Agricoltura, un pacchetto che vale 385 milioni

Dopo la Camera anche il Senato da' il via libera al decreto sul sostegno al settore agroalimentare consentendone la definitiva conversione in legge.


(ANSA) - PALERMO, 29 APR - Dopo la Camera anche il Senato da' il via libera al decreto sul sostegno al settore agroalimentare consentendone la definitiva conversione in legge.
Un provvedimento che ha avuto un percorso tormentato e che e' saluto dal ministro delle Politiche agricole e forestali, Gianni Alemanno come ''un segnale importante per tutta l'agricoltura italiana, ma soprattutto per quella del Mezzogiorno''.
Un pacchetto di interventi, passato tout court dall'aula di Palazzo Madama, che nel complesso vale 385 milioni di euro (120 per rifinanziare il Fondo di Solidarieta' nazionale, 45 per i prodotti ritirati, 200 destinati alle Regioni per le calamita' naturali e oltre 20 a sostegno dell'Unire) e che e' stato pensato ''per aiutare - ha detto Alemanno - tutte le imprese agricole in difficolta' e avviare cosi' una profonda ristrutturazione del settore'' con il sostegno anche di altre misure ''che sono attualmente all'approvazione delle Commissioni parlamentari competenti''.
Nella sostanza il decreto introduce il principio della crisi di mercato (che scatta quando si verifica una riduzione del reddito del 30% rispetto al triennio precedente), migliora i benefici per le calamita' naturali, potenzia gli interventi per la definizione del pregresso dei contributi previdenziali agricoli e favorisce la possibilita' di accedere alla rateizzazione dei crediti Inps. In tal senso, per venire incontro alle esigenze dei flussi di cassa delle imprese, viene concessa la sospensione, fino al 31 dicembre 2005, dei contributi previdenziali e assistenziali propri e dei lavoratori dipendenti dovuti per l'intero 2005.
Inoltre alle medesime imprese viene data la possibilita' di accendere a mutui a lungo termine, assistiti dal contributo pubblico e dalla garanzia dell'Ismea oppure, in alternativa, di ricevere contributi in conto capitale con il meccanismo de minimis (cioe' non superiore ai 3.000 euro per azienda e senza richiesta di autorizzazione a Bruxelles).
Infine il dl riapre i termini concessi alle regioni (in particolare alla Sicilia) per la contrazione di mutui con la cassa depositi e prestiti volti a integrare le risorse finanziarie dello Stato per gli interventi disposti a favore delle aziende agricole colpite dalla siccita' del 2002.
Quanto alle reazioni del mondo agricolo la Confederazione Italiana Agricoltori rileva che si tratta di un provvedimento che ''presenta molte ombre, ma soprattutto la macchia della mancata cancellazione del comma 551 della legge finanziaria con il quale si permette di ricorrere in materia di quote latte anche ai giudici di pace e non soltanto ai Tar''.
Dello stesso avviso la Confagricoltura che sul tema evidenzia come ''la ristrettezza dei tempi non abbia ancora consentito di realizzare quanto promesso dal ministro Alemanno''.
Sul fronte politico la senatrice dei Verdi, Loredana De Petris denuncia ''la mancanza di una strategia per rilanciare il settore'', mentre il deputato di Forza Italia Giuseppe Marinello rileva come ''si sia data una risposta, grazie all'intervento dei ministri Gianfranco Micciche' e Gianni Alemanno, alle attese dei produttori agricoli''.
Pensiero condiviso anche dai deputati di AN Saverio La Grua e Luca Bellotti che parlano di un'importante traguardo per Sud e imprenditori.
Fonte: Greenplanet.net/Ansa il 30-04-2005 - Categoria: Economia

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