A rischio il servizio del 118

A rischio il servizio del 118 PACHINO - Anche a Pachino, come nel resto della Sicilia, soccorso sanitario in forse a causa dello stato di agitazione degli autisti che assicurano il servizio ambulanza del 118 in forza ai presidi sanitari. Così come nel resto dell'Isola gli autisti soccorritori dipendenti della SISE-CRI (Siciliana servizi emergenza), in tutto 3500 addetti, non hanno ricevuto la mensilità del mese di dicembre, da circa sei mesi non beneficiano dell'assegno familiare e non sono stati rispettati gli impegni sindacali riguardanti la trasformazione del loro contratto di lavoro da contratto a tempo determinato a contratto a tempo indeterminato. Tutto ciò nonostante il superlavoro a cui gli operatori sanitari sono sottoposti, con turni piuttosto gravosi ed un organico sottodimensionato. A Pachino in servizio presso il Pte (presidio territoriale di emergenza) di contrada Cozzi sono in servizio 10 autisti soccorritori che assicurano ventiquattro ore su ventiquattro il soccorso sanitario mediante ambulanza del 118. Ad ogni intervento su ciascuna unità di soccorso mobile sono presenti due soccorritori e vengono assicurati una media di 150-200 interventi al mese per un orario di lavoro che è pari ad un full-time nonostante i contratti di lavoro continuino ad essere part-time. “Si tratta di una situazione insostenibile, -fanno sapere i lavoratori della Sise-Cri. A dicembre aspettavamo non solo gli stipendi, ma anche i conguagli, ma i nostri soldi non sono arrivati.

Molti di noi hanno impegni con le finanziarie, la maggior parte ha famiglia a carico ed i ritardi non sono più sostenibili anche perché ad oggi avremmo dovuto percepire già la mensilità di gennaio”. Gli autisti soccorritori inoltre lamentano anche quella che, secondo loro è una grave ingiustizia. Le somme a loro spettanti infatti sarebbero già state versate dalla regione, ma utilizzate altrimenti. La società infatti avrebbe assunto, ed a tempo pieno, circa duecento verificatori che costituirebbero un peso non indifferente le cui conseguenze sarebbero patite dai lavoratori già in servizio a cui era stata promessa la conversione del proprio contratto di lavoro che invece è stata rinviata. Le organizzazioni sindacali dunque minacciano lo sciopero e persino minacciano di bloccare quello che è un servizio essenziale. Diverse le soluzioni al vaglio delle organizzazioni di categoria già in sciopero quali la la Cigl e l'Ugl, e fra queste anche quelle di non garantire i codici verdi ed i codici gialli, mantenendo l'operatività per i codici rossi relativi alle emergenze per pericolo di vita dei pazienti. A Pachino l'organico dovrebbe essere di 12 unità di autisti soccorritori, ed invece i turni sono coperti da sole 10 unità. Ciò comporta il mancato rispetto dei turni di straordinario o di lavoro notturno alternato a riposo. Le ore di servizio sono così salite dalle normali 160 a 180 mensili equiparando il servizio ad operatori di tempo pieno.
Stato di agitazione è stato dichiarato anche dalla Cisl che presto si potrebbe unire alla protesta delle altre organizzazioni sindacali.
Comunque al momento a Pachino il servizio ambulanza procede regolarmente e le unità lavorative addette all'ambulanza continuano ad assicurare con scrupolo le loro attività. Grazie alla preziosa collaborazione degli autisti-soccorritori ed ovviamente alla precisione del personale medico e paramedico in servizio, il presidio territoriale di emergenza di Pachino riesce a coprire gran parte delle necessità di un centro grande così come è Pachino che non ha un ospedale ma che, proprio grazie al servizio di ambulanza, soccorre e trasporta nei vicini presidi sanitari, i pazienti che necessitano di una assistenza sanitaria.

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 20-01-2007 - Categoria: Cronaca

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