Aliffi va in soccorso del sindaco in bilico

PACHINO - Le notizie relative alla mozione di sfiducia ai danni del sindaco Barone, non hanno lasciato indifferenti alcuni cittadini. In particolare va registrata la presa di posizione del comitato cittadini pro Marzamemi guidato da Pasquale Aliffi che ha diffuso una lettera aperta inviata ai partiti politici in merito all'attuale situazione di crisi. "Pur essendo apolitico, -scrive Aliffi- il comitato cittadini che rappresento sente il bisogno di intervenire nella questione politica venutasi a creare nell'amministrazione comunale di Pachino. Alle ultime elezioni il centrodestra ha vinto le elezioni con un margine non indifferente di vantaggio sulle altre coalizioni. Dopo solo un anno e mezzo però hanno avuto inizio le scaramucce dei partiti per accaparrarsi posti assessoriali più o meno rivendicabili con richieste di rimpasto nei mesi di giugno e luglio, cioè in piena estate, non tenendo conto già allora degli interessi della comunità di Pachino e Marzamemi che, vivendo di turismo si videro annullati gli interventi estivi programmati che non vennero attuati per i noti ricambi assessoriali quanto meno inopportuni che il sindaco fu costretto a fare. Adesso ci risiamo! -continua Aliffi- Si ritorna a parlare di richieste assessoriali, di partiti che non trovano l'accordo, di divisioni matematiche, di forzature partitocratriche verso gli alleati, di sfiducia nei confronti del sindaco.

I cittadini si chiedono il perché di tutto questo. Sarà forse per l'interesse di poltrona che sta prevaricando le aspettative di una popolazione che mai come adesso stava vedendo realizzarsi tanti progetti già finanziati? Aspettative che cadranno nel vuoto, ed elettori che si mostreranno sempre più politicamente indifferenti constatando che a Pachino potranno cambiare le facce, ringiovanire gli interpreti mandati in trincea ma purtroppo alle spalle ci sono i soliti noti che da un ventennio hanno fatto diventare la politica un teatrino, privando la cittadinanza di amministrazioni serie e durature. Adesso basta! -conclude il responsabile del comitato cittadini pro Marzamemi Pasquale Aliffi- gli elettori sono stanchi delle varie vicissitudini politiche che leggono sui giornali, delle minacce ai sindaci, di andare a votare ogni 2 anni per beghe che non comprendono. I partiti devono trovare una soluzione lasciando lavorare l'amministrazione che loro stessi hanno proposto. In caso contrario giungano ai partiti di maggioranza i complimenti dei cittadini che ringraziano anticipatamente per tutti i finanziamenti ed i progetti che andranno perduti". Una dura presa di posizione a difesa del primo cittadino, dunque quella di Aliffi, che giunge proprio nel giorno in cui si apprende che anche Fi ha deciso di firmare la sfiducia al sindaco.

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 13-02-2004 - Categoria: Cronaca

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OPERAZIONI CHIRUGICHE MIRATE


Non mi resta che concordare e ribadire quanto scritto in precedenza.....


Non ho il piacere di conoscere il Signor Cicciarella e, comunque, sono sicuro di non perdermi nulla in termini politici. La sua poco felice espressione su l'operazione da realizzare contro il Sindaco la dice lunga su quello che pensa della politica e delle persone che eventualmente gli dovessero creare qualche intralcio o problema.Infatti la sua "dialettica ospedaliera" lo ha portato a concepire questa frase poco felice contro una persona( il Sindaco) che è stata eletta direttamente dai Cittadini. Sarebbe importante che questo personaggio si misurasse con le libere elezioni e che venisse eletto dai cittadini prima di esprimere giudizi e condanne senza appello nei confronti dell'attuale Sindaco di Pachino. Questa la frase: "lo stato dei fatti è tale da dovere necessariamente usare il bisturi rappresentato dalla mozione di sfiducia per restituire ai partiti la dignità politica che meritano, prima che la situazione possa ulteriormente peggiorare per la città" Mi rammarica, inoltre, e anche molto l'attuale posizione di A. N. e la espressione del suo esponente politico di spicco: Emanuele Rotta. Egli forse non ha capito che chi ,a suo tempo, più di ogni altro ha voluto la sua destituzione da Vice-Sindaco sono gli stessi con cui, oggi, fà accordi politici a suo dire "inossidabili e duraturi".( pura illusione) Sono sempre loro- UDC- e solo loro che hanno frantumato e distrutto e messo nella condizione di non nuocere la sua azione politica all'interno di questa amministrazione. Sono stati sempre loro che hanno fatto in modo di allontanare l'assessore Saro Sultana.( con un aggangio interno a Rinascita comunque) Come sono stati sempre loro a cercare di defenestrare dall'amministrazione il suo stesso assessore: Giuseppe Giliberto. In definitiva si può assolutamente dire -e questa è la mia convizione personale- che prima hanno fatto il vuoto attorno al Sindaco: che, devo dire, con scarsa "intelligenza strategica" è stato per forza di cose al gioco. Ora è arrivato il suo turno. Ma, a questo punto, si trova quasi completamente disarmato e abbastanza solo nell'affrontare questa mossa tattica(sfiducia) che lo vorrebbe "assolutamente dipendente" dai giochi e dalle insaziabili voglie di questo Partito. Non rimane altro da fare che dare la piena solidarietà al Sindaco per la sua tardiva ma encomiabile posizione assunta negli ultimi giorni:" Parlo solo con chi vuole il bene di Pachino". Era ora Signor Sindaco che Lei capisse che quello che è successo a questa amministrazione è un filmetto di quarta serie che si gira ogni qualvolta che non vengono assunte come proprie le recondite volontà dei soliti e assai noti personaggi che della politica ne hanno fatto un vero mestiere. Pertanto nel riconfermarLe la mia piena solidarietà umana e politica: invito le forze democratiche progressiste che sono all'interno del consiglio Comunale a dare sostegno all'azione e al proseguimento di questa amministazione fino alla fine del suo mandato. Ciò al fine di rispettare la volontà di circa 6.000 cittadini, che ancora una volta vedono la loro espressione di voto e volontà politica calpestata da bramosie e da appettiti particolari che non trova riscontro in nessun altra realtà politica e amministrativa locale. Dal Cupolone del Duomo di Firenze. Cordiali Saluti. Spiros.
Se la montagna non và da Maometto è Maometto che và alla montagna......

Non appena il Sindaco si è reso conto che la presentazione della mozione di sfiducia avrebbe di fatto comportato e mandato a casa solo Lui: poichè la legge regionale è stata modificata. (infatti lo statuto del comune è in contrasto con l'ultima legge regionale in materia : almeno nella versione on-line. Ha deciso di fare una inversione di 180 gradi di quanto affermato il giorno prima. La mossa è stata quella di chiedere la iscrizione al partito dell'UDC.....La coerenza è una dote rara a Pachino....Cambiare tutto per non cambiare nulla: gattopardo docet....




Colpo di scena nella vicenda politica pachinese che vede come argomento principale la sfiducia promossa contro il sindaco Barone. Nel pomeriggio di ieri l'altro il primo cittadino ha indetto al palazzo municipale una riunione dei segretari delle forze politiche, comunicando loro la sua volontà di iscriversi nell'Udc, uscendo quindi dalla sua posizione di equidistanza dalle forze che dovrebbero sostenere la sua amministrazione. L'obiettivo è chiaramente quello di scongiurare la mozione di sfiducia che i partiti della Cdl stavano preparando ai suoi danni, e rompere gli equilibri che questi avevano trovato all'interno della coalizione. Entrando a far parte dell'organico di un partito politico infatti verrebbero meno i presupposti per una spartizione di due assessorati cadauno, dato che all'Udc andrebbe ascritta la carica del primo cittadino, per cui il partito centrista non potrebbe più avere la pretesa di due posti in giunta ma di uno soltanto. In questo modo si verrebbe a liberare un assessorato e dunque a soddisfare le pretese di An e Rinascita di una pari visibilità così come gli altri partiti. I nuovi equilibri che dovrebbero quindi formarsi, almeno nell'intento di Barone, dovrebbero dunque essere i seguenti: due assessorati ad An, 2 a FI, 2 a Rinascita, ed 1 all'Udc più il sindaco che a quel punto sarebbe espressione del partito di centro. La notizia ha fatto in breve tempo il giro della città lasciando increduli molti esponenti politici che all'improvviso hanno visto bloccata l'operazione sfiducia che sembrava ormai destinata ad andare in porto. Ad essere presi di contropiede anche gli stessi esponenti del partito di Casini, messi di fronte ad una realtà di cui non erano al corrente, visto che l'operazione è stata condotta verosimilmente con l'avallo di qualche esponente provinciale del partito e non a livello locale. L'obiettivo di fermare la sfiducia è dunque, almeno per il momento riuscito. La segreteria pachinese dei post democristiani sembra però intenzionata a non subire passivamente l'operazione, e, da quando si apprende da qualche esponente politico, si avrebbe l'intenzione di porre al sindaco alcune condizioni quali ad esempio la creazione di una coalizione di maggioranza senza Rinascita. Un'operazione che il sindaco, se membro dell'Udc non dovrebbe avere difficoltà ad accettare. Intanto FI ha bloccato l'apposizione delle firme al documento, anche su indirizzo di qualche esponente regionale, mentre An attende di conoscere la posizione ufficiale del partito di Casini. Salvatore Marziano