Percorso turistico–archeologico Nella zona Cugni di Pachino

Percorso turistico–archeologico Nella zona Cugni di Pachino
Tracciato un percorso turistico–archeologico
Nella zona Cugni di Pachino

Dopo due mesi di corso, con il supporto del Centro Servizi per il Volontariato Etneo, il Dipartimento Regionale della Protezione civile di Siracusa, e il Comune di Pachino. Trattati gli argomenti che interessano, le origini di Pachino, La legislazione Nazionale e quella regionale sulla tutela e la salvaguardia dei Beni Culturali, e l’importanza delle soprintendenze.

Alla chiusura del corso per la valorizzazione dei beni Culturali esistenti nel territorio di Pachino. con un’esercitazione pratica, svolta nei luoghi dove si possono rilevare, resti di vita preistorica.

Sono stati rilevati, catalogati, e descritti ben 32, opere dell’uomo, vissuto nell’era neolitica, mesolitica e paleolitica nella zona Cugni.

Ricerche minuziose, su testi, siti internet, documenti e memorie storiche, hanno contribuito a poter dare una spiegazione (anche se personalizzata), a tutto ciò si trovava davanti agli occhi dei corsisti volontari dell’ANOPAS Pachino.

E’ stato tracciato un percorso dove si prendono in considerazione per prima cosa, alcune prove di opere umane scavate nella roccia, risalenti all’era preistorica, che servivano probabilmente per raccogliere l’acqua piovana, ed utilizzarla sia per dissetarsi che per abbeverare gli animali esistenti in quel periodo (cosa che è stata più volte menzionata da studiosi in varie opere pubblicate in tutto il mondo).

Successivamente è stata rilevata la strada rotata (due solchi paralleli per diverse decine di metri), sicuramente utilizzata per far scivolare ruote di pietra dirigendoli in direzioni obbligate.

Si è proseguito, rilevando una necropoli con decine di tombe di diverse dimensioni, forme e profondità. Ogni opera rilevata è stata descritta, misurata e interpretata, secondo una logica ben definita.

Molto significativa, l’azione psicologica, che aveva l’obiettivo di creare una coscienza per capire le sensazioni che provoca la vista di un’opera che è stata creata in un periodo quando l’uomo non aveva mezzi e che ha costruito, tombe, rifugi e utensili per la sopravvivenza (molte di queste opere sono conservate presso il Museo Paolo Orsi di Siracusa).

Sicuramente, l’opera didattica dei docenti del corso, è valsa a formare i volontari, e renderli capaci di trasferire le proprie sensazioni, la propria conoscenza e il proprio amore e rispetto per le origini.

A questo punto hanno dato un valido contributo, la Dottoressa Giuseppina Alescio e Alessandra Lombardo che hanno curato la parte psicologica, il Dottor Sebastiano Mandalà e l’Architetto Giuseppe Marziano, che hanno curato la parte legislativa, il Geometra Giuseppe Latina che ha spiegato il rapporto Protezione Civile e Tutela dei beni Culturali, Sebastiana Accaputo che ha curato la parte del restauro di opere d’arte e beni culturali, e l’istruttore Giombattista Lombardo, che ha organizzato la parte pratica.

Tutto ciò si è potuto ottenere grazie al supporto organizzativo ed economico dato dal C.S.V.E. di Catania, dal Dipartimento regionale della Protezione Civile e dagli Assessori Comunali Andrea Ferrara ed Elio Basilico, ma il più grande contributo lo hanno dato i volontari dell’ANOPAS Pachino, che dopo due mesi di corso con lezioni di tre ore giornaliere, sono riusciti a organizzare il lavoro, la famiglia, la vita quotidiana e lo studio.

E’ intenzione del Presidente dell’A.N.O.P.A.S di Pachino, di proporre, un progetto proiettato alla valorizzazione e sensibilizzazione dell’importanza dei beni culturali, ambientali ed archeologici, in collaborazione con l’amministrazione comunale di Pachino e le Scuole del Comune.
Pubblicata da: Anopas Pachino il 13-10-2007 19:59 in Luoghi

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