Antenne, cresce la paura: Incontro fra il sindaco e i comitati spontanei

PACHINO - Si è svolto nei giorni scorsi un incontro tra il sindaco ed i rappresentanti di alcuni comitati spontanei in merito all'istallazione di antenne per la telefonia mobile. Numerose sono, infatti, le richieste dei gestori di telefonia che vorrebbero installare stazioni radio-base chiamate Bts al fine di migliorare il servizio che risulta carente in molte zone dell'abitato. La cosa non è però gradita ad alcuni cittadini che temono rischi per la salute. Per questo si sono formati dei comitati spontanei che si oppongono alla costruzione di ripetitori nel centro abitato. Già da qualche mese, era stata indirizzata al sindaco, ai consiglieri comunali, all'Asl ed al dirigente dell'ufficio tecnico, una lunga lettera in cui si evidenziava la numerosa presenza di antenne e si chiedeva alle autorità competenti di accertare le eventuali condizioni di inquinamento elettromagnetico nonché la possibilità di ridurre l'esposizione del centro abitato ai campi magnetici. Si chiedeva inoltre la individuazione di siti per l'istallazione dei ripetitori che, compatibilmente con le esigenze tecniche, fossero posti fuori dall'abitato in modo da ridurre al minimo l'esposizione di punti sensibili. Alla lettera era stato accompagnata una raccolta di firme di cittadini contrari all'istallazione di un nuovo ripetitore in via Garibaldi. Nell'incontro tenutosi qualche giorno fa, il sindaco ha ribadito alle esponenti del comitato, Luigia Toso Zisa e Rosa Maltese, che già da qualche tempo non vengono più rilasciate licenze edilizie per l'istallazione di Bts, proprio a causa delle lagnanze ricevute, ed anzi il comune ha una vicenda giudiziaria in corso con la Tim per il diniego opposto all'istallazione del ripetitore di via Garibaldi.

A tal proposito è stato nominato un legale per difendere il comune presso il Cga di Palermo, avendo il gestore di telefonia mobile vinto il ricorso presso il Tar di Catania. "Il fatto che non vengano più rilasciate concessioni è solo una soluzione parziale -dice la signora Toso- perché in tal modo non si risolve il problema. Bisogna invece individuare dei siti appositi ad almeno 300 metri da zone sensibili in modo da ridurre i rischi per la salute. Negando le autorizzazioni invece potrebbe accadere che i gestori di telefonia richiedano al comune i danni per il mancato introito. Noi abbiamo addirittura offerto all'amministrazione la collaborazione di un tecnico di fiducia per l'individuazione dei siti dove istallare le antenne. Il sindaco, che è apparso sensibile al problema, non ci ha dato però una risposta in tal senso, né ha messo a disposizione la copia delle autorizzazioni degli impianti esistenti, come invece avevamo chiesto". Intanto si apprende che alcuni gestori potrebbero denunciare gli enti che non rilasciano autorizzazioni per violazione della concorrenza.

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 16-12-2003 - Categoria: Cronaca

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