Aree sic, la battaglia è a rischio

Aree sic, la battaglia è a rischio PACHINO - Rischia di essere in parte vana la battaglia sulle aree Sic e Zps. Nonostante la sospensiva concessa dal Tar che ha messo in stand-by l'efficacia dei decreti regionali che individuavano le aree da sottoporre a tutela, la casa municipale pachinese non concede licenze edilizie né accorda sanatorie per quegli immobili che rientrano nelle aree precedentemente vincolate dai decreti. La spiegazione ufficiosa che viene data è relativa alla non definitività delle pronunce del Tar di Catania dato che i ricorsi non sono stati ancora discussi nel merito ma hanno ricevuto soltanto una ordinanza di sospensione che potrebbe non essere confermata successivamente. Inutile ricordare che con il provvedimento di sospensiva i decreti sono come non vigenti e dunque nulla dovrebbe ostacolare il rilascio delle concessioni. Torna dunque a tenere banco la vicenda delle limitazioni al territorio pachinese, limitazioni che rischiano di riverberarsi negativamente sull'economia locale frenando lo sviluppo e lo sfruttamento del territorio. Va infatti considerato che le aree Sic e Zps abbracciano non solo una amplissima fascia di territorio vocato all'agricoltura intensiva ed alla coltivazione in serra, ma anche ampi territori in zone turistiche, basti pensare che a ridosso della frazione di Marzamemi vi sono spazi che erano state inserite nei decreti delle aree protette, e situazione molto simile avveniva per contrada Granelli, Chiappa, e altre zone balneari pachinesi.

La presenza dei decreti Sic peraltro ad oggi ha bloccato gli stessi finanziamenti comunitari assegnati al Pit Fascia Costiera che avrebbe dovuto riqualificare interamente la zona e il cui progetto dovrebbe essere sbloccato proprio in forza della sospensiva ottenuta.
Intanto pare che l'assessorato regionale stia lavorando di concerto con alcune associazione di categoria per procedere alla riperimetrazione delle zone da sottoporre a nuovi vincoli, riproponendo così dei decreti riveduti e corretti rispetto al passato.
Non è nota l'estensione su cui l'assessorato regionale vorrà riproporre i vincoli, ma l'auspicio è che le aree protette siano limitate esclusivamente ai soli specchi d'acqua delle aree acquitrinose, salvando così l'intera fascia agricola a ridosso dei pantani la cui produzione è caratterizzata proprio dal particolare mix di umidità e salinità dell'acqua che garantiscono le particolarissime qualità organolettiche proprie dei prodotti tutelati dal marchio Igp coltivati nella maggior parte dei casi nei pressi di pantani e aree costiere.

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 01-04-2007 - Categoria: Cronaca

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