PACHINO - Il centrosinistra si presenterà alle elezioni amministrative dell'11 giugno diviso in due tronconi. La determinazione, da tempo nell'aria, sarebbe diventata definitiva dopo gli ultimi incontri che avrebbero rafforzato la convinzione di Campisi di correre alla testa di una coalizione moderata formata da Rinascita, lista Campisi, Sdi, Verdi, Centro idee per Pachino e probabilmente anche la Margherita sempre che i due candidati del partito di Rutelli, Blandizzi e Scirè, decidano di cedere il passo. Di fatto nel centrosinistra si è radicalizzata la frattura che vede l'area moderata distinta da Ds, Rifondazione e Comunisti italiani, determinati nel candidare un esponente di partito nella corsa alla poltrona più alta di palazzo di città. Ad aggiudicarsi la candidatura per quest'ala sinistra dovrebbe essere il diessino Corrado Ruscica, da tutti ritenuto un moderato.

Sul fronte del centrodestra giochi ancora aperti. Al momento rimane incontrastata la probabile candidatura di Paolo Bonaiuto alla testa di un cartello civico anche se nulla è stato ufficializzato. Silenzio assoluto da parte della Casa delle Libertà i cui partiti in un comunicato congiunto si dicono sicuri di un loro successo anche alla luce delle consultazioni nazionali che hanno visto a Pachino largamente prevalente il centrodestra. Nulla però viene detto sulla candidatura a sindaco che sarà certamente rivendicato dalla Cdl. Ecco infatti cosa scrivono An, Udc e Fi: «Il rilevante obiettivo della Casa delle Libertà determina sicuramente nuove prospettive non solo per il futuro della città ma anche per le regionali». La Cdl inoltre bolla come «semplici illazioni i segreti accordi formalizzati da qualche partito della Cdl con possibili candidati a sindaco». Non si capisce però se i tre partiti alludano agli abboccamenti con le civiche che fanno riferimento a Paolo Bonaiuto o al possibile avallo della candidatura Maione.

Salvaore Marziano