Che aria tira a Portopalo?

Che aria tira a Portopalo? Che aria tira a Portopalo?

Una domanda molto frequente in questi ultimi tempi che credo si facciano in tanti. Mi accorgo sempre di più che una certa nebbia non ci permette di vedere oltre ciò che ci è consentito vedere.

Ma da chi? E chi lo decide?

Credo sia giunto il momento di interrompere quest’andazzo di aria pesante, che ti cataloga, ti classifica “o con noi o contro di noi”. Non può, e non deve funzionare così nel 2008, in un paese democratico come il nostro. A Portopalo assistiamo sempre più frequentemente a battibecchi o peggio ancora a litigi politici che alimentano solo antipatie precostituite da differenti collocazioni di partito.

Personalmente ho attaccato molte volte questa amministrazione in quanto credo fermamente nella democrazia ed al ruolo che l’opposizione deve svolgere sia in consiglio comunale che fuori, e sono certo che in un paese civile quale il nostro, ci vuole anche “un’altra campana”. Democrazia è confronto non scontro.

A Portopalo siamo giunti più che alla frutta all’ammazza caffè con un amministrazione che va avanti a distribuire assessorati o incarichi solo per “orgoglio politico” non per competenze. Si vuole rimanere a tutti i costi in piedi ormai per quest’ultimo anno. I risultati sono sotto gli occhi di tutti: tre giorni di festa organizzati dall’associazione San Francesco di Paola, indimenticabili contro un’ incapacità organizzativa da parte di un Assessore al turismo e spettacolo che non si sa per quale motivo sia ancora lì e non si sia dimesso. Mi è stato detto da un turista che frequenta abitualmente Portopalo da ventisei anni “ Quattro pescatori hanno organizzato qualcosa che questa Amministrazione non è riuscita a fare nemmeno in dieci anni”.

Sarebbe stato utile almeno per quelle serate qualche contenitore di rifiuti in più, ma la colpa è dei turisti che ad agosto si riversano qui a Portopalo e la spazzatura non se la riportano indietro. Certo , è difficile che l’Assessore al territorio e ambiente riesca a prevedere che almeno ad agosto Portopalo si possa trasformare in località turistica
Il malcontento di residenti e non si palpa sempre di più. In occasione del Cortopalo, con illuminazione del castello compresa, anche lì vorrei, se mi è consentito, dire che peccato non averlo potuto illuminare due ore a sera dalle 22 alle 24 per il restante periodo estivo perché lo splendore del castello sull’isola avrebbe avuto un bell’ effetto anche a parte i tre giorni della manifestazione, per carità splendida manifestazione culturale che sicuramente merita di avere un futuro per l’importanza e l’impronta culturale che dà al nostro paese, ma per incentivare il turismo servono anche altre iniziative considerate inutili da parte del Presidente della provincia N. Bono che “ritiene di dare un impronta prettamente culturale al turismo non queste inutili sagre” il risultato è stato sotto gli occhi di tutti coloro abbiano partecipato alle sagre del pesce organizzate dall’associazione San Francesco di Paola.

Splendida invece la mostra fotografica che ha fatto sognare anche me, Portopalese di adozione ma infinitamente innamorato del paese in cui vivo, e rivedere tante immagini di come era Portopalo quando lo ho conosciuto, mi ha sinceramente toccato nei più profondi ricordi.

Il Sindaco in occasione dei fuochi, quando è salito sul palco per i ringraziamenti ha dimenticato, forse, di ringraziare chi li aveva offerti (la coop. Faro col sudore dei loro soci) non credo lo abbia fatto in malafede, resta di fatto che, a mio modo di vedere, quei tre giorni sono stati molto curati da parte di questa amministrazione che ha dimenticato un’intera estate in cui nessuno chiedeva di certo un concerto di Vasco Rossi o chissà chi, visto i conti comunali, ma quantomeno qualche gruppetto locale(e ne esistono tanti) dislocato lungo il corso o qualche intrattenitore per i bambini giù in piazzetta.

Recentemente si è presentato sullo scenario politico un gruppo di giovani che, stufi della mancanza di considerazione avuta fino ad ora, ha stilato un documento in cui ringrazia ironicamente il Sindaco, visto il ruolo istituzionale che ricopre, facendo sorridere quanti siano venuti a conoscenza di quei “10 volte grazie”. La risposta dell’Assessore Candiano, che personalmente non conosco e contro cui ,quindi, non posso avere nulla di personale, mi è sembrata alquanto superba . Da buon Assessore alle politiche giovanili credo sarebbe stato più opportuno andarli a cercare di persona questi ragazzi per chiedere loro il motivo di tanta delusione non cambiare strada quando li incontra. Se poi si tiene conto del programma proposto in campagna elettorale dall’attuale amministrazione, alla voce “Politica Giovanile “ ci sarebbe stato tanto da fare in questi nove anni per concretizzare le proposte a suo tempo inserite.

In effetti dei 54 punti programmatici proposti ne sono stati portati a termine circa un terzo, ad essere generosi. Sono rimasto ancor più sbigottito dalla risposta della Sig.na Giardina che rimproverava ai ragazzi di non essere impegnati nel volontariato attraverso la Protezione Civile; nulla da dire sulle funzioni e sullo spirito di sacrificio che i volontari dimostrano ogni volta ne capiti l’occasione, c’è solo da elogiare, ma per quanto riguarda la partecipazione attiva a questa associazione di volontariato ho avuto un’esperienza personale che mi ha fatto riflettere molto. Ho dato la mia personale disponibilità, parlando con il vice coordinatore , per rendermi utile quando ne fosse stato necessario, e come risposta mi è stata data la fatidica frase: ” Vediamo cosa si può fare”. Ho rivolto la stessa domanda ad un altro appartenente alla Protezione civile, il coordinatore, che invece mi ha dato tutte le informazioni che mi erano utili per l’iscrizione.
Ora: O non riesco a capire io, oppure qualcuno non gradiva la mia presenza. Quindi, come si può incolpare di mancanza di disponibilità i ragazzi se per far parte di quella “casta “ si entra solo per “Raccomandazione”
Avrei tanto altro da dire ma credo abbia dato l’idea di quello che c’è.
Questa è l’aria che tira a Portopalo, o servo o nemico, e credo sia proprio giunta l’ora di cambiare questo monopolio che sta distruggendo il senso della democrazia.
Mi auguro che tanti altri giovani come i ragazzi dell’85 si facciano avanti e diano il loro contributo per migliorare le condizioni del paese in cui viviamo perché credo nel rinnovamento che Portopalo merita di avere ma sopratutto credo che ci voglia la partecipazione attiva da parte dei cittadini.

Corrado Nastasi
Pubblicata da: Corrado Nastasi il 07-09-2008 00:13 in Opinioni

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