Bisogna tutelare il pescato locale

PORTOPALO – Si è riunita venerdì scorso la marineria portopalese (nella foto l'assemblea) su iniziativa dell'amministrazione comunale. Un incontro reso necessario dalla situazione di difficoltà in cui versa la categoria economicamente più rilevante a Portopalo. Nutrita la presenza dei pescatori che hanno preso parte al dibattito organizzato dal sindaco e dall'assessore alla pesca. Il primo cittadino, Fernando Cammisuli, ha sottolineato l'importanza di promuovere un maggiore raccordo tra la marineria locale e le altre sedi di pesca della Sicilia. «Abbiamo messo sempre la massima attenzione su questo settore, nevralgico per la nostra economia - afferma Cammisuli - ed è nostra ferma intenzione di agire in costante sinergia con le altre marinerie siciliane».
Uno dei punti sui quali i pescatori hanno insistito è stato quello riguardante la tutela del prodotto locale.

«Si dovranno trovare soluzioni all'interno del mercato ittico portopalese - ha affermato la delegazione di pescatori - per tutelare il pescato locale». E' improponibile tuttavia l'ipotesi di vietare alle barche di altri compartimenti di scendere il pescato a Portopalo. «E' assurdo anche soltanto ipotizzare questa soluzione - hanno ribattuto dai banchi dell'amministrazione comunale - poichè contro la legge». L'assessore alla pesca, Michele Taccone, ha puntato l'indice contro un certo immobilismo regionale. «L'unico ente che può fare veramente qualcosa - ha detto Taccone - è la regione e da parte nostra rafforzeremo la presenza a Palermo poichè non si può restare a guardare in questa situazione». Gli unici interventi finanziati sono quelli relativi alla demolizione, quindi all'uscita dal settore. Silenzio quasi assoluto nel campo degli ammodernamenti, dove si è rimasti fermi al 1998, e del fermo biologico. Per le marinerie siciliane è intollerabile infatti la differenza con quelle dell'Adriatico ad esempio dove in periodo di fermo è vietato a chiunque lo svolgimento dell'attività di pesca a differenza di quello che si verifica dalle nostre parti.

«Il primo intervento che si potrà fare subito - ha aggiunto l'assessore alla pesca - è quello di rafforzare i controlli veterinari, effettuandoli tutti i giorni, e di studiare eventuali misure per dare prevalenza in fase di vendita al prodotto locale poichè non è possibile una restrittività in questa direzione». La marineria è spaccata anche nell'ipotesi di allargare al sabato le giornate lavorative. Va aggiunto che in ambito locale vigono determinati usi essendo il comune sprovvisto di qualsiasi «competenza legislativa». Nel corso della riunione i pescatori sono stati invitati a divulgare tra i componenti della loro categoria la campagna di raccolta-fondi per l'acquisto di una nuova ambulanza da assegnare alla Misericordia.
Fonte: LaSicilia.it il 06-01-2003 - Categoria: Economia

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