Al sindaco stima e solidarietà

PORTOPALO - A due giorni dall'incendio doloso che ha distrutto la casa rurale del sindaco Cammisuli, a Portopalo non si fermano le reazioni al vile gesto intimidatorio. E proseguono le manifestazioni di solidarietà verso Cammisuli, che ricopre anche la carica di commissario provinciale di Alleanza Nazionale. Il circolo pachinese di An, attraverso il coordinatore Sebastiano Mandalà, ha espresso piena solidarietà al primo cittadino portopalese. Dopo quella del coordinamento locale della Margherita, è la seconda attestazione ufficiale di solidarietà verso il sindaco. "Siamo vicini al professor Cammisuli - dichiara Mandalà - e auspichiamo che gli autori vengano presto smascherati dalle forze dell'ordine". Lungo la zona centrale della via Vittorio Emanuele ieri non si parlava che dell'incendio alla casa del sindaco e la posizione era praticamente unanime: ferma condanna e indignazione. Sulla matrice dolosa dell'incendio nell'immobile rurale alla periferia del centro abitato non ci sono dubbi. A confermalo è la presenza di tracce di liquido infiammabile che sarebbe stato trovato all'interno della casa. Inoltre, l'assenza di impianto elettrico nell'immobile esclude l'eventualità di un corto circuito. Adesso il compito è degli organi investigativi, polizia e carabinieri, che hanno avviato le indagini, è quello di giungere all'individuazione degli autori. Si discute soprattutto sulla matrice dell'atto intimidatorio. Non pochi, condividendo le affermazioni fatte da Cammisuli già sabato scorso, parlano di matrice politica, sottolineando che il clima di tensione ha avuto inizio con la comparsa dei volantini anonimi dove si lanciavano attacchi calunniosi nei confronti del sindaco e di due suoi assessori. Decisamente contrario a questa ipotesi si è detto il capogruppo di opposizione, Elivio Taccone che, in una dichiarazione rilasciata ieri al nostro giornale, ha negato che vi possano essere collegamenti tra i volantini anonimi e l'incendio alla casa rurale di Cammisuli.

La considerazione che si può fare è una: dato che, ad oggi, anonimi sono sia gli autori dei volantini che chi ha appiccato il fuoco venerdì sera, non si comprende in base a quale elemento oggettivo Elivio Taccone arrivi ad escludere in modo così fermo e deciso il collegamento fra le due cose, avanzato direttamente dal sindaco Cammisuli. Si spera che a fare chiarezza, spazzando ipotesi e prese di posizione, siano gli investigatori. Il parroco locale, Don Palacino, ha preso una decisa posizione sul momento attuale che si registra in paese. "Non mi avventuro in ipotesi, non è mio compito - ha aggiunto il prete - ma dico solo che da quando sono comparsi i volantini anonimi si è capito chiaramente che il clima in paese cominciava a farsi veramente pesante. L'atto subito dal sindaco è di una gravità inaudita. Si colpisce una persona perbene e che, come amministratore, sta facendo tanto per lo sviluppo di Portopalo". Qualcuno invoca una maggiore presenza delle forze dell'ordine. "Non ci si può concentrare - afferma un giovane - solo, o quasi, sull'uso del casco". Cammisuli ha ribadito di non aver ricevuto minacce né intimidazioni. Si analizza anche l'attività amministrativa recente, a partire dalla sistemazione del mercato ittico che da qualche giorno ha riaperto dopo tre mesi di chiusura forzata per adeguamenti di natura igienico-sanitaria. "La mia attività amministrativa è stata sempre improntata nella totale trasparenza amministrativa, tesa allo sviluppo di Portopalo. L'ampio consenso avuto l'anno scorso, con il quale sono stato rieletto alla carica di primo cittadino, ha ribadito l'efficacia delle nostre scelte. Proseguo su questa strada - ha proseguito il sindaco Cammisuli - convinto come sono che sia la più efficace, nell'interesse esclusivo dei miei concittadini".

SERGIO TACCONE
Fonte: LaSicilia.it il 26-09-2005 - Categoria: Cronaca

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