Bono scende in campo in difesa di Alemanno

PACHINO - E' arrivata puntuale la replica del sottosegretario di Stato Nicola Bono alla frangia di agricoltori che si sono dichiarati non soddisfatti delle promesse fatte, durante la recente visita a Pachino, dal ministro dell'agricoltura, Gianni Alemanno a Pachino. «Quella di Alemanno, -ha affermato Bono- è la terza visita che il ministro dedica alla città di Pachino, dimostrando una attenzione mai espressa da nessun altro ministro della Repubblica». Il sottosegretario Bono bolla come inconsistenti le accuse di deficit di tutela verso le produzioni certificate Igp dato «il grande lavoro preparatorio per porre le basi, prima mancanti, per rendere efficaci i controlli ed assicurare una reale tutela del prodotto tipico. L'Italia può oggi contare su un coerente regime legislativo di sanzioni contro le infrazioni alle regole di produzione e commercializzazione di prodotti certificati Dop e Igp, che ha individuato nell'Istituto Centrale Repressione Frodi del ministero, l'autorità competente per l'emanazione di specifiche sanzioni. Grazie a questa recentissima normativa, oggi esiste la specifica denuncia per uso improprio delle denominazioni d'origine, con sanzioni che sono anche proporzionate ai quantitativi contraffatti messi in vendita. La reale tutela dei prodotti certificati -ha aggiunto il sottosegretario- ha dunque bisogno solo dei tempi tecnici necessari alla sua concreta applicazione. E proprio la sede siciliana dell'Icrf ha già organizzato il piano dei controlli per il 2006 che, a differenza del passato, potrà sicuramente venire incontro alle esigenze dei produttori e dei consumatori.

A ciò deve aggiungersi la disponibilità di circa 94 milioni di euro decisa dal Cipe per l'attuazione di progetti mirati alla commercializzazione, valorizzazione e tutela attiva dei prodotti di qualità». In merito alle accuse di mancanza di un piano di tutela dell'agricoltura delle province di Ragusa e Siracusa, il sottosegretario Bono parla di accuse strumentali dato che i piani che vanno proposti all'UE devono essere approntati dai produttori locali tramite le regioni. «Dunque accusare il ministero di manchevolezze in materia, -ha affermato Bono- appare immotivato oltre che ingiusto e fuorviante. Piuttosto sarebbe auspicabile, in questo senso l'elaborazione, da parte dei produttori locali, di una proposta mirata per un piano di tutela dei prodotti».
Riguardo ai problemi previdenziali dei lavoratori dell'agricoltura il sottosegretario Nicola Bono ha affermato: «E' una battaglia già formulata dal ministro Alemanno e da Alleanza Nazionale che necessita 400 milioni di euro, per questo deve fare i conti con la contingenza economica».

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 24-01-2006 - Categoria: Politica

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