Arriva il marchio "100% Italiano"

Passa alla Camera la legge "Norme per la riconoscibilità e la tutela della qualità dei prodotti italiani", con il marchio "100 per cento italiano" per prodotti ideati, progettati, lavorati e confezionati sul territorio nazionale, anche se con materie prime importate


La Camera dei deputati ha approvato la legge 'Norme per la riconoscibilità e la tutela della qualità dei prodotti italiani' che prevede l'istituzione del marchio '100 per cento italiano' per prodotti ideati, progettati, lavorati e confezionati sul territorio nazionale.
Ma il testo prevede che il marchio possa essere apposto sui prodotti anche se le materie prime sono importate, una ipotesi che sarebbe devastante per i prodotti agroalimentari. In proposito la senatrice Loredana De Petris, capogruppo dei Verdi in Commissione Agricoltura, ha messo questa nota:


MADE IN ITALY: De Petris(Verdi)“Cambiare le regole del marchio nazionale”

20/06/05 – “Il marchio ‘100 per cento Italia’ può danneggiare i veri prodotti agroalimentari nazionali, in quanto, nella formulazione approvata dalla Camera dei deputati, è utilizzabile anche da chi impiega nella lavorazione materie prime importate. Insomma rischiamo di attribuire una patente di ‘italian style’ a chi produce pasta con il grano ucraino o passata con pomodori cinesi”.

Loredana De Petris, senatrice dei Verdi e capogruppo in Commissione Agricoltura e Alimentazione, ha oggi formalizzato le richieste di modifica al disegno di legge “Norme per la riconoscibilità e la tutela dei prodotti italiani”, già approvato dalla Camera lo scorso 31 maggio, che inizia questa settimana l’iter presso il Senato.

“Le legittime esigenze dei settori tessile e calzaturiero – prosegue la senatrice – che hanno ispirato la legge in questione non possono oscurare la differente situazione del comparto agroalimentare dove esistono materie prime nazionali di alta qualità da valorizzare con una politica di filiera. E’ necessario pertanto chiarire che le disposizioni sul nuovo marchio non si applicano ai prodotti alimentari, anche per non incorrere in una evidente infrazione delle norme comunitarie in materia di etichettatura”.

“Lo scorso mese di agosto, – conclude De Petris - approvando la legge n.204/2004, il Parlamento ha scelto di valorizzare l’origine nazionale delle materie prime agricole in etichetta e di porre con forza questa questione a Bruxelles. L’articolo sul nuovo marchio approvato alla Camera va inspiegabilmente nella direzione opposta e pertanto riteniamo indispensabile emendare il testo in Senato”.
Fonte: Greenplanet.net/Gruppo Verdi Senato il 20-06-2005 - Categoria: Economia

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