Cambiata soltanto l'indennità

«Le giunte municipali ritornano a essere luoghi di scontri politici o di compromessi gravi su appalti miliardari, su incarichi professionali». Ad affermarlo, in una nota indirizzata alla stampa, è l'on. Pietro Ferrari il quale,per la sua riflessione parte dagli «esempi di Pachino, Noto e Avola».
«In queste nostre città l'attuale situazione è caratterizzata da maggioranze bulgare, però sempre alle prese con beghe personali, creando una brutta immagine di serietà politica e, infine, determinando l'immobilismo amministrativo». Le parole di Ferrara seguono quelle di segno analogo espresse dalla Margherita di Avola che, la scorsa settimana, ha attaccato la Giunta. «I sindaci della Seconda Repubblica hanno accresciuto il loro potere e la loro responsabilità nei confronti della cittadinanza. Pertanto devono dimostrare coi fatti di meritare la fiducia dei cittadini. Se queste amministrazioni della zona Sud non cambiano rapidamente il loro modo di operare, le tre città soffriranno una crisi costantedi nullità politico-amministrativa.

Tematiche come la sanità, la scuola, l'ordine pubblico, la viabilità e l'equità fiscale rimarranno nel libro dei sogni, mentrela realtà è amara e quello che fa la differenza fra nuovi e vecchi amministratori è solo la diversa indennità di carica degli attuali amministratori diventata ormai plurimilionaria».
Intanto, a Pachino, il segretario dei Ds Salvatore Borgh ha indirizzato una lettera aperta al sindaco ed al consiglio Comunale. L'oggetto di riflessione è l'ultima seduta del civico consesso tenutasi lo scorso mercoledì. «Solo la presenza del consigliere dei Ds Massimo Agricola - scrive Borgh - ha consentito che il Comune acquisisse alle proprie casse una rilevante somma proveniente dalla regione. Il resto della maggioranza era frantumato». Il segretario dei Ds parla a tal proposito di un'ennesima sconfitta del centrodestra.
Fonte: LaSicilia.it il 19-01-2003 - Categoria: Cronaca

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