Bonaiuto abbandona il partito arancione.

Bonaiuto abbandona il partito arancione. PACHINO - Il sindaco di Pachino Paolo Bonaiuto abbandona Forza del Sud ed il consiglio comunale boccia il conto consuntivo rimettendo la gestione dei conti nella meni di un commissario regionale. Sono questi i due filoni della politica locale. Sul fronte strettamente politico, il primo cittadino, dopo diversi incontri e tentativi di mediazione, ha deciso di lasciare il partito arancione. «Con grande rammarico, -ha affermato il primo cittadino, sono costretto a dichiararmi indipendente. Ho atteso qualche giorno per verificare se fosse possibile arrivare ad una sintesi, ma alle mie aperture si è sempre contrapposto un muro da parte del coordinatore locale Iacono. Ringrazio sia il senatore Centaro che l'onorevole Titti Bufardeci che hanno sempre cercato di sanare la frattura, ma continuare è impossibile». Sul fronte amministrativo, pesa la bocciatura del conto consuntivo da parte del civico consesso. Nella logica dei blocchi contrapposti, la votazione è finita 9 contro 9, per cui il punto non è stato approvato. Assenti determinanti sono stati i consiglieri Giannone e Midolo. Dal punto di vista tecnico sono state evidenziate alcune lacune evidenziate dall'opposizione.

I consiglieri hanno chiamato in aula i componenti del collegio dei revisori dei conti che hanno illustrato lo stato finanziario dell'ente. In particolare su 10 parametri strutturali, l'ente ne supera solo cinque, ma tanto basta per dare un giudizio complessivamente favorevole sul piano contabile. Tutto ciò però non è stato sufficiente, dal punto di vista politico, a convincere gli esponenti dell'opposizione che hanno votato contro. L'opposizione inoltre ha avuto buon gioco sul piano della critica. Il consigliere Buggea ancora una volta ha puntato il dito contro il segretario generale Lucia Minniti e sul presunto conflitto di interessi scaturente dal fatto che il segretario generale svolge una pluralità di mansioni, tra cui quelle di direttore generale, di responsabile degli uffici finanziari e di presidente del nucleo di valutazione, per cui riveste funzioni sia di controllore che di controllato. Dal consigliere Bruno poi, è stata respinta l'ipotesi di una trasmigrazione del sindaco nel terzo polo. «Noi del Pd dialoghiamo e guardiamo con attenzione questa realtà nascente, -ha affermato Bruno- ma la soluzione non può essere ricercata nel passaggio del sindaco in questa nuova formazione politica. Piuttosto si pensi a come staccare la spina ad un'amministrazione ormai fallimentare». Un'ipotesi, quella di staccare la spina, non respinta da parte di qualche esponente di maggioranza.

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 09-07-2011 - Categoria: Politica

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