Caccamo di Rc: "Barone naviga a vista"

Lo stallo politico e amministrativo è al centro delle riflessioni del segretario di Rifondazione comunista Totò Caccamo. «Rifondazione spesso tiene un atteggiamento silenzioso, - dice Caccamo - non perché passiva di fronte agli eventi, ma perché, non avendo rappresentanti in Consiglio, rischia di gridare al vento, in maniera sterile e ripetitiva. Siamo critici non solo per semplici motivi ideologici, ma per questioni squisitamente amministrative. E' inutile dire che l'amministrazione si è impantanata e non riesce ad uscire dal guado, vanno ricercati i motivi di ciò. Gran parte della responsabilità, - continua il segretario di Rifondazione - è dovuta ai consiglieri comunali che con i continui cambi di casacca hanno portato alla destabilizzazione del sistema oltre che dell'indirizzo politico ideologico voluto dalla gente con il voto. Vanno valutati i motivi per cui si sono verificati questi mutamenti. Se si comprende ciò si avrà anche la spiegazione del navigare a vista di un'amministrazione che riesce a fare solo l'ordinario e non fornisce quelle risposte che i pachinesi si attendono». Un'ultima frecciata Caccamo la riserva al primo cittadino: «Cerca solo di continuare fino a fine legislatura e non un equilibrio stabile».

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 30-01-2004 - Categoria: Politica

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Mi sento vicino alle posizioni che da qualche tempo avvicina, all'Ulivo o alla probabile lista Prodi,Il Partito della Rifondazione Comunista.E francamente devo constatare che le posizioni espresse la suo segretario Nazionale divergono di molto dalla impostazione "ideologica" che si vuole dare della sua presenza partitica politica a Pachino. La questione è prettamente politica. E,purtoppo, a scala locale si ripete il "teatro" che a livello Nazionale stanno facendo da qualche tempo i grandi.
La conseguenza politica, molto amara, di questa maggioranza è che la sua percentuale di squilibrio ne determinano a livello locale la inattività sul piano amministrativo e politico: oltraggiando i presupposti e le indicazioni dello Statuto Comunale.
La instabilità politica crea, come è evidente, un danno economico alla collettività. Le occasioni mancate sono tante. Una per tutte: perchè il comune di Pachino non ha partecipato al bando regionale per il recupero del Centro Storico di Pachino: emanato dalla Regione Siciliana per i Comuni e centri urbani inferiori a 30.000 abitanti.

Ed altre occasioni che si perdono se l'amministrazione e la giunta ed il consiglio non sono in grado di funzionare. Se si desse un valore a questa inattività in termini di dignità morale ed etica politica ,forse, sarebbero meno le occasioni di crisi degli amministratori di Pachino.
La ricerca di un collegamento con la cittadinanza che ha votato per essere veramente governata in termini e tempi innovativi e competitivi, và trovato, anche se non si ha rappresentanza consiliare.
Denunciando e facendo sapere alla gente che
invece si trova ancora una volta a subire l'incapacità cronica di governo dei suoi amministratori. Cordiali Saluti. Spiros.
Per Ernestino l'ideologico.
Questo succede in provincia di Siracusa.
Attenti "e coppa i seddia" dei democristani che avete infiltrati in Rifondazione Comunista di Pachino.





Qui la Dc è di centrosinistra
CONSIGLIO COMUNALE.
La decisione è presa. Così Carrubba ha la maggioranza


Il centro-sinistra ha di nuovo una maggioranza. Ad entrare nella coalizione di Carrubba con tre consiglieri comunali è la Dc. L'annuncio ufficiale sarà dato questa sera nel corso della riunione del civico consesso, fissata per le ore 20 con all'odg l'elezione del presidente e del vice. «E' stato compiuto - spiega il coordinatore della Dc Giovanni Santanello - l'ultimo passaggio che ha consentito il nostro ingresso a pieno titolo nello schieramento che sostiene il sindaco. Sin dall'organizzazione del congresso nazionale del partito, tutti i suoi organismi si sono espressi per l'adesione al centro-sinistra. Siamo soddisfatti di essere finalmente riusciti a raggiungere il traguardo. Il nostro appoggio da al sindaco i numeri per governare serenamente, ricreando quella maggioranza di cui condividiamo i programmi. Quando la Giunta, attualmente composta da otto assessori, sarà allargata a dieci anche la Dc ne farà parte». Con l'ingresso di Gino Ponzio capo gruppo della Dc e dei consiglieri Calogero Geraci ed Antonio Giunta, sale a 17 il numero dei consiglieri del centro-sinistra. Nel frattempo si sfalda il neo costituito laboratorio politico «Progetto Augusta» con l'abbandono del suo capo gruppo Maurizio Marti che, pur rimanendo nella coalizione di centro-sinistra, si dichiara indipendente per concedersi una pausa di riflessione. «Ma il movimento appena nato esiste ancora - spiega il consigliere Franco Falco - non riesco a capire il perché di una così repentina scelta, e non posso non ipotizzare che la decisione di Marti sia stata dettata da condizionamenti politici. Nel frattempo Fabrizio Blandino, che ha recentemente aderito al Psdi, decide di candidarsi alla presidenza, proponendosi come «garante del ruolo del consiglio comunale» e chiedendo «i voti di tutti quei consiglieri liberi da ogni compromesso col sindaco». Contestualmente all'ingresso nel centro-sinistra, Geraci diventa componente del cda dell'Ias .
Agnese Siliato