Aree di interesse Ue la partita è aperta

Confalone: «La Regione ha già fatto ricorso, scelte difficili da evitare». Assente il Comune di Pachino

PORTOPALO - Dibattito sulle aree Sic e Zps ieri mattina nell'aula consiliare del comune di Portopalo. All'incontro, promosso dal deputato regionale Giancarlo Confalone, erano presenti anche i funzionari Marchetti, Brogna e Galante oltre che il vicesindaco di Portopalo Michele Taccone ed il consigliere Antonio Di Maria. Oggetto della discussione sono stati i decreti sulle aree di interesse comunitario che la Regione vuole reiterare. Secondo Confalone infatti, nonostante per le nostre zone il Tar abbia emesso delle sospensive con cui ha sospeso l'efficacia dei decreti che delimitavano delle aree sulla base di cartografie vecchie ed obsolete che non riflettevano l'effettivo stato dei luoghi, l'iter sta andando avanti lo stesso, e la Regione potrebbe emettere nuovi decreti utilizzando semplicemente delle cartografie a scala diversa. Il problema dunque potrebbe ripresentarsi laddove i confini delle aree Sic e Zps rimanessero invariati rispetto alle precedenti individuazioni. Secondo il deputato regionale forzista l'unico modo per aggirare il problema è incidere sul piano di gestione di queste arre in maniera da permettere quante più attività agricole possibili rendendo dunque meno vincolanti i limiti delle zone Sic e Zps.

«La regione ha già fatto ricorso al Cga - ha affermato Confalone - e comunque le aree Sic sono volute dalla Comunità europea e dunque difficilmente potranno essere evitate». Riperimetrazione anche per la riserva «Pantani della Sicilia Sud Orientale» in cui dovrà essere definita la zona A e la zona B ossia quella di divieto assoluto per le attività di antropizzazione e quella in cui gran parte delle attività sono permesse ma a condizione che siano conformi a determinati parametri. Il presidente della cooperativa Aurora Salvatore Dell'Arte, intervenuto sull'argomento, ha poi affermato: «E' necessario che sia permesso lo sviluppo agricolo futuro, poiché l'agricoltura si evolve e tra 10 anni le modalità di coltivazione odierna potrebbero essere obsoleti per cui non possono esserci limiti allo sviluppo. Non è possibile penalizzare il territorio e l'economia dell'intero comprensorio che è fatta non solo di agricoltura ma anche dell'intero indotto che ruota attorno a questo settore». Per Corrado Scala bisogna fare molta attenzione sull'argomento poiché alla regione non tutti i politici ed i funzionari sono lungimiranti e l'intransigenza di pochi potrebbe compromettere l'intero settore agricolo. Assente al confronto invece il comune di Pachino. L'assessore al territorio ha affermato di non essere stato messo al corrente dell'incontro. Per taluno però l'assenza è da definirsi voluta poiché Pachino sarebbe nettamente contrario alla riperimetrazione delle aree in quanto le zone di interesse comunitario dovrebbero essere individuate altrove. Per Corrado Spatola, titolare di una azienda ittico-agricola, le aree Sic vanno fatte altrove dato che le nostre zone sono fortemente antropizzate e frutto dell'azione dell'uomo per cui i territori non rispondono alle esigenze di salvaguardia richiesti dalla Comunità europea.

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 28-10-2007 - Categoria: Cronaca

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