Bagni pubblici chiusi strade piene di rifiuti

Bagni pubblici chiusi strade piene di rifiuti PACHINO - Porte sprangate e bagni pubblici inaccessibili in città. È quanto denunciano i frequentatori della piazza Vittorio Emanuele e diversi esercenti commerciali costretti a mettere a disposizione anche a persone diverse dai propri clienti i servizi igienici. Da settimane infatti i vespasiani di via Garibaldi, nei pressi della piazza centrale, recentemente ristrutturati e adeguati alle necessità dei portatori di handicap, rimangono chiusi al pubblico. Inutilizzabili dunque anche docce e lavamani oltre ai servizi igienici in senso stretto. I locali, dopo la ristrutturazione, erano stati affidati a un gestore che aveva il compito di aprire e chiudere i locali dei servizi, oltre a provvedere alla loro pulizia, controllando che gli stessi non venissero danneggiati come purtroppo accaduto negli anni passati. Da qualche tempo però il portone d'ingresso rimane sprangato e i bagni risultano, pertanto, inaccessibili. Stessa cosa può dirsi per i servizi nei pressi dell'ufficio postale, ma con una differenza: qui bagni e docce non funzionano da anni e ciò nonostante nei mesi scorsi, l'associazione pro immigrati avesse sottoscritto con l'amministrazione comunale un protocollo di intesa al fine di ottenere la riapertura dei vespasiani e delle docce da mettere a disposizione degli extracomunitari in modo da offrire servizi igienici adeguati specialmente a coloro che avevano trovato ricovero in abitazioni rurali senza acqua calda e senza elettricità. In tutta la città, dunque, al momento, non è disponibile alcun bagno pubblico utilizzabile da chi, mentre si trova al centro della città, avesse bisogno di espletare i propri bisogni fisiologici.

Ciò comporta che, spesso, qualche angolino più nascosto diventi un orinatoio pubblico con tutto ciò che questo consegue per l'igiene. A non aiutare in questo senso c'è poi la situazione di piazza Colonna, abbandonata a se stessa e dove, al calare della sera, regna un vero e proprio «coprifuoco». Ripristinata durante la passata amministrazione, piazza Colonna, che prende il nome da una antica colonna in pietra arenaria rinvenuta in fondo al mare al largo di Marzamemi e installata nella zona mercato, rimane perennemente sporca. A lanciare un grido di allarme sono i commercianti del posto, costretti a chiudere anzitempo per il pericolo che risse o malintenzionati mettano a repentaglio la loro sicurezza. Uno stato di degrado, quello denunciato, che a poco a poco sta facendo morire la zona mercato, prima piena di attività commerciali e dedita soprattutto alla vendita di alimentari, frutta e verdura, mentre oggi il numero dei negozi si è ridotto a poche attività che resistono ancora nonostante i problemi segnalati. A denunciare carenze igieniche sono un po' tutti i cittadini e in ogni parte della città. Le strade spesso rimangono sporche e spazzate solo di rado, mentre il sistema di raccolta rifiuti porta a porta sembra non decollare, anzi. Peggiora così lo stato di pulizia della città con sacchetti che spesso si rompono e lasciano fuoriuscire carte e rifiuti vari.

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 29-02-2012 - Categoria: Cronaca

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