Sui pannelli fotovoltaici chiesto un passo indietro

Sui pannelli fotovoltaici chiesto un passo indietro PACHINO - Cinque consiglieri comunali faranno richiesta di adozione di un atto di indirizzo, da parte del Consiglio comunale, con cui obbligare l'Amministrazione a ritirare la delibera di giunta e revocare il contratto con cui si assegna la possibilità, a una ditta di Comiso, di impiantare pannelli fotovoltaici sui tetti di tutte le scuole di proprietà comunale a costo zero e riconoscendo al Comune solo una royalty di 17 mila euro l'anno. È quanto deciso da alcuni consiglieri di opposizione la cui tesi potrebbe essere avallata anche da frange della maggioranza. Contestati diversi punti delle condizioni contrattuali peraltro già sottoscritti dall'Amministrazione, oltre che il presupposto giuridico in base al quale l'utilizzo dei tetti viene assegnato alla ditta richiedente. Su questo punto, infatti, l'Amministrazione fonda il suo operato su un regolamento di concessione di spazi mediante rapporto di sponsorizzazione. Tale regolamento, tuttavia, fu approvato dal commissario straordinario ed era finalizzato al rapporto di sponsorizzazione delle aree verdi e delle aiuole che in questo modo avrebbero potuto essere curate da privati che avrebbero potuto apporvi anche delle targhettine pubblicitarie.

In ordine alle condizioni contrattuali, inoltre, l'unico beneficio per il Comune di Pachino sarebbe rappresentato dalla royalty di 17 mila euro per 25 anni, senza nessun meccanismo di rivalutazione, senza nessuna concessione in termini di fornitura energetica alla struttura che ospita gli impianti e per giunta con l'ente comunale che, alla fine del periodo di sponsorizzazione (25 anni) entrerà in possesso degli impianti che, essendo obsoleti, dovranno essere smaltiti, ovviamente a carico delle casse comunali. Già il consigliere Salvatore Blundo aveva evidenziato i lati negativi del contratto, stipulato, peraltro, senza coinvolgere i presidi delle scuole coinvolte, che si troveranno costretti a ospitare i pannelli senza neppure vedersi azzerata la bolletta energetica dei consumi. Negativo anche il giudizio in ordine alla manutenzione delle strutture. La ditta aggiudicataria infatti, si farà carico di riparare solo i danni provocati durante l'istallazione degli impianti, senza chiarire che tipo di struttura sarà adottate e senza uno studio sugli edifici, peraltro sprovvisti, ad oggi, di certificazione di agibilità. Il solare, insomma, da risorsa è diventato un vero e proprio rebus che la politica dovrà sbrogliare.

Sa. Mar.
Fonte: LaSicilia.it il 11-12-2012 - Categoria: Politica

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