Progetto Pachino - precisazioni

Progetto Pachino - precisazioni Relativamente alle dichiarazioni di domenica scorsa, apparse sulla stampa, da parte di Blundo, componente della coalizione di Bonaiuto, ci si dichiara piuttosto sorpresi e delusi dal tono e dalle argomentazioni utilizzate.
Il nostro intento, in questa campagna elettorale, è quello di elaborare un progetto amministrativo serio che possa risolvere i problemi della nostra città. Abbiamo a cuore il bene comune e ci interessa un dibattito centrato sulle questioni pachinesi e sulle soluzioni che possiamo individuare.
Il lavoro che sta svolgendo Progetto Pachino si basa essenzialmente sulla volontà condivisa di costruire, a prescindere dalla appartenenze personali, per rimettere in piedi una città disastrata da un quindicennio di malapolitica.
Lavoriamo, dunque, per illustrare alla città quello che noi vogliamo fare e non intendiamo, pertanto, parlare delle altre coalizioni o degli altri candidati, neppure esprimere valutazioni che l’elettorato pachinese sarà benissimo in grado di compiere.
Non capiamo il motivo che può spingere uno dei più vecchi esponenti politici pachinesi a fare dichiarazioni come quelle che abbiamo letto. Possiamo immaginare che ciò dimostri una particolare difficoltà che tale aggregazione sta vivendo e quindi il nervosismo di quegli esponenti.
Rinnoviamo l’invito a parlare dei problemi pachinesi e delle soluzioni che possiamo individuare, di ciò i cittadini pachinesi ce ne saranno grati.
Pubblicata da: Turi Borgh il 17-03-2009 23:11 in Comunicati

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Questo diceva Turi Borg:
"Non è malata la politica a pachino.
Sono malati i pachinesi.

Se guardiamo bene, molte delle persone che hanno determinato lo sfascio amministrativo e debitorio del comune di Pachino, sono sempre allegramente in corsa e in sella, in questa e, probabilmente, anche nella prossima amministrazione. Il comune di pachino, nel 2001, con la fine, dolorosa, dell'amministrazione Adamo, aveva un avanzo di amministrazione di più di 5 (CINQUE) miliardi di lire.

Adesso siamo con debiti di 18 milioni di euro.

In mezzo ci sono stati due commissari e due amministrazioni regolarmente elette.

Ma a nessun pachinese viene in mente di chiedere al proprio eletto un minimo di coerenza, tra il voto che ha chiesto e ottenuto e l'azione che ha svolto.

Francamente, la bassa istruzione c'entra poco. Il problema è la qualità dell'uomo, indipendentemente dal titolo di studio. Può essere che nessuno di noi e di voi, si lamenti del fatto che un sindaco eletto nel centrosinistra se ne salta cosi facilmente nel centrodestra, dove neppure lì lo vogliono, se ne rimane al centro forse UDC, da cui viene sonoramente bocciato e poi tenta pure di passare nel PD, così, senza colpo ferire?

Ma siamo impazziti o che ?"

Bhè io dico che siamo veramente impazziti, visto che adesso si vuole far credere alla gente che un ammucchiata pazzesca possa salvare attraverso un progetto Pachino che ha ben poco di coerente.
Ma perchè cosa ha salvato il progetto "RINASCITA DI PACHINO? NIENTE e a me sinceramente mi sembra un COPIA e INCOLLA.

Ho citato questo passo perchè tu Turi hai detto che noi Pachinesi siamo malati e che non è la politica ad essere malata, BENE allora spiegami qual'è la coerenza tra uno appartenente ai DS o al PD e uno appartanente ad AN o al PDL che stanno assieme in un PROGETTO comune.

Vorremmo veramente credere che una volta che c'è da votare in consiglio comunale voi in nome di un progetto PACHINO riuscirete ad andare d'accordo?
Non penso proprio...

La verità è che in tutta questa storia centrano poco i Pachinesi e centrano tanto gli interessi e le pressioni dei partiti delle liste delle correnti interne ai partiti e anche tanta sorte del futuro del PARTITO DEMOCRATICO che si accinge quasi a scomparire a causa della MALA POLITICA INTERNA AD ESSO ecc. ecc. ecc. tutte cose al momento nascoste sotto il cuscino.

Comunque Vi auguro ugualmente Buona Fortuna.
caro GianLuca, ti confermo quella frase, frutto di una semplice e serena constatazione.
A cominciare da quella che vede le stesse identiche persone che si ripresentano in altri ambiti, con quelli che hanno combattutto ieri e con quelli da cui sono stati denunciati alla procura fino a stamattina.
I pachinesi, se tenessero veramente alla propria città, avrebbero dovuto sbugiardare e abbandonare costoro, invece, puntualmente, si ripresentano, vengono rivotati e, magari, vengono rieletti.
Dimmi tu cosa c'è di sano in ciò.
La frase sottintende, ma mi sembra più che chiaro, una politica malata perchè malati sono i suoi produttori, ovvero i cittadini, i pachinesi.
Detto questo, e senza pensare di sottrarmi a nessuna considerazione sul fatto di essere anch'io un pachinese e, per giunta, un politico, ti do la mia lettura della situazione attuale e della capacità del Progetto Pachino di essere una valida risposta ai problemi amministrativi.
Per fare ciò ti ricordo un paio di fatti:
la sindacatura Latino, la sindacatura Barone, la sindacatura Campisi.
Non parlo della bizzarra coincidenza che vede sempre presenti alcune forze, sia nel momento in cui si sono creati tali soggetti, sia nel momento in cui si è deciso di buttarli nella spazzatura.
Mi riferisco ad una ben precisa osservazione:
nel momento in cui si è deciso di sfiduciare un sindaco non lo si è mai fatto per questioni squisitamente politiche, o di contrapposizioni partitiche.
Allora, premesso questo, perché mai, caro GianLuca, dovrei pensare che per tenere in piedi un sindaco, e relativa amministrazione, sia necessaria la condizione di un'apparente e fantomatica coerenza di schieramento ?
Forse che Latino non fu sfiduciato dai suoi stessi creatori, Forza italia, AN, Rinascita ?
forse che Barone non fu sfiduciato dai suoi stessi creatori, Forza Italia, AN, Rinascita ?
forse che Campisi non fu sfiduciato dai suoi stessi creatori, Margherita, SDI, Rinascita ?
Ecco, allora che alla tua domanda su come potremmo essere d'accordo al primo consiglio comunale ti posso dare una risposta indiretta.
Certo non è garanzia di sicurezza il fatto di essere dello stesso partito o coalizione, bensì la piena consapevolezza di volere fare un percorso amministrativo molto complicato, ma basato sulla realizzazione di alcuni punti programmatici ben precisi su cui stiamo lavorando, nella convinzione che per risolvere, ad esempio, il problema idrico e fognario della città, non esiste un approccio di destra o di sinistra, ma la volontà di affrontare e risolvere tale difficoltà. Che ricostruire la viabilità cittadina, non ci vogliono ricette di destra o di sinistra, ma ci vuole una coalizione seria che metta al primo posto la risoluzione del problema, affidando il lavoro ad una ditta seria che copra le buche e riasfalti le strade pachinesi.
Che avere una piazza centrale sistemata e pulita, per riportare i pachinesi ad abitarla, serve una squadra amministrativa, un gruppo di consiglieri comunali e una moltitudine di cittadini che guarda solamente a come risolvere il problema senza chiedere niente in cambio, se non il rispetto degli accordi.
Hai detto bene "Il problema è la qualità dell'uomo, indipendentemente dal titolo di studio...", e noi questo stiamo guardando, la qualità e l'impegno delle donne e degli uomini che scelgono di non farsi fuorviare da strumentalizzazioni partitiche per rimettere in piedi una città più che in ginocchio.
E posso ben dire che c'è molta più coerenza tra un ex assessore DS, che presenta in piano triennale la copertura fotovoltaica dei tetti comunali, e un ex consigliere comunale di AN che difende questa idea e la ripropone in consiglio comunale nel piano triennale dell'anno successivo.
Ci stiamo confrontando sui problemi per presentare alla città le soluzioni da adottare e se i pachinesi ci voteranno, non daranno un voto alle persone ma alle soluzioni che proporremo. I nostri concittadini sapranno già, all'indomani dell'elezione del sindaco, quali saranno le nostri personali mosse, quali saranno i primi atti amministrativi e come li condurremo.
Su questo stiamo lavorando e su questo, se vuoi, ti chiedo di fare una verifica diretta.
Vieni alle nostre riunioni, partecipa insieme a noi nel costruire un programma condiviso, che sia la definizione precisa del nostro percorso amministrativo, da cui non potremo tanto spostarci, per garantire ciò che fino ad oggi è mancato a Pachino: la governabilità.
A noi interessa vincere, ma a condizione che sia garantita la governabilità. Le ammucchiate non sono ciò che desideriamo, noi vogliamo vincere per governare.
Buonasera a tutti, io non sono uno che scrive spesso sul blog, ma sono uno che lo legge quotidianamente, per capire, scrutare e decifrare le idee che condizionano e condizioneranno il nostro futuro. Non entro nel merito della questione scambio di opinini e sui pachinesi malati, anche se, do atto a Turi che è un'idea fondata.. Del resto i politici sono i rappresentanti dei cittadini ergo rispecchiano la loro identità. Chiusa questa piccola parentesi, vorrei rientrare nel discorso Progetto Pachino per il quale avevo già scritto un primo commento. Sicuramente, caro Turi, non è necessaria, in quanto non deriva da questo l'attuazione, ma dal buon senso e da un semplice sguardo, una convergenza destra sinistra per riparare le strade, migliorare la viabilità e le altre questioni "spicciole" (non perchè siano poco importanti). Tu, come tutti coloro che seguono la politica e masticano un minimo di amministrazione, sai benissimo che, con le innovazioni introdotte dagli ultimi due governi, nonchè con il prossimo federalismo fiscale, le Pubbliche amministrazioni hanno subito ingenti tagli sui trasferimenti economici Stato-Enti locali, mi chiedo, e ti chiedo, come affrontereste voi la questione? Come fareste a trovare un punto di convergenza su temi delicati come la gestione economica, il piano regolatore, la gestione dell'RSU con un sindaco di estrazione di Destra (almeno sulla carta) e una compagine a sostenerlo di destra-sinistra? Sbaglio o esistono differenze radicali nella visione del modo di amministrare?
A me rimane il dubbio su questa cosa, così come la stima per te e i tuoi compagni di viaggio.
Ma la domanda che mi rimane e rimarrà certo irrisolta è un'altra, anche perchè, per ovvio imbarazzo, nè tu nè nessuno sarà in grado di rispondermi: come mai, con tanti nomi stimabilissimi e prestigiosi all'interno dell'area di centro sinistra, non siate stati stati capaci, almeno fin'ora, di esprimere un candidato?

Cordialità

Vincenzo Trobia
Ciao enzo, ben ritrovato.
le tue perplessità sono legittime e, probabilmente, anche abbastanza diffuse e quindi ti rispondo e al contempo rispondo a chi, come te, può avere tali dubbiosità.
Parto dalla prima osservazione e concordo con te quando dici che per le "questioni spicciole" non è necessaria una convergenza destra-sinistra. Per questioni spicciole tu indichi le buche nelle strade.
Giusto.
Per così poco (!!!) non è necessario utilizzare formule altisonanti, ed infatti avrebbe dovuto essere compito di ogni amministrazione curare tali spicciolesità. Ma ciò non è successo. e non perché si siano fatte altre cose. a pachino, ormai da tempo, non si è più fatta la straordinaria e neppure l'ordinaria amministrazione. L'unica cosa che interessava agli amministratori era chi dovevano fare ingaggiare per la refezione scolastica, a chi dovevano affidare l'incarico legale e chi dovevano nominare nei vari enti e organismi. A nessuno è mai venuto in mente di adeguare la macchina amministrativa alle nuove esigenze collettive, sia in termini di risorse tecnologiche sia in termini di risorse umane.
La situazione economica del comune di Pachino, oggi, è disastrosa, la commissaria non ha dichiarato il dissesto per il classico pelo.
Ma da domani, con la nuova amministrazione ci sarà da farsi arrivare i cosiddetti piedi sulle spalle.
Ci sarà da fare un patto di ferro con i cittadini per trovare una forte intesa e partecipazione al lavoro comune, per il risanamento economico comunale.
Ed è un lavoro che prevede di far entrare soldi nelle casse comunali, ma lo dobbiamo fare abbassando le tasse, a maggior ragione in un paese in forte crisi di sviluppo economico.
E' necessario rivedere il sistema di raccolta e gestione dei rifiuti. e su questo aspetto sono molte le convergenze all'interno del Progetto Pachino, a cominciare dal fatto di volere una raccolta porta a porta con fortissimi incentivi alla differenziata.
Come esistono molti punti in comune nell'idea di avere un PRG moderno, concertato con i comuni limitrofi e che sia volano economico e di sviluppo, anche dal punto di vista ambientale.
come si dice l'unione fa la forza e visto che lo sforzo da fare a pachino è notevole, ci vuole una notevole proposta amministrativa dove siamo capaci di mettere insieme le nostre rispettive buone capacità al servizio di un interesse e di un bene comune.
a breve comunque, ti sarà possibile, come a tutti i pachinesi, leggere il programma che proporremo agli elettori.
E le differenze di visione, pur teoriche, saranno offuscate dalla consapevolezza di doverci sbracciare le maniche per lavorare tanto.
Sul tema del federalismo, credo sia un problema serio, suppongo investa più tavoli di dibattito politico che non soltanto quello comunale, e bisogna riequilibrare competenze e risorse.
Infine c'è da ricostruire un clima politico avvelenato da eccessivi personalismi, da modi di vedere la politica come "o con me o contro di me" e Progetto Pachino vuole essere anche questo, ovvero un modo per recuperare un linguaggio politico basato sul confronto, anche duro, ma centrato sul merito delle questioni, con l'obiettivo di trovare le soluzioni.

Sull'ultima domanda non ho imbarazzo a risponderti che la sinistra pachinese vive, ormai da tanto tempo, un problema di stagnazione elettorale, non viene vista come interlocutrice vera delle istanze dei pachinesi i quali ritengono tanti altri soggetti utili a risolvere i propri problemi.
Io penso si sia già iniziata una ripresa, se pur lenta e ancora poco visibile, ma credo sia necessario continuare a risalire la china e lavorare in silenzio per ridare credibilità a una rappresentanza politica importante.
Per fare questo non bisogna avere timore di provare anche strade nuove, magari ancora inesplorate con la convinzione che porteranno i risultati giusti.
Credo sia più importante, oggi, avere la capacità e la maturità di affrontare la prossima sfida amministrativa con sentimenti di generosità e di sacrificio. Alla fine, ne sono convinto, i conti tornano sempre.
Un caro saluto e grazie della stima.
Turi Borgh
Io concordo con quanto affermato da GianLuca nella seconda parte del commento e condivido in grosso modo le perplessità del Sig. Trobia; interrogativi, quest’ultimi, che però,a mio modo di vedere, il Sig Borgh non ha dissipato, anzi, con le sue parole ha reso ancora più forti.
Intanto mi piacerebbe che si incominciasse a parlare di programmi seriamente.
Fino a questo momento ci si è limitati, in tutti gli interventi, ad elencare tutti i problemi della città…ormai risaputi…ma nessuno che pensi a dire la sua sulle possibili soluzioni.
Continuiamo a fare l’errore di guardare sempre al passato; non che questo non sia utile, anzi , bisogna sempre essere memori di ciò che abbiamo vissuto per farne buon uso in futuro e non cadere negli stessi errori che ciclicamente commettiamo (sia in quanto elettori che politici), tuttavia dovremmo finirla di piangerci addosso ed attivarci, come dicevo prima, in maniera più fattiva e non solo in apparenza, incominciando a pensare come amministrare la città nei prossimi anni e non a come vincere le elezioni!

Se il fine del Progetto Pachino è la governabilità e se, per ottenere tale obiettivo, si è disposti a superare le tradizionali alleanze, mi chiedo se tale movimento non rischi di nascere già zoppo.
Se la governabilità è il fine, qual è il mezzo?
Se per governabilità si intende stabilità nei rapporti reciproci tra forze, sorge spontaneo rispondere che lo strumento per ottenerla è la compattezza, la condivisione di taluni obiettivi ed ideali (non è l’unico-penso alla lealtà, trasparenza-ma certamente fra i principali). D’altra parte se in una famiglia o in una squadra di calcio c’è armonia fra i componenti lo si deve in particolar modo ad una convergenza nella gestione della stessa.
Invece qui mi sembra si voglia far passare l’idea, insensata, che la governabilità è il risultato del rinato buon senso di talune persone, che “consapevoli del lavoro che li spetta”, mettono le “rispettive buone capacità al servizio di un interesse e di un bene comune”. Pura ipocrisia

Lo sappiamo tutti che se in una famiglia la gestione non è condivisa, ci sono buone probabilità di fallimento. Quante ne sentiamo quotidianamente di matrimoni distrutti perché Tizio si preoccupa solo del lavoro e mette in secondo piano gli affetti, o perché Caia ha la mania di spendere il proprio salario per cose futili, ovvero che, forte di una parità sessuale, voglia intraprendere un’attività lavorativa contro l’opinione maschilista del marito che la vorrebbe a “cusiri a causetta”?
Che fine fa il buon senso quando dei fratelli per questioni ereditarie litigano sulla distribuzione del patrimonio?
Per quel che ne so,le guerre di mafia nascono, spesso e volentieri, a causa di una visione divergente sulle modalità di gestione del territorio e degli affari illeciti fra le varie cosche.ecc ecc


E’ vero anche (e l’esperienza passata c’è ne dà molti di questi esempi) che non sempre un’alleanza tradizionale è sempre e automaticamente frutto di coerenza ideologica e programmatica; a volte infatti essa è solo fittizia. Ma certamente la sussistenza di una naturale propensione ad una visione simile (che non necessariamente debba essere identica), costituisce quel quid pluris che garantisce una migliore, oltre che maggiore, capacità aggregativa.
Quindi sia da un punto di vista quantitativo…nel senso di capacità di durata nel tempo, ma anche da un punto prettamente qualitativo (nel quale,comunque, la persistenza nel tempo è una conseguenza logica) si è maggiormente in grado di consentire la sopravvivenza del progetto politico.


Il timore che si fa strada nelle mia testa è che questi movimenti siano nati con un preciso obiettivo politico-elettorale che nulla ha a che fare con gli intenti di restaurare un buon governo.
A sostanziare questo pensiero c’è, innanzi tutto, l’esigenza di creare un nuovo soggetto politico.
Mi chiedo,tutto ciò non poteva essere fatto all’interno di un partito politico? Che motivo c’è nel creare un nuovo movimento…d’altra parte, come è stato detto, sulle piccolezze, si può trovare una convergenza!!E allora questa benedetta convergenza non si poteva trovare fra partiti tradizionalmente contrapposti come voleva inizialmente Bruno?
Perché bisogna frammentare ulteriormente il panorama politico con il rischio di aumentare la delusione e la confusione presso l’elettorato?anche questo va a discapito della governabilità!

Come mai già si pensa all’ipotetico nome di candidato a sindaco che, guarda caso, è di estrazione di centro-destra, schieramento quest’ultimo, elettoralmente, più forte (seppur non del tutto coeso…almeno da quello che emerge dai giornali)?
Non mi dite che non esiste un soggetto che sappia sintetizzare le istanze di sinistra?

Quanto appena premesso mi porta a pensare, per fare un po’ il maligno, che sotto sotto, consapevoli della superiorità organizzativa ed elettorale dell’avversario, si è volutamente architettato un simile piano con l’obiettivo di mettere zizzania in casa d’altri, in un estremo tentativo di ridistribuire le forze e rendere la contesa più equilibrata. Ed in tutto questo terze persone si organizzano per avere la meglio su i due contendenti.
Ovviamente è solo una ipotesi, anche perché siamo in una fase tattica così delicata che nessuno gioca a carte scoperte. Sarà il tempo ha dare conferma o meno al mio cruccio.

Ma certamente non mi è d’aiuto Borgh quando si dichiara convinto di un’ ipotetica ripresa del centro-sinistra, seppur “lenta e ancora poco visibile”. Penso sia un opera di auto convincimento!!Perchè io, al momento, non vedo neanche l’ombra dei quei partiti (dei quali non conosco neanche gli attuali dirigenti) i quali giacciono in una forma di immobilismo, angosciante, che certe volte mi porta a pensare che sia arrivato il loro momento e che non siano riusciti a sopravvivere all’ondata di destra e hanno preferito l’eutanasia!
Allora, vediamo se ho capito bene....

Per allentare la tensione del clima politico, avvelenato da "troppi personalismi" è meglio addebitare ad una forza politica anche quello che non ha fatto, anche se si è limitata a fare la stessa cosa che hanno fatto altri esponenti politici in altre occasioni.

Due esempi a confronto: sfiducia al Sindaco Latino e sfiducia al Sindaco Barone.

L'autore del pezzo sotto commento afferma che Rinascita -la forza politica evocata per evitare i "personalismi"- ha sfiduciato anche il Sindaco Latino, ma non è così: quell'amministrazione Rinascita cercò di salvarla, rimettendo nella mani del primo cittadino i due assessorati affidati alle persone di Mauro Adamo e di Salvatore Blundo (del quale l'autore del pezzo ha omesso il nome: forse per non fare personalismi?). Arrivati in aula, i consiglieri di Rinascita si astennero: l'astensione, Ernesto Aprile docet, vale voto contrario alla mozione di sfiducia.

Eccoci però alla siducia all'amministrazione Barone: i due consiglieri comunali superstiti di Forza Italia, non solo si astennero, ma addirittura si assentarono dalla seduta dedicata alla mozione. L'effetto? Identico: valeva pure voto contrario alla mozione, ma con qualche possibilità di malignare sull'assenza (mancavano perchè non ci tenevano proprio a difendere il Sindaco o perchè anch'essi... impegnati, ante litteram, al ristorante?).

Qui, però, l'inesattezza (chiamiamola così) non scatta: i due consiglieri assenti non passano, contrariamente a quelli "di Rinascita", per professionisti sfiduciatori di Sindaci....

Sarà perchè i due (per la cronaca, il dott. Pietro Sultana e Corrado Quartarone, e non lo dico per fare personalismi!), hanno firmato un certo progetto di nostra conoscenza?

Cordialità
Sebastiano Mallia
Allora, vediamo se anch'io ho capito bene...... (ultimamente non mi riesce tanto facilmente, ma ci provo).

L'autore del commento sopra il pezzo afferma che la forza politica evocata non sfiduciò il sindaco Latino, anzi cercò di salvarla facendo dimettere i suoi assessori, ma nella giunta non c'era pure quello che adesso propone come sindaco ?
e tra i sostenitori e ideatori del sindaco Latino, giacchè la forza politica evocata se ne dichiara estranea, non c'erano le stesse persone che compongono adesso la nuova armata ?

e tutti questi non sono stati nemici giurati della forza politica evocata, fino alle scorse elezioni ?

oppure non ne possiamo fare cenno perchè hanno firmato un patto di nostra conoscenza ?

con reciproca cordialità
Turi Borgh

N.B. A me non interessa parlare delle persone, voglio parlare di progettualità politica, di programma, di come si intendono risolvere i problemi amministrativi, e sono convinto che con Sebastiano, se lui concorda, possiamo intavolare un confronto, da tavoli contrapposti, che entri esclusivamente nel merito delle questioni.
Chiederei, dunque, di evitare di fare continui riferimenti impropri, come quelli causa del pezzo sopra e sotto i commenti. Parlare di riciclati, di progetti perdenti, di squallidume vario, denota mancanza di argomenti e voglia di buttarla in rissa. Io non ne ho alcuna intenzione, tuttavia se qualcuno pensa di seguire questa strada, ce lo faccia sapere e riapriremo i cassetti chiusi per carità di patria.
a Marco ed Enzo.

il lavoro sul programma è abbastanza avanti e a breve cominceremo a discuterne e comunque non è detto che io sia così capace di spiegare ciò in cui crede anche tanta altra gente, a maggior ragione negli spazi ristretti di un blog.

quanto alle altre considerazioni.......

se io avessi dichiarato di volere passare ad un altro partito, a Forza Italia, per esempio, forse ci sarebbero state meno perplessità ?

perchè si deve dichiarare, con evidente contradditorietà, di dovere pensare a come amministrare la città nei prossimi anni e non a come vincere le elezioni e al contempo dire che se si superano le tradizionali alleanze il movimento nasce zoppo ? Quando le tradizionali alleanze, tradizionalmente non hanno fino ad oggi funzionato ?

Perchè si deve definire "Pura ipocrisia" una presa d'atto della situazione politica attuale e andare alla ricerca di una soluzione, certo difficile, ma coraggiosa, che vuole mettere al centro dell'alleanza la condivisione di un programma amministrativo, elaborato a più voci e che costituisca la saldatura tra esperienze politiche diverse ?

Perchè si deve ammettere onesta un'alleanza che vede l'MPA al governo della regione con un assessore alla sanità che io da sinistra condivido totalmente, contro il parere dei suoi fratelli di Forza Italia e dell'UDC e si deve definire ipocrita un progetto amministrativo come quello che, senza nasconderci dietro passaggi di bandiera, in maniera trasparente, desideriamo realizzare ?
Mi vuoi indicare quale è il discrimine amministrativo ?

O è insensato pensare che la governabilità potrebbe essere una condizione da raggiungere per permettere ad un comune di fare anche le piccole cose, che fino adesso non si sono mai fatte ?

Inoltre, poichè il progetto pachino lo stiamo costruendo in tanti, posso pure affermare che la gestione è condivisa e non fallirà certo per questo, e poi non credo sia corretto il paragone. Qui non si sta sposando nessuno, si sta prendendo atto di un problema concreto e persone responsabili cercano di trovarne le soluzioni adeguate.
Il paragone alle guerre di mafia, poi, oltre che ingiurioso è proprio fuori luogo, anche perchè non so di quali affari illeciti si parli.

Poi, sul lavoro all'interno del centrosinistra, io mi ri-dichiaro convinto della ripresa, e ripeto che è un lavoro lento e di lunga lena.
Se tu caro Marco hai altre soluzioni, e vuoi dare forma e sostanza ai partiti di centrosinistra, fammi vedere come si fa, costituisciti come classe dirigente e scuotili dall'immobilismo che ti angoscia.
rimango in attesa.
Turi Borgh

N.B. a Pasquale Aliffi
non penso sia corretto rispondere per conto degli altri, la definizione che dai del progetto pachino è piuttosto denigrante. Vedo che anche tu, piuttosto che parlare di quello che succede a casa tua, ritieni di essere in grado di parlar male dei progetti degli altri. La quale attività ti qualifica spiacevolmente.
Intanto vorrei dire che, per l’ennesima volta, rimango IO in attesa di risposta, visto che non ne ho avuta alcuna!sintomo, questo atteggiamento, forse di una certa difficoltà. Tuttavia devo fare i miei complimenti e confermare il mio apprezzamento per l’amico Borgh perché, ad oggi, risulta l’unico fra i personaggi politici Pachinesi che, quotidianamente, si mette in gioco e si confronta con il pubblico di internet, sintomo di una certa tenacia e coraggio nell’esprimere il proprio pensiero.

Per il resto cercherò di rispondere alle domande che mi sono state poste come risposta ai miei interrogativi.

1) Concordo quando si dice che un ipotetico passaggio in Forza Italia avrebbe causato minore perplessità .
Il motivo è molto semplice. Aderendo a forza italia, automaticamente ti fai portavoce di istanze, ideali, progetti politici di quel partito. Lì fai propri (perché ci si crede o, così, perché si vuole semplicemente sfruttare il partito, per qualche scopo, mettendo in secondo piano l’ideologia ). Indossando quella casacca vieni subito identificato come un Forzista, collocato in un determinato ambito politico, con tutte le caratteristiche che contraddistinguono quella realtà ( sei di destra, meglio centro destra, catto-liberale, berlusconiano, sei al governo nel paese, più vicino a CONFINDUSTRIA che alla CGIL ecc ecc).
Creare un movimento ex novo che, per di più, non ha alcun timore di dichiarare la sua natura bicefala e la sua tranquillità nel dialogare con qualsiasi parte politica suscita maggiore perplessità, ma soprattutto maggior incertezza.
Parliamoci chiaro, la situazione è pessima, siamo ad un punto di non ritorno!!La popolazione ha bisogno di certezze!!!e cosa si fa? Si crea un altro movimento che distrugge gli unici elementi su cui l’elettore per primo si basa nella sua valutazione.
La prima cosa che uno si chiede è se sei di destra o di sinistra.
Voi cosa risponderete:”noi siamo delle persone con buoni intenti di destra e sinistra ”, non mi sembra un biglietto da visita convincente.tutt’altro.
Abbiamo bisogno di semplificazione, ed invece il panorama si complica di più con la formazione di un soggetto che rischia di non sintetizzare alcunché perché il compromesso è maggiormente complicato da raggiungere a causa di possibili, futuribili, contrasti ideologici e che finiscono per rallentare, offuscare, o rendere intangibili o indeterminati gli obiettivi e le soluzioni dei problemi.


2) Non penso che sia contraddittorio affermare che bisogna pensare a come amministrare anziché preoccuparsi a vincere e nel contempo interrogarsi sul pericolo di “salute ” del movimento nel momento in cui si superassero le alleanze storiche.
Penso semplicemente che io vedo tutto in una ottica di lungo termine: le alleanze frutto di un buon ragionamento, di un programma condiviso, di trasparenza e lealtà hanno maggiore possibilità di sopravvivere di quelle che pensano alla giornata. Ma credo che concordi con me in questo.
A ciò ho poi aggiunto, come premessa, che un’alleanza uniforme (e certamente quelle tradizionali solo il meglio attualmente) finisce per suggellare e per accrescere la possibilità di successo. Tuttavia anche io ho constatato come a volte queste siano fittizie e , nel dire ciò, confermo che non sempre le alleanze tradizionali funzionino a dovere. Ma c’è ne vuole, da qui, a dire che le alleanze anomale sono più efficaci! E sulla base di cosa?

Il problema vero è che stiamo parlando di cose differenti.
Io non metto ASSOLUTAMENTE in discussione la vostra identità!Siete un soggetto, avrete un vostro programma, ideologia e lo sintetizzerete, magari “impersonificandolo” in un soggetto fisico candidato sindaco.
Quello che temo io è il modo con cui vi approccerete con le altre realtà!!!Sopratutto con quelle partitiche!!!!Il problema non si pone nel momento in cui andate da soli, ma nel caso che vi alleiate con qualche partito. Ci stai che, in tale circostanza, sia fisiologica un certa diffidenza sulla veridicità del patto, oltre che sulla fattibilità?
In pratica il mio ragionamento riguarda la vostra capacità di relazionarvi con gli altri soggetti. Le vostre relazioni intersoggettive. E qui, Ti chiedo, ma il PD sarebbe veramente disposto a fare alleanza con una realtà simile?idem per AN!Non pensi che avrebbe un certo timore. Dov’è finita la c.d “diligenza del buon padre di famiglia”?
Fermo restando che ho qualche, seppur minima, riserva anche nel rapporto interno; ma su questo voglio essere e sono possibilista d’altra parte le realtà civiche esistono per questo (certo non sono il massimo dell’affidabilità…ne abbiamo avuti di esempi).

3) Il riferimento all’ipocrisia è legato a quell’idea, che si vuole far passare, per cui delle persone animate da una particolare sensibilità ed amore per il prossimo antepongono i loro ideali, il loro essere, per il raggiungimento del bene comune!! Mi compiaccio del tuo ottimismo, ma francamente preferisco, per certi versi, credere di più nella natura tendenzialmente egoista dell’essere umano!!!ho avuto modo già di sottolineare le maggiori difficoltà cui sarebbero sottoposti soggetti che hanno una visione diversa. Ecco perché i riferimenti ai casi dei fratelli che litigano per mezzo quadrato di casa lasciato in eredità.E qui ci sono addirittura dei rapporti di sangue!
Detto ciò, però do atto che non tutto è scontato. Le mie sono supposizioni, magari mi sbaglio.Anche qui sarà il tempo a darci ragione o torto.Per il momento concordo nel ritenere questa esperienza “difficile e coraggiosa”.

4) Con riguardo al governo della regione e alla sua alleanza.
La scriminante è data dalla collocazione che ciascun soggetto si dà!
L’MPA ha un proprio progetto politico e sulla base dello stesso ha definito la propria posizione che attualmente è omogenea al centro-destra, pur mantenendo nel contempo una propria identità che permette al movimento di poter decidere secondo coscienza su questioni per esso fondamentali.
Tutto ciò (mi riferisco all’alleanza di centro-destra) è stato frutto di un’ampia discussione che ha preceduto le elezioni regionali e nazionali e che ha consentito, su una solida base programmatica e una sostanziale convergenza di idee, l’alleanza anche con l’udc che alla nazione andava sola!
Nel vostro caso si parte da una posizione di assoluta incertezza, sia perché è un movimento neonato, sia perché non si schiera né con uno né con l’altro schieramento, anzi se fosse possibile, preferirebbe una “ammucchiata” il che determina spaesamento e confusione nell’elettore ma, in primis, nella classe politica-partitica, la quale se coerente dovrebbe disprezzare queste forme di convivialità (ecco la diligenza di cui sopra).
Non capisco, poi, il riferimento alla questione sanitaria. In quella occasione, l’aspro contrasto fra l’assessore (sostenuto in questa battaglia dal presidente come anche in quella relativamente alla riforma burocratica dei dipartimenti) e parte di forza italia e udc è dovuto al fatto che si va ad intaccare, per una questione inevitabile, dei settori dove i due partiti storicamente pescano gran parte dei loro consensi (e lo dico con tranquillità).Qui c’è poco di ideologico è molto di egoistico!soprattutto alla vigilia delle prossime europee.

Il punto in questione tra l’altro mi consente di aprire un nuovo interrogativo.
Infatti sorge spontaneo chiedersi se non si pensa che, in occasione di tutte le tornate elettorali, la diversa provenienza politica possa ulteriormente indebolire il saldo legame all’interno del progetto e al suo esterno, rispetto alle altre forze!!!Sappiamo, e non neghiamolo, che queste fasi sono generalmente molto delicate e spesso causano ripercussioni a cascata in tutti gli ambiti istituzionali!con crisi rimpasti ecc ecc
Immaginiamo cosa dovrebbe succedere in una coalizione senza colore o troppo colorata!

5) “ E’ insensato pensare che la governabilità potrebbe essere una condizione da raggiungere per permettere ad un comune di fare anche le piccole cose, che fino adesso non si sono mai fatte ?”
Io non ho mai detto il contrario,penso solo che non siano quelle le strade per raggiungerla.
Inoltre ritengo che, a questo punto, non ci dobbiamo accontentare delle “piccole cose” perché, fino a prova contraria, risanare un ente è qualcosa di veramente impegnativo. Ecco perché non ci possiamo permettere di sbagliare!


6) Con riguardo alle “persone responsabili ” rimando all’ipocrisia di cui al punto 3) e prendo atto di una particolare vicinanza ideologica fra queste parole e quelle di “governo dei responsabili” espresse da Roberto Bruno (prive di significato sostanziale a mio modo di vedere).
Quanto, invece, agli esempi da me proposti, che penso siano stati i punti più fastidiosi, cerco di far comprendere meglio un concetto che è stato assolutamente frainteso. Ma di questo me ne assumo la responsabilità in quanto non sempre, mi rendo conto, sono chiaro e conciso.

In un certo qual modo l’incomprensione è frutto di quel profilo diverso dal quale noi stiamo analizzando le cose. Infatti il paragone non era riferito ai rapporti interni al Progetto pachino ma alle relazioni esterne (quelle che io ho chiamato relazioni intersoggettive).Ciò non toglie che lo stesso possa dirsi anche ai rapporti interni
Gli esempi sono ben precisi e tutti si rivolgono a delle formazioni sociali: famiglia, associazioni sportive, associazione mafiosa. Sono realtà del tutto analoghe (fatta eccezione per l’ultima, la quale è comunque considerata una comunità che si vorrebbe fare stato e quindi anch’essa una società…certo in senso negativo ma comunque società di individui- anti-stato) all’associazione partitica la quale,giuridicamente, non è altro che un’associazione non riconosciuta.
In tal modo ho semplicemente trasferito tipiche situazioni patologiche di quelle realtà in quella associativa di cui all’oggetto.
Scusatemi ma per fondare Progetto pachino vi sarà stato pur sempre un patto; sarà un atto costitutivo scritto, orale, per fatti concludenti ma sussisterà!E che cos’è se non un matrimonio?atto giuridico che suggella l’unione fra due persone di sesso diverso!
Idem dicasi per lo statuto, atto costitutivo di una società sportiva e per il patto di sangue dell’associazione a delinquere!
Infine quanto a quest’ultimo caso, non volevo certamente fare le allusioni delle quali mi si è accusato.E’ semplicemente un altro esempio di come una visione diversa può esasperare gli animi fino alla rottura dell’alleanza che nel qual caso ha ripercussioni particolari quali li guerre di mafia mentre per esempio nel calcio si sostanzia nell’esonero dell’allenatore da parte della dirigenza.

Concludo nel dire che io al momento non ho alcuna possibilità, ma aggiungo interesse a costruire una classe dirigente nei partiti di centro-sinistra per diverse motivazioni: primo perchè non mi rivedo in alcuna di esse, secondo perché fisicamente lontano e quindi impossibilitato a farlo.
Per il momento ha altre esigenze, ma in futuro non escludo un mio attivo interessamento e coinvolgimento alle questioni politiche locali ammesso e concesso che il mio futuro lavorativo mi veda ritornare nella mia città.
Adesso posso solo dire che sarebbe necessario una selezione della classe dirigente attuale.Ma anche questo è un problema risaputo!
Nel dire ciò non mi voglio esonerare da un richiesta di responsabilità che tutti noi dovremmo assumere nel nostro piccolo, per questo qualsiasi cosa accadrà io mi riterrò comunque responsabile e non additerò il politico di turno per quello che non si è fatto o come si è fatto. A tal proposito cito una celebre frase di j.f. Kennedy che recita così: “non chiederti cosa può fare per te lo stato ma cosa puoi fare tu per lo stato”

Penso di aver risposto a tutti le questioni poste alla mia attenzione. Per qualsiasi chiarimento sono sempre disponibile.
Mi preme -da qualche tempo- esprimere a Marco Caruso il mio pubblico apprezzamento (veicolato già privatamente ed indirettamente a chi "di dovere" tempo fa) per quanto va scrivendo su questo portale.

Da lui (a quanto ho capito) mi separa l'indirizzo politico (io guardo al centro destra, anche se più al centro), ma non posso fare a meno di apprezzare la lucidità con la quale osserva quanto sta accadendo nella nostra Città.

Ci tengo a dire, a scanso di equivoci, che penserei esattamente lo stesso anche se le critiche di Marco Caruso si rivolgessero al nostro di progetto: tuttavia non posso fare a meno di apprezzare, per esempio, l'intelligenza e la preparazione (frutto di studi oltre che di passione, probabilmente) sul tema della Grande Coalizione alla tedesca, che qui ha fatto capolino.

Questo anche per dire che, spesso, se non si risponde non è per mancanza di argomenti (e talvolta mancano, eccome!: nessuno è perfetto) o per indifferenza (voluta o meno) verso un potenziale interlocutore, ma è perchè: 1. o si apprezza il ragionamento ed il modo con il quale lo si conduce; 2. ovvero non si ha il tempo di poterne fare uno articolato a replica o complemento.

Quanto -ad esempio- dice Marco Caruso sulla natura umana (che condivido, sia pure, alla luce della mia fede cattolica, in termini di incidenza ed effetto del peccato originale), in una battuta, meriterebbe approfondimenti ritengo utili anche per approcciarsi alla politica, oltre che per sgombrqare il campo da tanto qualunquismo, qui ed altrove sempre ritornante.

Cordialità
s.m.
So benissimo che i miei commenti "DIRETTI" possono essere da alcuni ritenuti offensivi ma voglio precisare che io sostengo una tesi ben precisa che è molto attuale con i temi della INEFFICIENZA della azione politica dei partiti pachinesi.

Ricordo quanto scritto in un mio commento poco tempo fa, in risposta ad un articolo scritto da Marco Caruso sul tema "democrazia diretta o rappresentativa?"

Diceva Max Webar sociologo che improntava i suoi ragionamenti sull' agire dell' individuo: "Ogni istituzione in nessun caso si basa sul consenso, il consenso è solo apparente. Ogni istituzione si basa sull'imposizione ossia alcuni uomini proclamano una situazione come valida e altri individui si conformano ad essa."
Per cui l'obbedienza è dettata dalla relazione di autorità cioè dal fatto che gli individui assumono il volere dell' altro come se fosse il proprio.
Noi individui agiamo perchè assegniamo ad una situazione una validità.

Selznick diceva quando parlava di leadership:
"La leaderschip è essenziale e deve essere stabilita da un tipo di relazione personale tra il Leader e il suo gruppo di lavoro essa si fonda nella consapevolezza di avere un gruppo di persone che sia guidato dalla creatività e dalla responsabilità verso i fini"

Chi ha inteso capire il senso e vuole discutere del bene di questo paese, deve riflettere su questi temi.

Ci tengo a precisare che Io mi sento responsabile e penso che è anche colpa mia e di tutti quelli che non sono riusciti a proclamare un volere diverso e capace di formare un' istituzione che sia strutturata nei vertici di un partito.

So benissimo che questo modo di intendere la realtà dei fatti spesso può sembrare qualunquismo nei confronti della politica ma in realtà non è così...

"La politica se non si costruisce bene, può diventare lo strumento più dannoso che possa esistere" Gianluca Infante

"Se siamo in questo stato di cose non vuol dire che tutto possa rimanere così, può anche succedere che le cose vadano peggio"
Gianluca Infante

"La politica decide tutto, da quando uno nasce fino a quando uno muore, non occuparsi di politica significa non solo fare del male a se stessi ma anche alle future generazioni"
Gianluca Infante


Saluti INCORAGGIANTI
@ Luca Infante,

utilizzando la parola qualunquismo non volevo certo rivolgermi a te (uso il tu per motivi generazionali e, comunque, vorrai perdonarmi -nel caso- la confidenza) o a tutto quello che hai scritto, ma solo ad un crto indugiare -generico- di tanti sulle responsabilità del passato.

Che andrebbero scomposte: quelle politiche, da quelle amministrative, in primis.

Il discorso sulle leaderships è affascinante -a me ha sempre affascinato- e meriterebbe ben altro respiro o spazio. Ma è un tema a doppio taglio (o, se si vuole, come ogni realtà umana, ha cascami positivi o negativi).

Proprio in quegli anni '20 in cui Weber moriva, si andava approntando il nazifascismo: come non vedere un caso-limite in cui "gli individui" hanno assunto "il volere dell'altro come se fosse il proprio", per usare la citazione da te allegata.

Ma quello della leadership è un problema effettivo, all'inverso, del post '68, nel quale -a furia di rifiutare le leaderships tradizionali, se ne sono formate altre, troppo molteplici e multiformi, con la perdita del senso dello Stato e delle Istituzioni in genere.

E' sicuramente, lo riconosco, un problema molto pachinese, se non altro nel suo riconnettersi alla difficoltà endemica di fare squadra: ma non so decidermi se attribuire tale difficoltà all'assenza di leaderships o capovolgere il rapporto di causa-effetto nel "non ci sono leaders perchè non ci sono gruppi omogenei" (o perchè ce ne sono troppo pochi).

Temi complessi, che però -ogni tanto o magari più spesso- è giusto che emergano nel dibattito.

Cordialità
s.m.
"Parliamoci chiaro, la situazione è pessima, siamo ad un punto di non ritorno!!"
-- concordo totalmente --

"La popolazione ha bisogno di certezze!!!"
-- non concordo. la popolazione ha bisogno di risposte. non è una questione di parole. il problema è di sostanza. --

"e cosa si fa? Si crea un altro movimento che distrugge gli unici elementi su cui l’elettore per primo si basa nella sua valutazione."
-- ma sei sicuro che a pachino facciano questa considerazione ? --

"La prima cosa che uno si chiede è se sei di destra o di sinistra."
-- scusami Marco, ma forse te lo chiedi solamente tu (purtroppo, aggiungo) --

-- La popolazione ha bisogno di risposte e in un contesto nel quale la popolazione si muovesse e decidesse in funzione di valutazioni politiche e/o di lavoro svolto, allora dovresti essere in grado di dare certezze.
Oggi, invece, la richiesta che sale dalla città è di fare le cose più elementari e più semplici immaginabili.

Ma in che mondo viviamo ? Mi sento molto qualunquista a esprimermi in tal modo, ma, porco diavolo, ma quando accompagno i miei figli a scuola maledico il comune perchè mi fa parcheggiare nel fango, maledico il comune perchè l'acqua mi esce marrone, maledico il comune perchè le strade sono pulite ma sono scassate, maledico il comune perchè mi sta arrivando una bolletta della spazzatura che da 300 euro mi passa a 480.
La situazione è pessima e siamo ben oltre il punto di non ritorno, rischiamo tutti di doverci attrezzare anzitempo per organizzare l'emigrazione dei nostri figli (e, se non ho capito male, sei già in tale situazione). --


"Abbiamo bisogno di semplificazione, ed invece il panorama si complica di più con la formazione di un soggetto che rischia di non sintetizzare alcunché perché il compromesso è maggiormente complicato da raggiungere a causa di possibili, futuribili, contrasti ideologici e che finiscono per rallentare, offuscare, o rendere intangibili o indeterminati gli obiettivi e le soluzioni dei problemi."
-- e invece il compromesso sarà ed è possibile, perchè, al di là di possibili e futuribili contrasti ideologici (ma su cosa ?) abbiamo chiari obiettivi e soluzioni dei problemi. --

"Voi cosa risponderete:”noi siamo delle persone con buoni intenti di destra e sinistra ”, non mi sembra un biglietto da visita convincente.tutt’altro."

-- perdonami la presunzione e il paragone azzardatissimo e improprio, ma è di questi giorni la notizia che il governo di Israele che si sta formando chiama attorno a se, il partito labourista.
e la frase, molto bella, pronunciata dal leader labourista Ehud Barak, con la quale ha convinto il proprio organismo politico, è stata: "I lavoratori hanno bisogno di noi adesso, non in un lontano futuro".
parafrasando: i pachinesi hanno bisogno ADESSO di un'amministrazione forte, non in un perfetto, ma lontano, domani.
e siccome la frase di Kennedy mi è sempre piaciuta, la dobbiamo declinare al pachinese.

un sincero saluto, Turi Borgh
Caro Turi scusami per questa mia intromissione, ma non posso restare in silenzio di fronte ad affermazione che hanno il sapore dell’arroganza, perdono per il tono aspro, spero razionalmente di rendere il mio pensiero, non certo per attaccarti sul piano personale, ma per evidenziare spunti di analisi che magari sfuggono nelle tue esternazioni.
Ciò che la gente vuole, non penso che tu sia il depositario dei bisogni collettivi come non credo tu possa interpretarli tutti, la tua è una presunzione, nel senso che tu presumi quali possano essere i bisogni della gente, ma già questa certezza non ti appartiene come non è di proprietà di nessuno. Diciamo che tendenzialmente noi tutti pensiamo che i nostri bisogni, così come da te riferiti, riguardo al problema spazzatura, strade, ecc. possa interessare gli altri, la domanda è: tutti gli altri? O solo quelli che hanno un certo status, quelli che non hanno il problema di affrontare il sostentamento quotidiano, per cui per loro, il problema sarà il lavoro, ad esempio, e se ne fregano di sporcarsi le scarpe nel fango quando parcheggiano la macchina, magari una macchina neanche la possiedono, allora di quali bisogni collettivi stai parlando e quali certezze pensi di offrire a questa gente? Lasciando da parte i problemi complicati che appartengono all’individualità del singolo, ciò di cui penso tutti gli appartenenti della nuova sinistra hanno bisogno, è l’identità, la sintesi del nostro essere partito, la fusione delle diverse anime che in esso hanno confluito senza riuscire a integrarsi per costituire un soggetto unico che tutti ci rappresenta. Invece tu per primo hai pensato bene di cercare fuori la sintesi tra forze polarizzate ed estreme nel nome di una problematica congiunturale che richiede soluzioni alternative. Si scopre ora che il comune è al dissesto? Allora mi chiedo, dove eravamo noi tutti? Saviano, ieri sera, durante la trasmissione “che tempo che fa” riferendosi all’attecchimento del potere mafioso ha detto d’importante; “di fronte all’attività mafiosa, basta che gli uomini per bene non facciano nulla”; allora vuol dire che mentre gli altri sperperavano le risorse, altri ancora non facevano nulla, quindi dove sta lo stato emergenziale quando da anni, diverse voci dicono, si è intrapresa questa discesa verso il baratro? Sai caro Turi, e questo non lo dico solo a te, si può mentire a qualcuno, ma non a tutti.
Io penso che tutti indistintamente vogliamo il meglio di destra, di sinistra o di centro, non penso che qualcuno lavori per determinare il peggio, il punto è, in che modo vogliamo realizzarlo, che determina la differenza, quali logiche orientano la nostra azione alla ricerca di questo bene collettivo che noi presumiamo di rappresentare. Riferendomi per fare un esempio concreto, al problema spazzatura, tutti auspichiamo di non dover convivere col sudiciume, per questo ci siamo dotati di un sistema esternalizzato per la raccolta della spazzatura, qualcuno ha stabilito qual era il giusto prezzo, ma non tutti, invece tutti, ne sopportiamo i costi, ancora, ci sono le famiglie degli operai che trovano sostentamento da questo costoso servizio, ebbene, che soluzione si propone? Qui potrebbero cominciare le prime divaricazioni, non su ideologie, ma su fatti concreti, basati su costi e interessi che confliggono e che sarebbero capaci di vederci su posizioni opposte, da una parte chi vuole un termovalorizzatore che possa includere ad esempio questi operai, dall’altro chi si pone nel valutare anche un aspetto ambientale che potrebbe cozzare con altri punti.
A volte si ha l’impressione che dietro un problema generale si celi un bisogno particolare di affermazione, diventa un problema quando, l’interesse personale rallenta la crescita ed è d’ostacolo all’affermarsi di soluzioni che potrebbero in concreto dare risposte alla cittadinanza.
Il rischio che si sta correndo in questa campagna per le amministrative di perdere la nostra voce alternativa e diversificata, una sorta di isomorfismo mimetico che certamente non farà il bene per questo paese.
Spero in un ritorno alla casa naturale e non viceversa, spero che, sia chiaro che c’è una parte dell’elettorato che ha bisogno di una voce diversa cristallizzata nel partito e non in un movimento.
Con l’auspicio che ciò avvenga ti lascio i miei cordiali saluti
Giusi Novello
Caro Turi, mi sa che sarebbe il momento di uscire allo scoperto, cosa che non fate neanche col vostro candidato a sindaco...
Sappiamo tutti benissimo che, la scelta, in completa controtendenza nazionale, di frammentare ancora di più il panorama politico, non è dettata da un progetto politico che certamente non può nascere da gente che la vede in maniera opposta e contraria sui grandi temi amministrativi.. sarei curioso di capire da cosa è dettata... io ho le mie idee e convinzioni e sarei felice di vederle confutate da te, o dall'amico Roberto o da tanti altri amici che fanno parte del vostro movimento...
Come già detto, e con esperienza vissute in campo nazionale(non serve guardare a Israele, anche perchè il vostro fantomatico candidato sindaco ci guarda in maniera opposta alla tua) , non siete in grado di stare insieme le diverse anime della sinistra, figuriamoci con quelli di forza italia in mezzo!!!!
Perchè invece non ce la raccontate tutta?
Perchè un esponente di A.N., quindi, in teoria, con convinzioni, idee, visioni politiche e amministrative agli antipodi rispetto alle tue???

Come gestirete, ad esempio, l'emergenza immigrazione, con in più gli inasprimenti del pacchetto sicurezza sulla clandestinita???

Come gestirete la prossima scadenza RSU quando c'è da una parte chi vuole mantenere la Dusty, chi vede come opportunità di business comunale una municipalizzata, e chi vede la cooperativa come alternativa???

Come gestirete l'indirizzo meritocratico indicato dal Ministro Brunetta per ciò che riguarda gli impiegati comunali????

Come reperirete le risorse per risanare le casse comunali dilapidate anche col contributo di qualche vostro compagno di viaggio(ma questi protagonisti ci sono un po' dappertutto), aumentando il prelievo fiscale o rendendo il comune come una Azienda che si inserisce nel mercato???

Come gestirete un eventuale (io, da addetto ai lavori dico che sarà impossibile) sviluppo turistico delle coste del Comune di Pachino quando c'è chi vuole mantenere il paesaggio naturale e chi vuole creare sviluppo economico basandosi sul turismo (tralaltro possibile trampolino di rilancio per l'agricoltura)???

Come gestirete la necessità dei Pachinesi di riappropriarsi del Nostro territorio, invaso, deturpato, e di proprità quasi degli extracomunitari (gran parte clandestini e quindi iiregolari) quando qualcuno vede l'integrazione, anche forzata e immotivata e qualcun'altro la necessita di ottemperare alle disposizioni di legge che obbligano all'espulsione???

Sarebbero infiniti i temi da portarti come esempio per la vostra, eventuale, convivenza impossibile e ingestibile, se non il fango del parcheggio, la strada rotta (minuscolo, non nome proprio), o la ordinaria amministrazione. Il fatto è che la prossima amministrazione dovrà affrontare problemi con le idee chiare e forte capacità decisionale. Non si potrà limitare al risanamento, ma in contemporanea a gettare le basi perchè il risanamento sia solido e duraturo, in una direzione di stabilizzazione e magari crescita, senza fare progetti precari.

Ancora una volta non spero di avere risposte, ma di attivare un meccanismo di riflessione in chi il prossimo giugno dovrà impugnare un'arma facendo attenzione a non girarla verso di se prima di premere il grilletto.

Cordialmente

Vincenzo Trobia
Caro amico Borgh, ti chiamo amico anche se non ti conosco ma siccome da diversi mesi seguo le tue news tramite il portale ormai è come se si fosse creata un' amicizia internauta tramite Pachino globale, premesso ciò ed in vista dell'approssimarsi della chiusura delle liste e della presentazione dei programmi elettorali non posso che far sentire il mio commento sulla lista che andrete a presentare denominata "Progetto Pachino", dai lunghi fiumi di parole che si sono scritti su tale progetto io da libero elettore con i miei buoni propositi e schierato politicamente non riesco in questo momento a capire come potrò votarti in una lista che a mio avviso non avrà lunga vita per il semplice motivo che in caso di ballottaggio dove confluiranno i voti della lista Progetto Pachino?
Spero e qui auspico che mi darai una risposta che non andranno a destra perchè se così fosse Caro amico se mi permetti non potrò esprimere un voto di fiducia(fermorestando il rispetto per l'avversario politico) ad una formazione politica lontana dalle mie idee.
Oggi Pachino ha tanti problemi che conosciamo tutti e grazie al canale TV Mediterraneo News hanno fatto il giro del mondo è non è stato bello vedere il serbatoio idrico in quelle condizioni oppure la situazione in cui versa la zona delle Case popolari o ancora per citarne qualcun altra lo stato in cui versano le strade di Pachino. Mi riferisco a problemi che una normale Ammininistrazione avrebbe dovuto affrontare nell'ordinario amministrativo e che non possono essere temi da portare avanti durante la campagna elettorale, perchè a mio avviso la gente
l'elettore
vuole sentire altre cose
avere certezze di come si vorrà amministrare nei prossimi cinque anni attuando una politica leale nel rispetto della classe politica che ancora una volta si metterà a disposizione della cittadinanza e che con responsabilità metterà da parte la stratergia del ricatto politico a danno degli elettori che saranno costretti a convivere con l'incubo del dissesto finanziario che è sempre dietro la porta.
Pertanto sono convinto che tutto ciò si potrà attuare solamente mettendo in campo una squadra di candidati provenienti dallo stesso schieramento politico e che hanno condiviso nel passato oneri ed onori con dignità e lealtà ma sempre con lo stesso spirito di appartenenza all'interno dello stesso partito, così come dimostrarono i cittadini in occasione delle primarie che furono tenute per l'elezione del leader del Pd che volontariamente si recarono presso i circoli del PD a contribuire alla nascita del nuovo soggetto politico che almeno ci da speranza di un alternativa politica in questa Nazione.
Nella speranza di vedere una forte coalizione di centro-sinistra partecipare a questa tornata elettorale ti saluto cordialmente
giungo solo oggi ad aggiungere un mio ulteriore commento ai tanti che già si sono sommati. Purtroppo il mio tempo libero non è così tanto e non riesco ad essere così sollecito nelle risposte alle considerazioni che leggo.
ad enzo dico, come già ho detto precedentemente, che sarà il programma che stiamo elaborando congiuntamente, tutti insieme i componenti di Progetto Pachino, a dare risposte più chiare e specifiche.
Tuttavia, nel tuo ultimo commento, fai un'elencazione di punti, a tuo dire, critici che dovrebbero metterci in difficoltà nel momento in cui fossimo al governo della città.
Per comodità farò il solito giochetto di ripetere le tue domande, indicate E.T. alle quali farò seguire le mie risposte, indicate T.B.

E.T. Perchè invece non ce la raccontate tutta?
Perchè un esponente di A.N., quindi, in teoria, con convinzioni, idee, visioni politiche e amministrative agli antipodi rispetto alle tue???

T.B. non è una scelta ideologica, ci mancherebbe. Ciò che ci tiene uniti è una visione della situazione amministrativa che condividiamo. Il fatto che qualcuno sia di destra e qualcun altro di sinistra è secondario.

E.T. Come gestirete, ad esempio, l'emergenza immigrazione, con in più gli inasprimenti del pacchetto sicurezza sulla clandestinita???

T.B. a parte che le politiche di controllo dell'immigrazione non mi risulta, ad oggi, che siano state affidate ai sindaci o ai comuni, devo dire che condivido tantissimo l'idea di Gianfranco Fini di voler dare agli immigrati la possibilità di votare, almeno alle amministrative, per esprimere una politica locale più vicina ai loro bisogni, in altre parole, integrazione.

E.T. Come gestirete la prossima scadenza RSU quando c'è da una parte chi vuole mantenere la Dusty, chi vede come opportunità di business comunale una municipalizzata, e chi vede la cooperativa come alternativa???

T.B. l'appalto scade a settembre. non so da dove vengano fuori le ipotesi fantasiose che elenchi. Il servizio di raccolta dei rifiuti è competenza degli ATO. Ad oggi in via di trasformazione per passare da tre ATO subcomprensoriali ad uno solo provinciale. Bisogna anche seguire quest'aspetto. Quello che conta, è che chiunque svolga il servizio si potenzi la differenziata, e su questo non sono a conoscenza di differenze "ideologiche o filosofiche".

E.T. Come gestirete l'indirizzo meritocratico indicato dal Ministro Brunetta per ciò che riguarda gli impiegati comunali????

T.B. io sono un impiegato statale e, fino a stasera, non sono ancora a conoscenza di indirizzi meritocratici espressi da brunetta. in ogni caso, dando a tutti le stesse opportunità, sono d'accordissimo, come tutto Progetto Pachino a premiare gli impiegati comunali che saranno la forza in più della prossima amministrazione.

E.T. Come reperirete le risorse per risanare le casse comunali dilapidate anche col contributo di qualche vostro compagno di viaggio(ma questi protagonisti ci sono un po' dappertutto), aumentando il prelievo fiscale o rendendo il comune come una Azienda che si inserisce nel mercato???

T.B. le casse comunali sono vuote e le tasse sono già al livello più alto, ma noi risaneremo il comune abbassando le tasse. e poi il comune non è un'azienda, non fa profitti vendendo qualcosa, il comune deve fornire servizi ai cittadini.

E.T Come gestirete un eventuale (io, da addetto ai lavori dico che sarà impossibile) sviluppo turistico delle coste del Comune di Pachino quando c'è chi vuole mantenere il paesaggio naturale e chi vuole creare sviluppo economico basandosi sul turismo (tralaltro possibile trampolino di rilancio per l'agricoltura)???

T.B. a sentire le tue domande sembrerebbe quasi che ci siamo accordati, perchè pare che mi dai l'occasione per dire come intendiamo affrontare la questione. Le coste devono essere aiutate con i servizi che, ad oggi, il comune non fornisce. I piani di recupero della costa sud, Punto Rio, Concerie, Scarpitta, Chiappa e Granelle saranno volano per uno sviluppo del territorio come si sognava negli anni 70. Il paesaggio naturale di cui parli tu non esiste, e programmare e gestire lo sviluppo del territorio, a cominciare da un nuovo piano regolatore, andrà certamente nella direzione di uno sviluppo ordinato, anche salvaguardando quelle aree di particolare importanza naturalistica e ambientale, che non sono viste come freno allo sviluppo, anzi, esse sono un patrimonio di cui ci dobbiamo appropriare e valorizzare. e un'agricoltura di qualità sarà lo specchio di un turismo di qualità che potenzialmente potrebbe sostenere tutta l'economia del nostro territorio.

La prossima amministrazione, se sarà la nostra, avrà le idee chiare e oltre al risanamento, vuole dare una prospettiva di crescita, il programma che stiamo costruendo insieme è un progetto di sviluppo.
e di ciò ve ne renderemo conto.

Saluti a tutti, Turi Borgh