Cacciatori scatenati in una zona protetta

PORTOPALO - Spari a Capo Passero. Non è il titolo di un nuovo film western ma è quanto è avvenuto nei giorni scorsi nell'isola omonima che si trova a poche centinaia di metri dalla terraferma. Quando si tocca questo tasto a Portopalo sono in tanti a sentirsi investiti del problema e spesso anziché analizzare la questione con la calma necessaria si passa subito alle proposte utopistiche ed alla propaganda politica. Intanto bisogna partire dal fatto che l'isola di Capo Passero, particolare fondamentale, è una proprietà privata appartenente alla nobile famiglia dei Bruno di Belmonte. Che attualmente è gestita da un altro privato in baso ad un accordo contrattuale. Che poi i cacciatori e i traghettatori di doppiette di ieri si siano trasformati oggi nei difensori dell'isola è un discorso a parte, degno del teatro dell'assurdo che in questi giorni a Portopalo trova sempre nuovi adepti. "Già l'anno scorso - afferma Agostino Campisi, consigliere comunale portopalese - sollevai il problema. Ora qualcuno si risveglia dal torpore dando l'impressione, sbagliata, di essere il difensore dell'isola. Tutto questo è piuttosto strano".

S.T.
Fonte: LaSicilia.it il 11-09-2003 - Categoria: Cronaca

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