MARZAMEMI: UNA FRAZIONE CON DUE COMUNI

MARZAMEMI: UNA FRAZIONE CON DUE COMUNI AL PRESIDENTE DELLA REGIONE SICILIA
Dott. RAFFAELE LOMBARDO
PALAZZO d'ORLEANS
091 PALERMO

A S.E. IL PREFETTO DI SIRACUSA
DOTT.SSA MARIA FIORELLA SCANDURA
VIA DELLE MAESTRANZE
96100 SIRACUSA

AL COMMISSARIO STRAORDINARIO
DEL COMUNE DI PACHINO
DOTT.SSA MARGHERITA RIZZA
VIA XXV LUGLIO
96018 PACHINIO

AL SINDACO DEL COMUNE DI NOTO
AVV.TO CORRADO VALVO
VIA RUGGERO SETTIMO , 11
96017 NOTO

AGLI ORGANI DI STAMPA

Oggetto: Richiesta di sospensione del procedimento anagrafico di verifica della dimora abituale ai sensi dell'art.7 della legge 241/90, dell'art.4 della legge 1228/1954 e dell'art. 5 del D.P.R. 223/1989.

I sottoscritti cittadini firmatari della presente, tutti residente in Marzamemi, frazione di Pachino

ESPONGONO
Quanto segue:

* Premesso che la borgata di Marzamemi sin dalla nascita (inizi del 1700) è stata sempre frazione di Pachino, tant'è che i residenti sono stati da sempre ritenuti nell'anagrafe, nonché nelle liste elettorali di quest'ultimo Comune;
* Che con nota dello scorso settembre il Responsabile del XII° Settore del Comune di Pachino – Servizi Demografici comunicava a gran parte dei firmatari della presente l'avvio d'ufficio di procedimento anagrafico di verifica delle dimore degli istanti, risultanti appartenere al Catasto dei fabbricati ubicati nel tenere del Comune di Noto, invitandoci a presentare domanda di emigrazione presso il comune netino;
* Che successivamente con nota del c.m. l'Ufficiale d'Anagrafe del Comune di Noto comunicava agli odierni ricorrenti l'avvio di procedimento anagrafico di verifica della dimora abituale ai sensi dell'art.7 della legge 241/90, dell'art.4 della legge 1228/1954 e dell'art. 5 del D.P.R. 223/1989, con avvertenza che in caso di mancata presentazione si procederà d'ufficio;
* Che, invero, i firmatari del presente esposto sebbene versino le proprie tasse: ICI, oneri di urbanizzazione al Comune di Noto, non ricevono da questo alcun servizio, tant'è che pagano al Comune di Pachino canone idrico, fognario, tassa raccolta rifiuti solidi urbani che , appunto da sempre vi provvede;
* Che il trasferimento anagrafico a Noto metterebbe a rischio, per questi cittadini, la possibilità di esprimere il loro voto come tutti i normali cittadini italiani
* Che il cambiamento anagrafico metterebbe in gravi difficoltà i bambini appartenenti alle famiglie dei sottoscritti firmatari, in quanto costretti a frequentare scuole del Comune di residenza;
* Che con la eventuale richiesta di trasferire la residenza nel Comune di Noto tutti i componenti i nuclei familiari dei firmatari, composti anche da tanti anziani, si vedrebbero costretti a pagare le prestazioni per richieste avanzate alla Guardia Medica di Marzamemi;
* che paradossalmente sia la Guardia Medica estiva così come la sede estiva della Polizia Municipale di Pachino risultano ubicati nella ex scuola elementare di via Nuova Marzamemi in tenere di Noto;
* Che, infatti,l'ex scuola elementare di Marzamemi di proprietà del Comune di Pachino ricade per intero in territorio di Noto,
* Che con il cambio di residenza tutti i nostri documenti :( patente di guida, passaporti, passaggi di proprietà di mezzi, etc.) andremmo incontro a variazioni con grave danno economico per tutti noi;
* Che le comunicazioni postali giungeranno all'Ufficio postale di Noto che solo Iddio sa quando poi verranno smistate a Marzamemi;
* Che in definitiva la variazione anagrafica dei firmatari la presente petizione potrebbe cambiare, con pesanti ripercussioni a carattere economico , morale, etc. lo stato di ogni soggetto che oggi vive a Marzamemi ritenendosi cittadini di Pachino;
* Sebbene lo scopo del provvedimento risulta legalmente corretto i firmatari di questa richiesta confidano nel vostro buon senso per sanare una situazione anomala di residenti elettori facenti parte, erroneamente ma da sempre di un Comune, quello di Pachino.
* Si evidenzia sia la delusione di tanti cittadini Pachinesi che dall'oggi al domani non si vedrebbero più considerati tali, sia il malessere interiore di tutti i firmatari che si sentono trattati come zavorra da abbandonare per delle problematiche burocratiche che poco interessano al normale cittadino.
* Considerato quanto sopra i cittadini firmatari della presente

CHIEDONO
alle S.V. l'annullamento, in autotutela, di tutti i provvedimenti intrapresi, preannunciando sin d'ora in caso negativo, che attiveranno tutte quelle procedure atte a far valere il buon diritto di tutti loro.
Fiduciosi in un positivo riscontro ritengono fin d'ora sospeso l'iter delle singole pratiche anagrafiche.
Pubblicata da: Gianluigi Porzio il 06-12-2008 16:46 in Comunicati

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Caro Gianluigi. E' da un po di tempo che ci parliamo tramite SMS ed E-mail. Più di un mese fà, (dato che il Sindaco di Noto quando sente il mio nome si innervosisce), mi hai intimato di non occuparmi momentaneamente della faccenda poichè stavate trattando con il Comune di Noto per l'annullamento del provvedimento ovvero un accordo bonario per avere concesso soltanto un'unghia di territorio e cioè quello di Marzamemi che va fino alla diga. Come vedi io ho obbedito. In qualità di presidente dell'associazione "Autonomia Pachinese" Comitato territoriale pro Pachino sono stato invitato a fare una intervista da parte di videomediterraneo appunto sull'argomento ma forte di quella promessa ho rifiutato. Ma mentre io rinuncio alle interviste tu metti in rete quella che doveva essere per voi una azione da portare avanti in incognito. (così mi avevi detto).
E' tutto giusto quello che hai scritto. Dopotutto è esattamente la risposta che io avevo preparato da inviare all'ex Sindaco di Pachino quando inviò a tutti voi la prima lettera (quando scoperchiò la pentola dico io). In quella occasione, invece, hai voluto scrivere una risposta molto soft.
Per diversi motivi sai benissimo che non sono daccordo con quanto state portando avanti.
1) qualora riusciste nel vostro intento di accordarvi con il Sindaco di Noto oppure il Presidente della Regione o il Prefetto, ai quali avete scritto, si impegneranno per sistemare la situazione di 34 residenti a Marzamemi, forse, vi verrà concesso soltanto il territorio di qual quarto di Marzamemi in tenere di Noto e cioè fino all’altezza della seconda scala della Diga.
2) Se succederà questo non potremo più avanzare alcuna altra richiesta di revisione territoriale dalla 9^ strada di San Lorenzo fin dentro Marzamemi (motivo per cui è nata la nostra associazione) che avrebbe comunque sanato, con l’annessione di quel territorio da Noto a Pachino, anche la situazione dei 34 residenti di Marzamemi oltre che delle centinaia di pachinesi che sono proprietari di villette in quelle contrade abbandonate dal Comune di Noto.
3) In tale caso avremo perso una grande opportunità poiché, dopo un eventuale accordo precedente, nessuno alla Regione Sicilia prenderà in considerazione una successiva richiesta sempre di Pachino per un ulteriore revisione territoriale nei confronti di Noto.
4) Pertanto per il vostro egoismo (soltanto per la premura di sanare il metro quadrato davanti alla vostra porta) state rischiando di far saltare tutto il lavoro sia giuridico che tecnico che esperti professionisti stanno mettendo da più di un anno a disposizione dell’associazione “Autonomia Pachinese” con ottime possibilità di riuscita.
Quelle procedure che hai citato alla fine della vostra lettera altro non sono che quello che stiamo portando avanti in virtù della legge regionale 30/2000.
Pertanto, io spero, per il bene di tutti, che sospenderanno il provvedimento nelle more della definizione della nostra pratica che dovrà comunque aspettare il nuovo consiglio comunale ed il nuovo Sindaco per essere spedita a Palermo. Questo perché non vogliamo correre il rischio che spedendo la pratica tramite la Commissaria daremo opportunità ai legali del Comune di Noto per presentare un ricorso al Tar qualora (sicuramente) la Regione ci darebbe la possibilità di indire un referendum per i residenti nel territorio da noi richiesto.
Tutto ciò ricordiamocelo sempre è nato perché un Sindaco vicino di casa di questi 34 residenti, tramite un suo dirigente, ha innescato questa zelante procedura che per quanto regolare, sarebbe stata più ben accetta qualora fosse arrivata dal Sindaco di Noto che non da chi avrebbe dovuto avere interesse a non scoperchiare “a pignata” .
Infine, se questo Sindaco nei due consigli comunali informali che abbiamo richiesto per l’argomento, si fosse presentato a tali riunioni o avesse favorito la presenza dei suoi assessori o dei suoi consiglieri che lo appoggiavano, a quest’ora la pratica sarebbe stata già inviata a Palermo e chissà se a breve il referendum non sarebbe stato già indetto.
Comunque, nella speranza che un giorno potremo festeggiare assieme (come una volta) la nostra vittoria, che sarà anche la vittoria della gente di Pachino e Marzamemi, ti auguro ogni bene.
Cordialmente – Pasquale Aliffi