A rischio demolizione la casa di Salvatore Blundo

A rischio demolizione la casa di Salvatore Blundo PACHINO - Il Tribunale amministrativo regionale di Catania ha rigettato l'istanza di sospensiva richiesta dal legale dell'ex presidente del consiglio Salvatore Blundo per un presunto abuso che lo stesso avrebbe commesso all'interno della sua abitazione privata e per il quale il comune di Pachino aveva emesso ordinanza di demolizione. Fa segnare un punto a favore della casa municipale dunque la vicenda che per diverso tempo è stata al centro del braccio di ferro politico e dello scontro venutosi a creare tra l'amministrazione comunale retta dal sindaco Giuseppe Campisi ed il presidente del consiglio comunale.

La questione aveva preso il via a seguito di un'ispezione effettuata dalla Guardia di Finanza di Marzamemi che aveva trovato a casa di Blundo (intestata alla moglie) un cannone considerato reperto bellico e posto sotto sequestro, ed aveva altresì riscontrato un abuso edilizio dovuto a delle costruzioni ed ampliamenti strutturali effettuati senza autorizzazione. Per tale abuso gli uffici municipali avevano negato la richiesta di sanatoria, e ciò aveva comportato l'avvio di un contenzioso amministrativo tra la casa municipale e l'ex presidente del consiglio. A seguito di ciò il consiglio comunale fu chiamato ad esprimersi sulla possibile destituzione di Blundo dalla carica che ricopriva perché in presunto conflitto di interessi. Il civico consesso però, dopo una seduta a porte chiuse, respinse l'istanza e Blundo rimase al timone del consiglio comunale.

Sa.Mar.
Fonte: LaSicilia.it il 23-10-2008 - Categoria: Cronaca

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