La giornata della memoria. Perché ricordare?

La giornata della memoria. Perché ricordare? “Quante strade deve percorrere un uomo
prima di essere chiamato uomo?
E quanti orecchie deve avere un uomo
prima che ascolti la gente piangere?
E quanti morti ci dovranno essere affinché lui sappia
che troppa gente è morta?
La risposta, mio amico sta soffiando nel vento,
la risposta sta soffiando nel vento…”


Una brezza lancinante come una dolce carezza fende il nostro ricordo di grida, sangue, lacrime, sofferenza. Un vento che l’uomo non potrà mai fermare. Troppi sono stati gli innocenti spazzati come foglie secche a causa della cecità di un ideale, di un folle desiderio di potere.

Questa giornata non è solamente una commemorazione doverosa perché le atrocità che ci tornano nella mente sono macigni che difficilmente la storia potrà cancellare, ma perché è un dovere civico impedire che ciò che accaduto non debba più succedere. La dignità dell’uomo deve assurgere a principio fondante di ogni società nel mondo.

Il vento non potrà mai essere arrestato, ma deve essere nostro compito sfruttarlo affinchè le grida di dolore possano trasformarsi in inni di libertà.

La memoria ci impone la riflessione. Non possiamo costringere l’uomo dentro una gabbia di contingenze economiche, di leggi ineffabili che ne calpestano la dignità.

L’uomo deve ritornare ad essere il perno di ogni sistema democratico ormai incatenato dalle regole invisibili del mercato.

L’uomo deve ritornare ad essere chiamato per nome. La cooperazione e la solidarietà i valori che deve riscoprire.

Il lavoro lo strumento per garantire una vita dignitosa. Niente più favori, né privilegi. Un sacro diritto fondante la nostra Costituzione.

Una politica che dimentica la centralità dell’uomo elude la ratio che giustifica la sua esistenza. L’uomo al servizio dell’uomo. L’uomo al servizio del cittadino.

La compassione dell’uomo per i suoi simili alla base di ogni relazione.

Gli occhi languidi dell’uomo di Auschwitz un patto generazionale.

“Io chiedo quando sarà che l' uomo potrà imparare
a vivere senza ammazzare e il vento si poserà e il vento si poserà e il vento si poserà...”


Il circolo dei Giovani Democratici di Pachino
Pubblicata da: Corrado Modica il 26-01-2012 21:07 in Comunicati

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Corrado Modica
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