Bonaiuto: «Avviato finalmente il percorso virtuoso per arrivare alla soluzione del problema rifiuti»

Bonaiuto: «Avviato finalmente il percorso virtuoso per arrivare alla soluzione del problema rifiuti» PACHINO - Si avvicina la riapertura della discarica per rifiuti solidi urbani di Coste Sant'Ippolito. La Regione Siciliana infatti ha concesso al Comune di Pachino il finanziamento per la bonifica e la messa in sicurezza di un'altra discarica già satura, ubicata in contrada Balatazze, il cui recupero è propedeutico alla riapertura proprio di Coste Sant'Ippolito. Il finanziamento assicurato dalla Regione è di un milione e 471 mila euro circa, soldi che serviranno a recuperare dal punto di vista ambientale il sito ormai saturo da anni. La Regione però avrebbe subordinato il via libera alla riapertura di Coste Sant'Ippolito alla bonifica delle discariche sature presenti sul territorio. Ne consegue che presto Pachino potrebbe riavere un proprio sito di stoccaggio dei rifiuti abbattendo notevolmente i costi e dunque risparmiando sul trasporto degli Rsu che gravano notevolmente sui bilanci comunali. Di recente, infatti, la ditta Busso ha richiesto al Comune più di un milione di euro dovuti proprio per i costi aggiuntivi del trasporto dell'immondizia in discariche lontane da Pachino. A cantare vittoria è il sindaco Paolo Bonaiuto che ha parlato di finanziamento importante per la città e per le opere pubbliche. «Si tratta - ha affermato Bonaiuto - di un finanziamento frutto di un'attenta azione politica e tecnica. Probabilmente la messa in sicurezza della discarica di contrada Balatazze è una di quelle opere che il cittadino comune non vede e di cui non ha un riscontro diretto. Tuttavia si tratta di un'opera di fondamentale importanza poiché, risolvendo il problema discariche a Pachino, i benefici si avranno direttamente in bolletta». Di recente la questione legata alla riapertura della discarica pachinese si è complicata notevolmente.

Dopo una serie di annunci relativi a una imminente riapertura di Coste Sant'Ippolito, un blitz della polizia di Stato mise a nudo una serie di irregolarità legate non solo ai materiali stoccati, ma anche alla presenza di amianto illecitamente abbandonato, e a gravi irregolarità nella gestione contabile, dato che alcuni registri di carico e scarico dei materiali furono rinvenuti abbandonati per terra, strappati o lasciati incustoditi, così come incustodito era tutto il sito. Al Comune è stato imposto l'onere della bonifica e dell'ampliamento rendendo utilizzabili i comparti che possono ancora essere utilizzati.

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 26-05-2012 - Categoria: Politica

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