Agricoltura, imprese sul lastrico

Agricoltura, imprese sul lastrico PACHINO - Riflettori puntati sulla crisi agricola e sulle pesanti conseguenze economiche che i prezzi bassi sui mercati stanno avendo nell'intero comparto della produzione di ortaggi. A chiedere maggiore attenzione sono stati i piccoli imprenditori della fascia trasformata, titolari di aziende a conduzione familiare che, da qualche tempo a questa parte non riescono più a reggere le condizioni di mercato e vedono a rischio la loro stessa sopravvivenza di imprenditori locali. Riunitisi in comitato, da tempo richiamano l'attenzione delle autorità senza tuttavia essere ascoltati. Nei giorni scorsi il comitato ha chiesto direttamente all'assessore all'Agricoltura Titti Bufardeci un incontro che è stato previsto per questo pomeriggio ad Avola. La crisi infatti è tutt'altro che localizzata, e si estende all'intero comprensorio. Bufardeci, comprendendo la difficile situazione, non ha perso tempo a fissare un incontro per ascoltare le istanze dei sericoltori. Ad andare malissimo è stata la coltivazione delle zucchine, vendute a prezzi irrisori e sottocosto. In tanti hanno preferito distruggere le produzioni onde evitare di dover raccogliere un quantitativo di prodotto da immettere sul mercato non solo a costo zero, ma anche gravando ulteriormente le spese di produzione.
La distruzione del raccolto inoltre, secondo molti, metterebbe in condizione gli imprenditori che dispongono ancora di risorse economiche, di impiantare anticipatamente meloni ed angurie, ottenendo così frutti con notevole anticipo sui normali tempi di produzione.

Questo consentirebbe di piazzare nei mercati un prodotto a prezzi più alti poiché di fatto ancora fuori stagione. Una manovra disperata dunque, per molti produttori locali. In tanti però non dispongono delle risorse necessarie per tentare anche quest'ulteriore carta. Da qui la richiesta di aiuto direttamente ai vertici della politica siciliana. Ora si attende la ricetta per migliorare le condizioni economiche di chi ancora scommette nel settore agricolo, chiamato a fare i conti con una molteplicità di vincoli, dal divieto comunitario di aiuti diretti, alla concorrenza spietata dei paesi nordafricani. Dito puntato anche sui costi di produzione, altissimi in Italia anche a seguito dei giusti controlli sull'impiego di medicinali e concimi, a fronte dei più blandi controlli sui materiali fitosanitari impiegati all'estero. L'agricoltura dunque attende delle risposte con ansia, la stessa ansia di centinaia di famiglie che fondano tutte le loro speranze sull'andamento delle annate agrarie.

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 16-01-2010 - Categoria: Economia

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