An ha voluto lo strappo: Il sindaco Sebastiano Barone ribadisce la correttezza del suo operato

PACHINO - "Sono stato messo con le spalle al muro dalla posizione degli ex alleati di An". Il sindaco Sebastiano Barone
esprime rammarico per l'uscita dalla coalizione di An che da qualche giorno è passata all'opposizione dopo un tira e
molla durato l'intera estate. "Tutto è partito dal fatto che loro non hanno voluto indicare il nome del loro primo assessore
- afferma Barone - e per il resto sarebbero stati rispettati gli accordi sottoscritti da tutti, anche da An, relativi al settimo assessore che a settembre sarebbe andato al partito di destra. Qualcosa non è andato per il verso giusto se successivamente quegli accordi sono stati disattesi". A quel punto era inevitabile la frattura di An con il resto della maggioranza". "Non ho alcuna colpa di questa situazione
- dice Barone - anzi se An avesse fatto il primo nome tutto si sarebbe sbloccato e non ci sarebbe stata alcuna rottura". Si definisce amareggiato per qualche critica di troppo piovutagli negli ultimi giorni. "Fare politica a Pachino non è certo facile e me ne sono reso conto in questo anno e mezzo - aggiunge - ma per quanto mi riguarda ho sempre tenuto presente il mandato che ci è stato dato dagli elettori.

Se qualche partito poi fa marcia indietro, non posso essere considerato il responsabile". E i suoi rapporti con Emanuele Rotta, ex vice sindaco e fino a poco tempo suo braccio destro che di recente lo aveva attaccato definendolo il responsabile della situazione
venutasi a creare? "É evidente che i rapporti non sono più come prima - prosegue Sebastiano Barone - ma, politica a parte, restiamo buoni amici, almeno per quanto mi riguarda". Negli ambienti politici pachinesi intanto l'uscita di Alleanza
Nazionale viene considerata come l'atto conclusivo di una fase confusa e all'insegna dell'improvvisazione. Da sinistra
arrivano strali all'indirizzo del sindaco e dei suoi più stretti collaboratori: la richiesta di nuove elezioni è il refrain più gettonato.

Sergio Taccone
Fonte: LaSicilia.it il 09-09-2003 - Categoria: Politica

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Barone: Sindaco del "Baraccone"
Baraccone della politica e della nullità politica e amministrativa. La prova provata è il suo territorio e le necessarie infrastrutture che da decenni attendono di essere realizzate. Si realizzano fortune private e personali dei singoli politici: ma nulla viene fatto per dare efficienze infrastrutturali al territorio. Piano Regolatore: E' perfettamente inutile parlare di sviluppo territoriale quando non si ha un Piano approvato. Acqua: il sindaco aveva annunciato che nella stagione estiva 2003 non ci sarebbero stati problemi di approvigionamento idrico a Marzamemi e Pachino: è puntualmente c'è stata la penuria di acqua. E' stato requisito un pozzo in contrada guastella per dare acqua a Marzamemi: è c'è stata di conseguenza una epidemia di colibatteri che ha costretto il Sindaco a dichiarare con Ordinanza non potabile acqua che arriva nelle tubazioni della frazione. Per realizzare dei parcheggi: si è dovuto ricorrere ad aree umide che dovrebbere per legge essere tutelate.
La Piazza di Pachino che ci invidiano in mezza Sicilia rimane senza una tutela ed effettiva valorizzazione mentre i fondi per per il risanamento strutturale degli edifici prende le solite vie note e non si è data priorità alla risanamento degli edifici attorno alla piazza che avrebbe in qualche misura accellerato la ripresa commerciale e ricreativa della stessa. La scelta è politica: ma chi la fà la politica a Pachino? I dirigenti degli uffici o il Sindaco e la sua amministrazione? In alternativa:
Le condizioni serali e notturne di Marzamemi sono al limite della vivibilità per la grande affluenza di persone e turisti la cui area è ammorbata dal possente e implacabile scrirocco. Con famiglie intere costrette a passare le serate in un improbabile muretto che nulla ha di regolare per adempiere a questa funzione. Con un sistema di illuminazione inadeguato che configura una Marzamemi modello discoteca. Nessuna opera pubblica di rilievo è stata programmata e realizzata da molti anni se si fà eccezione alla pavimentazione al Piano della Tonnara. Mentre a livello politico e amministrativo la città è governata con il metodo antico, suffragato e palesemente intorpidito dagli stessi uomini della sinistra che invece di generare una reale riconversione e cambiamento della politica hanno continuato nel truce gioco delle Poltrone e degli affari personali( vedi la bella incatenata che a Pachino ha fatto scuola). Nessuna opzione credibile oggi puo' essere invocata dalla inesistente opposizione: lo conferma il dato politico della sua rappresentanza. Non voglio commentare l'allontanamento di Agricola dai D.S. la cui prova e risposta è data dalla stessa "lettera aperta" del Segretario( che naturalmente continua come è tradizione della famiglia a sputare fuori spatacchiera per una insaziabile problema di visibiltà che vuole ottenere a tutti i costi. Mi riferisco alla Netiquette e naturalmente ai Pachinesi del Promontorio. sono idee brillanti da veri teorici della copiatura: i miei complimenti!!!!) che lo tratta come un alunno impenitente a cui venivano scritte adirittura le parole che doveva pronunciare in Consiglio: e con grande rammarico degli estensori che cosi facendo non potevano glorificarsi di avere portato il loro pensiero e parole nell'ambito dell'agognata e sognata massima assise del Consiglio Comunale. Da queste parole si evince quanta poca considerazione si avesse per Massimo Agricola. E dalla stessa lettera si evince chiaramente come lo stesso ha fatto bene ad allontanarsi da quelli che volevano mettergli il guinzaglio: Bravo Massimo ti sei emancipato da elementi tardo-stalinisti che credono ancora di potere dettare per coptazione il loro pensiero a chi di turno ha avuto la forza personale di essere stato eletto dai cittadini. E mentre la città rimane nelle mani dei "soliti noti" i cittadini onesti si chiedono perplessi ed oramai convinti che i cosidetti politici:( di destra di sinistra e centro,a parte qualche sporadica eccezione che viene messa subito in condizione di non nuocere ,vedi Rotta e Sultana) Sono tutti gli stessi!!!!!!
Dall'alto del Campanile di ponente della Chiesa Madre che da anni attende di essere restaurato. Incuneato fra le paratie di protezione per evitare probabili cadute di calcinacci sui passanti e sui fedeli. Cordiali Saluti da Pachino per sempre... Spiros
Sono veramente ridicole le affermazioni che si leggono sulla stampa. Non è che io adesso voglio fare il difensore di AN, ma certo che nessuno può credere che un partito, che fino ad un giorno prima esprimeva il vicesindaco (ammesso che il vicesindaco sia una carica importante, o non lo è più?!!!), adesso assume un ruolo meno importante nella coalizione. Ma quali sono i criteri che si utilizzano per creare una coalizione e poi amministrare? Cosa impedisce di svolgere un dibattito, anche duro, sulle modalità di governo di una città? Non si è venuto a conoscere, nè dalla stampa, nè tampoco dalle chiacchiere, di motivi seri che abbiano causato l'ennesima crisi della giunta Barone. Solo il numero dei consiglieri. Un metodo squallido e perfettamente inutile per tenere in piedi un'amministrazione. Squallido, perchè si mette in moto la macchina del mercato delle vacche alla quale si è prestato, con poca cautela, l'ex compagno Agricola (sarà buttato nel cestino alla prima occasione e, purtroppo per lui, se ne accorgerà tardi). Inutile, perchè al primo movimento di un qualsiasi consigliere partirà la richiesta di mettere o togliere un assessore, riportando tutto a zero. Come è successo fino ad oggi. Dove i consiglieri che hanno cambiato giacchetta sono più di quelli che l'hanno conservata. Non c'è mai stata una battaglia sul merito e di questo, certo, ce ne rammarichiamo tutti. Quello che dico però è una cosa: alle prossime elezioni deve (sottolineando la parola DEVE) formarsi una vera alleanza che, vincendo le elezioni, governi in serenità Pachino e il suo territorio. Nessuna alleanza di ricotta come l'attuale, ma una condivisione piena e continua degli obiettivi da realizzare. Questo lo dico a tutti i partiti del centrosinistra e a tutti i cittadini che (spero numerosi) vorranno parteciparvi. E' la vera scommessa del centrosinistra. Perderla costituirebbe un problema per tutto il paese.
Salutoni, Turi Borgh.
UN PROGRAMMA POLITICO E SOCIALE PER PACHINO.
Passiamo alle proposte concrete di programma invece di cincisciare sulle squadre contentendi. L'attuale maggioranza è ben solida e qualsiasi riferimento al fare CRISI e nuove elezioni del Consiglio Comunale appare velleitario e senza fondamento.L'attuale amministrazione ,nonostante tutto, è solida e salda. Partiamo da contesto che l'opposizione da sola non raggiunge neanche 1000 voti. E su questo che bisogna concentrare le attenzioni. Il resto sono solo "ghigighori" di parole che non determinano nessun cambiamento effettivo sulle condizioni politiche generali. Poi, mi sembra assolutamente inutile raccogliere le firme dei villeggianti per fare il favore a qualche aggressivo e petulante e ristoratore di Marzamemi. Il prossimo anno, questi turisti, potrebbero cambiare località di vacanza: infisciandosene fortemente delle vicessitudini da terzo mondo in cui vive Marzamemi. Concentrare le attenzioni sullo stato sociale e cosa saggia e di fondamentale importanza se si vuole essere maggioranza nel paese. Invito a partire dalle periferie per rinfoltire l'analisi sullo stato sociale della città e prendere precise iniziative politiche per gli immigrati.Cordiali Saluti. Da Pachino per sempre. Spiros



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ps. Cosa ne pensa la sezione di Pachino dei D.S.e dei partiti di sinistra di Pachino in generale, del fatto che sul viale Lido di Marzamemi,(strada Provinciale, comunque, strada urbana ) sono stati realizzati degli sbarramenti automobilistici assolutamente fuori legge????? Girerò la stessa domanda alla Polizia e ai Carabinieri di Pachino per vedere se tali opere sono stati realizzati nel rispetto della legge. E di quale legge...Spiros