuttosto indebolita rispetto al potenziale che potrebbe mettere in campo. Ciò non per colpa del centrosinistra, anch'esso spaccato, ma perché a fare da padrone sembrano essere state le formazioni civiche. Di fatto i movimenti nati da costole del centrodestra hanno attratto tra le loro file i concorrenti migliori svuotando i partiti tradizionali. La Cdl risulterà competitiva in base alle scelte strategiche ed alle alleanza che sceglierà di fare poiché da sola non appare determinante per il risultato elettorale. La situazione in cui si trova il centrodestra è stata intuita anche da Forza Agricoltori, il movimento civico che sembrava fortemente determinato ad allearsi a fianco di Forza Italia e dell'intera Cdl e che invece potrebbe decidere di affrontare autonomamente la campagna elettorale qualora la Cdl si dimostrasse poco competitiva. Il centrodestra potrebbe dunque essere diviso presentando non due candidati ma addirittura tre, Bonaiuto, Quartarone e Maione. Gli agricoltori pachinesi, scesi in campo a sostegno del loro esponente Angelo Maione, sarebbero infatti disponibili a ritirare la loro proposta in presenza di una Cdl unita e forte, e non di una Cdl che dimostra di non avere un reale consenso.

I partiti al momento non sembrano d'accordo su nulla. An, dopo avere dato il suo placet a Bonaiuto, ha fatto marcia indietro a favore dell'unità del centrodestra, ma non accetta di buon grado la candidatura Quartarone, espressione di Forza Italia, partito a cui spetta, in base ad una ripartizione provinciale la leadership. Ciò ha portato i maggiori esponenti di An a candidarsi sotto le insegne delle liste civiche di Paolo Bonaiuto, al momento unico esponente in grado di dare competitività al centrodestra. Medesima o forse più grave situazione all'interno dell'Udc, con in più l'impossibilità, per il partito di Casini, di partecipare alla competizione elettorale con una lista forte. Potrebbe inoltre verificarsi un ulteriore colpo di scena. Se la Cdl non si schiererà interamente a fianco di Bonaiuto, quest'ultimo potrebbe persino rifiutare un accordo con singoli partiti del centrodestra per evitare di precludersi accordi futuri in un sempre più probabile ballottaggio. Ciò però comporterebbe una spinta per la Cdl di candidarsi in maniera unitaria unitamente a Forza Agricoltori ed a Centro Idee per Pachino magari sotto le insegne di Maione. Sul fronte del centrosinistra non mancano colpi di fioretto interni. Blandizzi difende la scelta della candidatura moderata di Campisi affermando: “La nostra scelta sarà legittimata dai maggiori esponenti del partito. Annuncio infatti la presenza, a sostegno di Peppe Campisi, di Piscitello, Latteri e Zappulla. Una presenza che dimostra come l'accordo con il centro del centrosinistra sia stato formulato ed avallato dai massimi dirigenti del partito di Rutelli. In più, -ha concluso Blandizzi- il partito democratico che si sta tentando di costituire a sostegno di Ruscica non può esserci senza la Margherita e chi non accetta questa linea si mette fuori dal partito”.

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 14-05-2006 - Categoria: Politica

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