An, l'uno contro l'altro armati

An, l'uno contro l'altro armati PACHINO - Le lacerazioni politiche all'interno del circolo di Alleanza nazionale ed i suoi riflessi amministrativi continuano ad incidere pesantemente nella già precaria situazione politica pachinese. Il consigliere di An Antonino Spatola, ha ritenuto di dover replicare alle critiche mosse dal suo collega e compagno di partito Salvatore Di Fede che qualche giorno fa aveva chiesto le dimissioni dell'assessore Rotta. "Il consigliere Di Fede, -ha affermato Spatola- dà prova di funambolismo politico abbracciando prima, e ripudiando dopo, l'amministrazione Barone. L'aver dichiarato alcuni giorni fa che si sentiva ben rappresentato in giunta anche con la sola presenza dell'assessore Rotta e chiederne poi le dimissioni, è sintomo di instabilità politica. Ricordo a Di Fede, -ha continuato Spatola- che le scelte di un partito sono di esclusiva prerogativa dell'organo politico e che a seguito delle sue dimissioni da commissario del circolo a Pachino, l'organismo politico è assente e quindi non può operare e meno che mai per assumere decisioni di indirizzo di governo della città". Nino Spatola dunque sembra non condividere l'incipit dettato da Di Fede e ritiene che, a seguito del sostegno all'amministrazione Barone dato dagli organi provinciali, Di Fede si sia posto fuori dalle linee programmatiche e decisionali di An. Poi Spatola fa delle considerazioni relative alla coalizione politica che tiene le sorti di Pachino. "La Cdl ha ritrovato la sua unità nel progetto politico a medio e lungo termine varato da Udc, FI ed An, progetto che vede tutti i partiti del centro destra protagonisti attivi della vita politica nel superiore interesse della città e della risoluzione dei suoi problemi.

Le difficoltà che attanagliano l'amministrazione Barone, e non intendo affatto difenderlo perché il sindaco si è sempre servito di queste debolezze personali per continuare ad amministrare, sono legate principalmente all'anarchia che regna fra i consiglieri arbitri del proprio voto, lontani da ogni disciplina di partito, e troppo spesso protesi a rivendicazioni personali". Poi Spatola torna sulle dichiarazioni di Di Fede: "Le ipotesi possibili legate ai suoi comportamenti che di fatto hanno minato alla base la sofferta neonata e forse già abortita maggioranza sono diverse: o soffre di miopia politica non sapendo guardare al futuro della Cdl. ed a coloro i quali saranno i naturali alleati di An, oppure sta rinnegando per questioni di convenienza politica le scelte fatte quando quel poco che restava del partito indicò due assessori in giunta nelle persone di Rotta e Mandalà, oppure le sue scelte non sono libere e sono guidate da chi anche se non presente fisicamente a Pachino pensa, sbagliando, di poter indirizzare il partito nella strada a lui più conveniente, oppure ed infine, il vero problema è che chi come lui ha avuto la gestione politica e la responsabilità della conduzione di An a Pachino di fatto ha operato talmente male da rendere il partito un sacco vuoto". Infine Spatola ricorda che il commissario provinciale Cammisuli vede negativamente la fine anticipata della legislatura a Pachino. "Questa comunque non è una dichiarazione politica di sposalizio con il sindaco, -ha concluso Spatola- e nella mia veste di consigliere comunale utilizzerò, come ho sempre fatto, tutti i poteri che la legge ed i consensi elettorali mi hanno assegnato per essere da pungolo alla realizzazione dei programmi, con lo spirito critico costruttivo che mi ha sempre contraddistinto".

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 03-06-2005 - Categoria: Politica

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