Tragedia prima dello sbarco

Tragedia prima dello sbarco PORTOPALO - Cinquantanove immigrati provenienti da Nigeria, Ghana e Niger di cui 16 donne e 2 bambine. Dai 7 ai 10 i giorni di viaggio in mare a bordo di un gommone di 10 metri con motore Yamaa enduro da 55 cavalli. Tredici i morti durante la traversata, uno del Gana e 12 nigeriani. Tre i ricoverati in ospedale subito dopo lo sbarco (2 donne in stato di gravidanza ed un uomo con la spalla lussata). Sono questi i numeri dell'ennesima tragedia che si è consumata ieri nello stretto di Sicilia. I 59 extracomunitari sono stati intercettati da una unità navale della Guardia di Finanza e portati a riva dalle stesse Fiamme Gialle in collaborazione con la motovedetta CP 888 della Guardia Costiera. Dopo un allarme clandestini scattato già intorno alle sette del mattino, gli extracomunitari sono arrivati sul molo di levante del porto di Portopalo intorno alle 11. Ad attenderli Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza ed il personale di Locamare Portopalo oltre ai volontari della Protezione civile ed al personale medico. Sulla banchina del porto a coordinare le operazioni di soccorso e di identificazione anche Carlo Parini, coordinatore della Procura della Repubblica per l'emergenza clandestini, il vicequestore aggiunto Massimo De Grande ed il comandante Paolo Salvatore Cascione di Locamare Portopalo.

Letteralmente stremati gli immigrati giunti sul porto. «Sono partiti dalla Libia verosimilmente 9 giorni fa, -ha affermato Parini- dopo avere pagato una somma ingente ad una organizzazione di persone senza scrupoli. Originariamente erano in 72 ed hanno affrontato la traversata con pochissimi viveri (una confezione di acqua e solo un pacco di biscotti). Lungo il tragitto in 13 non ce l'hanno fatta e sono morti di stenti, l'ultimo appena 10 ore prima di essere soccorsi. I corpi sono stati gettati in mare ed ora i cadaveri saranno cercati dalle autorità marittime». Il medico reperibile per le emergenze Tino Di Rosolini, ha fatto il punto della situazione sanitaria. «Si tratta di soggetti con molti giorni di viaggio alle spalle. Tutti presentano segni di disidratazione, per cui è stato necessario approntare urgentemente una terapia di reidratazione, cosa non facile date le alte temperature che si sono registrate sulla banchina del porto. Per due donne in stato di gravidanza ed un uomo ho disposto l'immediata ospedalizzazione nei nosocomi più vicini». Tra gli immigrati anche due bambine di pochi anni di cui una accompagnata dal padre. La madre è morta di parto nel metterla al mondo. La piccola è stata visitata dal pediatra Gioacchino Nardone anche lui presente sulla banchina del porto. Individuati e fermati i tre scafisti.

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 12-09-2008 - Categoria: Cronaca

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