Consorzio di Tutela IGP Pomodoro di Pachino: Lettera aperta al Ministro Romano

Consorzio di Tutela IGP Pomodoro di Pachino: Lettera aperta al Ministro Romano Egregio Sig. Ministro,

il comparto agricolo pachinese è giunto ad un punto di criticità insostenibile. Ogni giorno chiudono i battenti imprese che fino a ieri davano lavoro a centinaia di famiglie, e tutta l’economia del comprensorio, notoriamente basata sulla produzione di ortofrutta la cui qualità ci viene riconosciuta da tutti i mercati, oggi versa in uno stato di gravissima difficoltà.

Siamo consapevoli che la contingenza economica nazionale è particolarmente difficile, ma siamo altresì convinti che se non si interviene subito per arginare una serie di anomalie che compromettono il regolare svolgimento della nostra attività, non potremo far fronte alla crisi in atto. E su questo versante riteniamo che l’azione politica possa essere decisiva.

Riteniamo di vitale importanza intervenire subito in questi ambiti:

a) La scarsa considerazione della GDO e della DO verso i prodotti DOP e IGP, che non dedicano spazi dedicati alla vendita di prodotti a marchio di qualità, e che assoggettano tale produzione a una speculazione commerciale selvaggia, senza controlli efficaci da parte degli organismi preposti (vedasi indagine Antitrust senza esito).. Un fenomeno che continua ad allargare la forbice tra prezzi alla produzione e prezzi al consumo in modo inaccettabile.

b) La inaccettabile concentrazione nelle mani di pochissimi buyers del potere di acquisto su centinaia di diversi punti vendita a marchio diverso (il solo gruppo Selex ne annovera decine, tra i quali Famila, Aliper, Maxisconto, A&O, Cash&Carry, etc.), aggirando di fatto le più elementari norme in materia di antitrust;

c) La concorrenza sleale di prodotti similari, provenienti dall’estero e dai Paesi in via di sviluppo, che spesso giungono sui punti vendita senza gli adeguati controlli igienici e sanitari, compromettendo la competitività della nostra produzione e confondendone la riconoscibilità;

d) L’aggravio progressivo dei costi di produzione, e la polverizzazione dell’offerta incoraggiata dall’esercizio di operatori che spesso in assenza dei requisiti minimi previsti dalla legge concorrono quali competitori abusivi in loco.

Spettabile Ministro, non abbiamo dubbi che queste problematiche sono a Lei ben note. E siamo anche convinti che intervenire un questa direzione richiede tempi e procedure complesse. Ma la posta in gioco è la sopravvivenza stessa della nostra agricoltura, e con essa il futuro di una intera area.

Le chiediamo quindi la convocazione di un tavolo tecnico per discutere in tempi stretti interventi precisi per posizionare e valorizzare adeguatamente i prodotti a marchio, per sgravare alcuni costi di produzione (esempio: una eventuale riduzione dei contributi OTD o dei costi del gasolio), per controllare le politiche di cartello operate dalla grande distribuzione a danno dei prodotti di provenienza certa, controllata e certificata.

A tale scopo il Nostro Consorzio si dichiara sin da subito disponibile a collaborare insieme per individuare le misure adatte a fronteggiare la crisi in atto.
Pubblicata da: Corrado Modica il 13-10-2011 11:09 in Comunicati

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Corrado Modica
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