Assolti due politici e un comunale

PACHINO - Il Giudice per l'udienza preliminare Giuseppina Storaci ha assolto con formula piena l'ex assessore della giunta capeggiata dal defunto sindaco Mauro Adamo, l'architetto Tommaso Malandrino, la consigliere comunale di Forza Italia Santina Baglivo ed il dirigente dell'ufficio tecnico del comune Pietro Storniolo. Prima della lettura del verdetto, il Pubblico Ministero Roberto Campisi aveva auspicato l'assoluzione dei due esponenti politici, mentre aveva chiesto per il dirigente comunale la pena di otto mesi di reclusione per l'accusa di turbativa d'asta indetta per la costituzione di un palco modulare per l'effettuazione degli spettacoli nella piazza del paese. Gli avvocati Giuseppe Sena per l'architetto Malandrino, accusato di abuso d'ufficio e truffa aggravata nell'ambito del processo per la ristrutturazione del cinema Diana, Ènrico Platania per l'esponente di Forza Italia, accusata di abuso d'ufficio per aver preso parte ad una seduta consiliare in cui venne approvato un progetto redatto da suo marito, ed Enzo Galazzo per il funzionario comunale si sono battuti invece per l'assoluzione. Le loro tesi sono state condivise dal Gup che ha assolto i due politici e il dirigente perchè i fatti non sussistono. L'inchiesta scattò nel 2000 a seguito di alcuni esposti anonimi contro la giunta di centrosinistra.

Pino Guastella
Fonte: LaSicilia.it il 06-02-2004 - Categoria: Cronaca

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ASSOLUZIONE PER L’ASSESSORE MALANDRINO

Giorno 5 febbraio 2004, a Siracusa, i giudici del Tribunale aretuseo hanno assolto l’assessore Malandrino dalle accuse che gli vennero rivolte in forma anonima e con dichiarazioni false.
Con lui sono assolti anche altri esponenti politici compreso il compianto sindaco Mauro Adamo, che non ha fatto in tempo ad essere assolto perché deceduto.
E’ una vittoria della giustizia contro le menzogne. Una vittoria del saper amministrare contro i malaffari, della trasparenza contro gli sporchi e sotterranei giochi di potere.
Purtroppo, a causa di queste vicende si è messo alla gogna mediatica e giornalistica un compagno del nostro partito, l’architetto Malandrino, che ci rappresentava al meglio in quella sfortunata giunta di centrosinistra che governò la città dal novembre 1999 all’aprile 2001. E non è escluso che i veleni che furono così facilmente versati contribuirono a determinare la triste fine del sindaco Adamo. Non era sicuramente piacevole vedersi accusare ed essere tutti i giorni sui giornali per vicende che non avevano e non hanno nessun fondamento. E oggi il tribunale lo ha sancito in maniera piena. E’ stata proposta l’assoluzione, infatti, direttamente dalla pubblica accusa, che si è accorta di essere andata dietro a menzogne e falsità.
Tali menzogne hanno fatto sì che l’assessore Malandrino e il sindaco Adamo hanno subito una condanna anticipata da parte dell’opinione pubblica e sicuramente non sarà facile rimediare a tale ingiustizia. Di ciò sicuramente saranno chiamati a rispondere coloro che hanno contribuito a questa campagna di veleni. Tutti quelli che hanno rilasciato dichiarazioni e scritti falsi dovranno rispondere in sede penale di simili malefatte, ma, ancor di più, essi dovranno essere isolati ed eliminati dal palcoscenico politico e sociale di Pachino.
La considerazione che, a questo punto, ci viene di fare è che, a Pachino, non si è voluta quell’esperienza di centrosinistra, della giunta Adamo, che è stata ostacolata in ogni modo fino ad arrivare alle infamità che abbiamo detto. Le attività amministrative della coalizione di centrosinistra erano operate cercando di coniugare efficienza e qualità. E, fino ad oggi, le uniche opere messe in campo dal comune di Pachino sono solamente quelle precedentemente avviate dal centrosinistra. Sembrerebbe dunque che in questo martoriato paese si voglia operare solo per curare interessi personali e di parte, come dimostrano le ultime vicende politiche. Che non si possa accettare un’amministrazione che vive solo degli interessi collettivi. Che un assessore intento alla buona amministrazione debba essere fatto fuori con ogni mezzo, soprattutto illecito. E chissà cos’altro ci saremmo potuti aspettare se quell’esperienza politica avesse avuto la possibilità di continuare.
A fronte di questa vicenda, lanciamo allora un appello ai pachinesi liberi ed indipendenti, che non hanno più voglia di farsi calpestare come fino ad oggi si sta facendo, alle donne e agli uomini che ancora pensano che valgano i principi di giustizia, di correttezza e di buona amministrazione. Che ancora credono che il paese possa essere ben governato e non dissanguato per puri appetiti personali. Mettiamoci al lavoro, riprendiamoci ciò che ci è stato ingiustamente strappato, mandiamo a casa tutti quelli che adesso occupano posti che non gli spettano. Quegli stessi che prima hanno determinato veleni e tragedie e che adesso impunemente e in silenzio gestiscono dissennatamente gli interessi dei pachinesi. L’assoluzione di Malandrino e di Adamo equivale alla condanna per costoro e, se avessero una coscienza, dovrebbero da soli mettersi da parte.
Siamo comunque contenti che la giustizia, anche se con i suoi tempi, ha ristabilito la verità, rimettendo a posto la credibilità e l’onorabilità di Masino Malandrino, di Mauro Adamo e dell’amministrazione di centrosinistra. Un monito per quelli che hanno sporcato Pachino, una garanzia per i pachinesi giusti.

Pachino, 07/02/2004
f.to il segretario politico della sezione “A. Gramsci” dei D.S. di Pachino (Salvatore Borgh)
Il giorno 02-07-2003
"Rosario Spinello" scrisse:
Caro amico "Nofrio Conti",nonostante la mia buona memoria non ricordo amici con questo nome.Comunque, è evidente che è un pseudonimo. In questo caso,considerato l'approccio normale e non offensivo, accetto di buon grado.Poichè l'interlocuzione è posta in termini accettabili e di dialogo ,comunque,costruttivo e di analisi della situazione politica locale.Conosciamo tutti le vicende che hanno portato al voto anticipato a Pachino. Lo sfortunato evento che ha privato la nostra Pachino di un Sindaco e di un vero amico di Pachino e dei suoi cittadini ovunque essi sono residenti: Mauro Adamo.Ho ricordi indimenticabili dell'estate del 2000. Quando dopo appena un anno dell'insediamento della sua giunta(Adamo)mi recai, come è mia abitudine, a salutare gli amministratori locali. Eravamo nella stanza del Sindaco ed era presente anche il Vice-Sindaco pro-tempore Santacroce. Mauro nel vedermi e nell'abbracciarmi fraternamente mi disse: Carissimo Saro, mi devi dare una mano!!!!Che succede di cosi grave, gli risposi!!Ebbene il "Vostro" rappresentante in giunta () ha un comportamento non più tollerabile: qualche settimana prima si era legato nella stanza del Sindaco e teneva all'interno della giunta prepotenze e comportamenti non civili e di arroganza che avevano stancato e mortificato le prerogative democratiche dei componenti della Giunta nel suo insieme e del Sindaco.Allora gli risposi: cosa posso fare per aiutarvi affinchè questa giunta possa proseguire nel suo cammino politico e amministrativo??? Devi intervenire presso la Federazione di Siracusa e parlare con il suo Segretatio Nino Consiglio. Per chiarire che la preclusione non è contro il partito dei ( D.S.) ma contro quella singola persona che ha comportamenti anti-istituzionali e vessatori ed intimidatori contro e verso la mia persona. Presi atto con grande dispiacere che quello che avevo sempre intuito e combattuto a livello politico di questa persona prendeva forma e significativi contorni fattuali che mi ha fatto escalmare mentalmente: E' sempre lo stesso individuo!!!!. Conservo un preciso giudizio di inutilità sociale e politica di questa persona da molto tempo (1975 Roma Via Marsala). Per sua sfortuna non si è mai espressa e mai si esprimerà!!!!!Dopo di che mi attivai presso la Segreteria Provinciale dei D.S. e presso l'amico segretario politico Nino Consiglio. Vi fù una prima riunione a cui partecipai insieme ad altri compagni. In quella occasione il nostro Amico si permise di "cacciarmi " dalla sezione. A me capisci!!!! A me non mi caccia nessuno da questo Partito. E questo deve essere chiaro a tutti!!!!!.Comunque dopo aver riferito quanto rifertomi dal Sindaco, al Segretario Bruno(che faceva orecchie da mercante e si indicava come di scuola Bolognese) e agli astanti apertamente ostili alla mia presenza in sezione: (tranne alcune persone che capivano quale era il vero lodo politico da risolvere) e comunque libere e non intimidite da quell'oscuro personaggio che giganteggiava (giganteggia ancora?)all'interno della sezione A. Gramsci di Pachino. Me ne andai amareggiato ma non intimidito.Rispondendo con il dovuto tono alle provocazioni di un certo prof. Cannarella (emerito soggetto di che?)Che mi chiedeva chi fossi??? Io sono Io. Cannarella ,insieme ad uno altro con baffo di cui ho mai saputo chi fosse e ignorato il nome: Lei chi è??? chi rappresenta??? Da dove viene???E dove vuole andare???? Il caso volle che qualche minuto dopo, facendo manovra per ripartire con la mia macchina, la casualità benefica, che incontrassi "Il revisore dei Conti" del Comune di Pachino: Dott. Giuseppe Cambareri. (Ora Presidente del GAL ELORO) Raccontai,in sintesi, il mio stato d'animo per quello che era successo in sezione. Allora Lui, molto gentile e solidale, mi disse: hai qualche minuto??? Anche di più !!!Risposi. Voglio sapere come stanno le cose veramente !!!!! Fui informato di tutto quello che bolliva nel pentolone locale... Ed ebbi modo cosi di apprendere quello che a breve sarebbe successo ai vertici dell'Ufficio Tecnico e all'Assessore al ramo.(mi parlava di Avvisi di Garanzia sicuri e inderogabili)L'indomani mattina telefonai ,molto arrabbiato, all'interessato(all'Assessore della catena) che appena senti che ero io richiuse immediatamente il telefono. Lasciai un messaggio in segreteria pronunciando queste parole: "sei amministrativamente morto a Pachino"( politicamente non è mai nato).Cerco di usare quel messaggio presso i componenti della segreteria e degli amici che gli stavano attorno per denigrarmi ulteriormente. Distorcendo appositamente il senso,e il significato del mio messaggio. Naturalmente utlizizzandolo a suo favore. La sera dopo ci fu' la riunione con il Segretario della Federazione, a cui riferi, ancora una volta, cosa mi era stato detto dal Sindaco e dal Vicesindaco di Pachino. Questi(Assessore destituito), arrogantemente, durante la riunione, alzando la voce e fingendo idignazione,disse: E Lui che vuole fare l'assessore!!!. Cioè Io.Premesso che sarei in grado di farlo sempre meglio di Lui in qualsiasi momento. Lasciai correre. Chiarì che il mio intervento era stato sollecitato da un carissimo amico e Sindaco che nonostante il tempo trascorso aveva ben chiaro chi è l'Architetto Spinello a Pachino e per Pachino. Ho dovuto subire anche allora qualche sberleffo da parte di persone ben individuate(avversari politici) di cui comunque non mi aspetto lodi conoscendone la provenienza e i loro veri intenti politici e sociali.Per cui non mi importa nulla dei loro giudizi e delle loro sofferte e patologiche ironie. Veniamo al Sindaco Barone. Sebastiano Barone lo ricordo era leader del movimento studentesco e appartenente a gruppi exstraparlamentari che erano a quel tempo rappresentati da leaders: Nuzzo Barone (anarchico individualista, ora Psicologo) e Giuseppe (Peppe) Spataro,(Architetto) proveniente dall' Avanguardia Operaia di Milano). Tutti poi confluiti, tranne Nuzzo Barone, (Socialista craxiano)nel PCI. Il Sindaco Barone è sicuramente persona progressista e di sinistra da sempre. A mio avviso si è allontanato, per impraticabilità di campo.Per cui le condizioni politiche erano tali che è stato costretto ad allontanarsi dal p.d.s. e poi dai D.S. per ovvie ragioni di opportunità ambientale. (se si pensa che lo stesso passo è stato fatto da Nuzzo Neri, si ha il quadro precipuo della impraticabilità a cui sono stati costretti moltissime persone di sinistra a Pachino. Molto meno caparbie di Nuzzo).Per cui, se ci troviamo con Sebastiano Barone Sindaco di Pachino in una coalizione di centro destra per me è sempre un merito della sinistra storica che comunque mette a disposizione della città di Pachino persone presentabili è capaci di rappresentare il senso laico della legalità e dell' amministrare. Se cio' non è stato possibile e i risultati mancano, è per il progressivo cambiamento delle condizioni politiche generali.Infatti, in pochi anni si è passati: dalla affermazione piena della stagione dei Sindaci. vedi Preziosi.( una amministrazione che comunque farà storia) Alla situazione attuale che stà rideterminando una maggiore forza del sistema proporzionale che porta irrimediabilmente a depotenziare le prerogative e la forza della amministrazione locale e dell'autonomia del Sindaco.(alle prossime elezioni si voterà con il sistema proporzionale in Sicilia: ritorno al passato) Pertanto, in definitiva, penso che l'attuale giunta non dovrebbe assolutamente essere ritoccata. Il Sindaco è stato eletto democraticamente dai cittadini e deve governare per tutto il tempo del mandato. Gli assessori sono suoi collaboratori e solo Lui, in piena autonomia, dovrebbe decidere la composizione della Giunta. L'eccessiva mediazione e interlocuzione dei partiti è deleteria per l'azione di governo locale.Ecco perchè ho chiesto a Massimo Accaputo di stare vicino al Sindaco. Perchè lo stesso Sindaco, deve capire che diffilmente potrà essere riconfermato nella prossima legislatura e la sua unica forza è la realizzazione di cose concrete per il beneficio di tutta la città e dei suoi cittadini. E' pertanto la sua azione amministrativa, al di là delle componenti partitiche, deve concentrare i suoi sforzi alle realizzazioni di cui Pachino a tanto necessità e bisogno. Dunque in sintesi: nessun ritocco di giunta!!!. Nessuna crisi!!!. Che i Sindaco vada avanti con il suo programma e con le realizzazioni programmate per le elezioni amministrative.Egli ne deve rispondere ai cittadini e non hai partiti.Questo è il mio pensiero.Sennò si rimane sempre con le solite questioni irrisolte rimandando sine die le realizzazioni per Pachino e per la sua Comunità. Di andare in consiglio in base alle questioni vere che riguardano gli interessi alti della città. In base a queste delibere si definiranno maggioranze e minoranze su fatti concreti. Infine consiglio di dare massima pubblicità agli incontri al fine di fare partecipare più direttamente i cittadini. Ora e Sempre: viva Pachino e le forze democratiche di progresso civile e culturale per l'evoluzione ideale e culturare di un avvenire migliore per i residenti e non.Per le nuove generazioni di giovani e le vecchie in divenire. E per essere tutti orgogliosi della nostra città nel mondo. Viva Pachino!!!!!!.Un abbraccio fraterno ed amichevole a chi mi vuole bene e a chi mi vuole male!!!!!.Cordiali Saluti da ? Architetto Rosario Spinello.
Il suo ip era 80.116.224.54
CHE SIA UN FALSO CLAMOROSO È DA VEDERE. E’ fatto noto a tutta l’umanità che Mauro prese la decisione di sfiduciare Malandrino dopo l’invio delle lettere anonime, delle denunce di alcuni imbecilli, le prese di posizione di certi delinquenti, e, probabilmente, la prese a malincuore, tanto da prenderla quando lo misero alle strette. La verità non è quella che mi posso inventare io ne quella che si può accomodare qualcun altro. Esistono i quotidiani che, pur nella loro faziosità anti sinistra, specialmente in quel periodo, documentano ancora oggi lo svolgimento dei fatti. I supposti dissidi tra assessore Malandrino e sindaco non sono mai esistiti. Solo nell'ultima fase, quando Mauro prese la decisione di azzerare la giunta e ricostruirla senza Masino, si ebbero, giustamente, sentimenti di incomprensione e di attrito tra il sindaco e il partito dei DS. Il fatto che fu sostituito dalla compagna Rosalba è dovuto alla richiesta che tutto il partito le fece. Volevamo pure uscire dalla coalizione, ma, poichè ne eravamo stati ideatori, artefici e conduttori, non volevamo lasciarla nelle mani di chi era in quel momento contento della nostra condizione. Tra l'altro a dimostrazione di quanto fossimo scomodi ci fu imposto un ridimensionamento delle deleghe. Malandrino aveva sport, turismo, spettacolo, politiche giovanili, beni culturali, lavori pubblici, urbanistica. Troppe deleghe per gli appetiti degli altri, e questi, alla prima occasione, come sciacalli, si tuffarono sui resti. A Rosalba Costa furono affidati sport, spettacolo e servizi sociali, con un ridimensionamento delle quote in bilancio che praticamente le impedirono qualsiasi movimento, eccezion fatta per i servizi sociali che erano già organizzati in un certo modo e dove Mauro manteneva, per le sue pregresse competenze e per la sua area di riferimento, un influenza notevole. E non era così peregrina l'idea che accarezzava tanto la testolina di qualcuno, di doversi disfare dei DS per fare un amministrazione con altri consiglieri del centro. Tutto questo non poteva certo essere giustificato dalla panzana che l’assessore Malandrino batteva i pugni sul tavolo o minacciava chicchessia. Il fatto vero è che, subito dopo pochi giorni dall’insediamento della giunta partì l’attacco a Malandrino, per come lavorava, per quello che rappresentava, per quello che impediva. E’ cronaca giornalistica, facile da andare a rivedere, che Corrado Arangio avviò una campagna mediatica contro l’amministrazione di centrosinistra, contro Malandrino, ma anche contro il sindaco, sia sulle pagine de La Sicilia sia sulle frequenza della RAS. Non fu la magistratura ad avviare la campagna mediatica, bensì il contrario. La campagna mediatica avviò la magistratura. Una campagna mediatica fatta di lettere anonime, di denunce da parte di personaggi piccoli piccoli, e che adesso dovrebbero pagare di tasca propria, di prese di posizione che delegittimarono il ruolo svolto dai DS e dall’assessore Malandrino. Quella fu una campagna mediatica con origine nella difficoltà pachinese di ammettere una amministrazione di centrosinistra che funzionava. E che funzionava bene. Ma che funzionando bene impediva ai soliti noti, adesso seduti alla tavola apparecchiata, di saccheggiare e fare i propri porci comodi come sempre hanno fatto. E la vicenda del legarsi alla poltrona non deve essere vista come chissà quale voglia di potere, ma come la reazione di chi si vede ingiustamente attaccato (come è stato provato) e vede al contempo che tale situazione rimane indifferente agli altri. Fatte le debite proporzioni quella campagna mediatica costituiva una cannibalizzazione a porte aperte di persone che avevano il solo torto di cercare di fare il loro meglio nell’amministrare un comune. In tutta questa situazione anche Mauro Adamo è stato una vittima. Perché pure coloro che si professavano suoi amici, godevano nel vedere tale scompiglio che, a loro modo di vedere, li avrebbe messi in condizione di pasteggiare di nuovo come meglio gradivano. Come in effetti accadde. Ma la sentenza del tribunale, in un procedimento nel quale anche Mauro Adamo era imputato, ha fatto giustizia e ha riabilitato anche Mauro. I due, assessore e sindaco, erano accomunati dalla voglia di migliorare le condizioni di Pachino (non fu un caso che, con lui alla guida, Rinascita accettò di far parte del centrosinistra, addirittura cercarono di entrare, tutti insieme, nel partito dei democratici, dell’asinello, che poi a pachino fu affidato al colonnello Santacroce) e adesso sono accomunati dalla ricostituzione della verità, della prevalenza della giustizia sulle menzogne. Riguardo le querele, non sono io chi deve esercitare il diritto di rivalsa. E’ auspicabile che chi si è sorbito tre anni di processo in piazza, adesso possa rivalersi contro gli ominicchi e quaquaraquà che nascosti dalle lettere anonime, ma anche con dichiarazioni e interrogatori presso i magistrati, hanno indotto gli inquirenti in errore. Anche se già oggi essi sono fuori dai giochi, sarebbe bene affibbiare qualche sana frustata di punizione. E’ certo che se trovassi documenti o prove certe di tali sporche manovre esse sarebbero già state denunciate e sanzionate. Purtroppo a Pachino le vicende si possono solamente ricostruire utilizzando il senso logico e guardando le persone per quello che hanno fatto e che fanno. L’omertà non mi appartiene, ma non è facile trovare le prove certe di queste affermazioni. Il giudizio è effettivamente tutto politico, ma bisogna guardarlo dal verso giusto. Con o senza prove la vicenda è ormai troppo chiara. L’avversione al centrosinistra e ai DS in particolare a pachino è molto forte, tanto da indurre le persone a delinquere. L’augurio che mi faccio e che faccio alla cittadinanza è che si possa finalmente condurre un’attività politica, secondo le proprie idee e aree politiche di riferimento, senza essere bersaglio di loschi individui che ci hanno catapultato in un paese arretrato e disastrato.
Dalla piazza di Pachino, con tutta la voglia e il gusto di passeggiare a viso aperto tra i pachinesi, vi saluto.
Turi Borgh.