Acqua, il caso finisce in Procura

Acqua, il caso finisce in Procura MARZAMEMI - È ormai guerra fra poveri nella frazione di Marzamemi a seguito della carenza idrica. I cittadini sono in trincea, pronti ad inoltrare formale denuncia chiedendo alle autorità competenti d'indagare su quanto sta accadendo ormai da diverse settimane. La distribuzione dell'acqua sembra essere divenuta ormai arbitraria e discrezionale, e in molti hanno riferito di interferenze da parte di esponenti politici che esortano a fare riferimento a loro per ottenere l'agognata «scorta». In tanti poi denunciano delle forniture insufficienti rispetto al quantitativo richiesto e risultante dalle ricevute come effettivamente erogato. Ieri, nelle tante riunioni improvvisate di cittadini esasperati, c'era chi proponeva di rivolgersi a un legale al fine di citare in giudizio il Comune e chi gestisce le fasi di emergenza. Decine le abitazioni che da più giorni sono all'asciutto. Quando l'acqua arriva con le autobotti, una folla prende d'assalto il personale municipale chiedendo i rifornimenti. In molti però rimangono senza, poiché i recipienti sono sistemati in posti poco accessibili sui tetti e gli impiegati si rifiutano di salire in quei posti.

«Una situazione da Terzo mondo», la definiece il presidente del comitato Pro Marzamemi, Pasquale Aliffi, che ha stilato una denuncia che questa mattina sarà inviata al procuratore della Repubblica di Siracusa e al prefetto. «È inconcepibile e non più accettabile - scrive Aliffi - che sin dai primi di luglio si debbano vedere autobotti private che distribuiscono acqua a pagamento e autobotti del comune che girano per le strade poco affollate, ed è inconcepibile che solo pochi riescano a manovrare le valvole di deviazione dell'acqua senza regolamentazione alcuna, senza orari e senza che i luoghi da dove vengono fatte le manovre siano controllati adeguatamente». Aliffi ha inoltre sottolineato la strana «coincidenza» dei guasti sulla condotta. Dal Comune si promette la messa in funzione di un altro pozzo che potrebbe far aumentare la quantità di acqua immessa nella conduttura, ma la gente di Marzamemi non crede più alle promesse.

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 28-07-2007 - Categoria: Cronaca

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