Amianto, scaricati cumuli di eternit

Amianto, scaricati cumuli di eternit PORTOPALO - Aumenta pericolosamente il cumulo di eternit a cielo aperto che si trova nel perimetro del pantano di Punto Rio. Nell'ultimo fine settimana ai pannelli posti ai margini della strada, a ridosso dei cassonetti dell'immondizia, è spuntato un recipiente in cemento-amianto, totalmente danneggiato e spaccato in più parti, dal quale si sprigiona la temibilissima (per la salute) polvere che è causa di insidiosissime malattie, non ultima il cancro. Non è esagerato, a questo punto, parlare di bomba ambientale, in una zona parecchio esposta all'azione del vento e molto popolata da bagnanti locali e turisti nel periodo estivo. «E' assurdo lasciare questi rifiuti pericolosi in modo così palesemente irrispettoso verso la salute umana. – afferma un residente di una delle tante case che si trovano in questo tratto del territorio pachinese – Auspichiamo che le autorità competenti, nell'apprendere attraverso la stampa questa situazione, prendano gli opportuni provvedimenti per eliminare questo cumulo di rifiuti molto nocivi per la nostra salute».

Il materiale di risulta contenente eternit è aumentato di settimana in settimana. Gli sconsiderati che lo hanno abbandonato a cielo aperto avranno scelto, molto probabilmente, un orario in cui da quel tratto non passano autovetture né gente a piedi. Si ha l'impressione che il recipiente idrico in amianto si sia probabilmente rotto durante il trasporto. E' facile supporre che gli ignoti autori di questo gesto, assolutamente scriteriato sotto tutti i punti di vista, abbiano respirato la pericolosa polvere che riesce a penetrare fino ai polmoni, provocando patologie mortali come il tumore al polmone e l'asbestosi. Ma lo scempio non finisce qui. Attorno al pantano è tutto un fiorire di sacchetti di spazzatura, abbandonati in ogni dove, anche lontano dai contenitori della nettezza urbana. Uno spettacolo indecente e indegno di un paese civile, in un luogo dove passano numerosi turisti.

SER.TAC.
Fonte: LaSicilia.it il 22-07-2008 - Categoria: Cronaca

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A pensare che è una zona Sic

Storicamente nel nostro territorio le aree paludose sono sempre state considerate come aree marginali e spesso fonte di malaria e altre malattie che nel corso del tempo storico hanno interessato il Pachynus.
Tanto che ancora oggi, purtroppo, ci tocca assistere a questo scempio ambientale che si perpetua nel tempo...
Se consideriamo e quantifichiamo quanto materiale di risulta è accatastato nei pressi dei bordi dei pantani della nostra zona... sono sicuro e li potremmo ritrovare brani e pezzi a non finire della nostra storia...locale...dell'ultimo secolo...

Pensate che da ragazzo, trovandomi in contrada Cuba-Longarini mi sono imbattuto, era depositato sul ciglio della strada... nell'intero archivio fotografico del fotografo di Pachino chiamato, se non ricordo male: "Muscaione".

Io li per lì rimasi interdetto, con parapetto, e mi chiesi: come era stato possibile che quelle migliaia di fotografie, e nastri e nastri di negativi....fossero finiti a discarica?
Ne capivo il valore..ma non potevo fare nulla in quel momento...
Migliaia di numeri di Reader Digest che portavo a Burgio e poi a casa e leggevo leggevo sutto quello che riportavano...
Centinaia di numeri arretrati che sono finiti nel nulla ,fotografie coperte dalla terra..
Sedimentazioni e strati di storia locale potranno essere reperiti con fare archeologico sulle sponde e nelle prossimità dei nostri pantani...dalle future generazioni...

Ancora oggi questi territori sono considerate aree salve..Terra di nessuno..
Dove chiunque, confinate o meno, si sente in diritto, come lo abbiamo fatto anche noi per anni, quello di condierare il margiu come terreni e territori da deposito
Poichè terre marginali ,per noi produttive, ma anche cosi grandi da potere contenere prodotto di risulta che di tanto in tanto portavamo a Cuba e che che comunque erano materiali degradabili...
Avevamo anche noi nella nostra cultura locale l'usanza di buttare in quelle aree inospitali e marginali...aree a cui potere apportare qualsiasi sfregio senza alcun rimorso nella coscienza civile...
Sono fatti importanti e talmente non recepiti per quello che realmente sono che anche le amministrazioni pubbliche, con mio grande dispiacere, non capiscono l'importanza gestionale di queste aree, che nelle more delle nuove perimetrazioni che verranno disposte, salvo e necessario intervento da parte delle amministrazioni: per collaborare efficacemente e potere definire in termini accettabile per tutti le nuove istituzioni di aree Sic...
Ma quello che conta in termini più pregnati è ciò che riguarda l'istituzione e del patrimonio gestionale e di controllo che si attuerebbe con la istituzione dei Parchi e delle riserve...in loco..

E' difficile fare capire a molti che avere una casa che è nei pressi di un parco o una riserva in termini istituzionali è un grande vantaggio.
Poichè si darebbe mandato ad un ente per la loro gestione...
Mentre fermo restando l' attuale situazione chiunque si sente in diritto di potere lasciare materiale... che come descritto risulta inquinante...
Fermo restando il gesto del getto di materiale inerte contente incapsulato fibre di amianto che risultano dannose....Vorrei tuttavia dare la giusta informazione sui pericoli derivanti dal prodotto buttato....in loco...produce,allo stato, solo ingombro fisico e nessun pericolo per chiunque si trovasse a passare sulla strada...
Fermo restando che i pericoli paventati sono reali non credo che nel caso in ispecie ci troviamo di fronte a pericoli imminenti...
Per quanto riguarda l'eternit non c'è alcun obbligo di smantellare i tetti esistenti...Quello che è pericoloso sono le fibre di amianto.
E dunque quando ci troviamo e viviamo in un ambiente con un eternit abraso e rilascia le particelle di amianto nell'aria...
Basta bagnare, per esempio, le lastre e cessa ogni cedimento di fibre...C'è anche un procedimento per incapsulare le lastre..
Per gli interni basta i ducatone, gli esterni il procedimento è a base di bitume e altre sostanze spalmabili...

La questione giustamente sollevata a segnalare questo deposito di eternit si interisce e si concatena ad una cultura locale che ha la necessità di fare un passo in avanti..Molto dipende dalle amministrazioni locali se vorranno aderire ad una collaborazione proficua per i cittadini e per la natura e la loro integrazione...
O continuare con questo stillicidio di atti che compromettono sopratutto la dignità esteriore dei luoghi e dnque delle persone e dei cittadini che vivono nel promontorio..
In questo una grande funzione pedagogica la può assolvere la pubblica amministrazione E allora su mandato dello statuto del comune attui quelle scelte che hanno il prevalente interesse pubblico...come principio di vita.

Spiros