«Salvare gli scieri e l'ex chiesetta»

«Salvare gli scieri e l'ex chiesetta» MARZAMEMI - Appello alle istituzioni locali affinché si presti una maggiore attenzione ai beni culturali della città. A lanciarlo è stato il vicepresidente del consiglio Roberto Bruno. Bruno, che è anche presidente dell'Associazione Studi Storici e Culturali, ha richiamato l'attenzione sugli scieri, i grandi barconi un tempo usati per la pesca del tonno, e affinché si faccia qualcosa per salvare dalle conseguenze inesorabili del tempo la chiesetta sconsacrata di Marzamemi. “E' necessario che l'amministrazione interloquisca con il referente della società proprietaria dei beni dei Villadorata Buonaccorsi affinché gli scieri, ormai da anni in stato di abbandono sotto le intemperie, ritornino all'interno del loggione della tonnara. Non è possibile che le testimonianze della storia di Marzamemi rimangano ancora nello stato di incuria, sotto il sole cocente d'estate e la pioggia battente d'inverno. Gli scieri fanno parte di un contesto e da sempre sono stati all'interno della tonnara. Circa quattro anni fa furono temporaneamente spostati per permettere le riparazioni del loggione. Ora che i lavori sono stati ultimati, i barconi devono ritornare nel loro luogo naturale anche perché vorrei ricordare che queste imbarcazioni sono sottoposte a vincolo della Soprintendenza ai beni culturali di Siracusa”. Ma quello sugli scieri non è l'unico appello che Bruno lancia.

L'Sos infatti riguarda anche la chiesetta sconsacrata simbolo della frazione marinara e che recentemente ha subito l'irreparabile crollo dell'altare sinistro. “In veste istituzionale di vicepresidente del consiglio, chiedo ufficialmente che la chiesetta venga donata alla città di Pachino o alla Soprintendenza. I proprietari infatti hanno enormemente beneficiato degli interventi di ripavimentazione e di riqualificazione del centro storico di Marzamemi, e le loro proprietà hanno decuplicato il loro valore. La donazione dell'antica chiesetta alle autorità competenti sarebbe solo un gesto nobile e di gratitudine nei confronti delle attenzioni rivolte anche al palazzo di Villadorata, oltre che un gesto di riconoscimento del profondo legame che la gente ha con il prospetto della chiesetta diroccata”. L'appello di Bruno arriva dopo una serie di iniziative che hanno acceso i riflettori sul rudere di quella che un tempo era la chiesa di San Francesco di Paola e che la Soprintendenza intende acquistare. L'offerta fatta ai proprietari però non è stata accettata per cui si sta procedendo ad una nuova stima del suo valore. Intanto, dopo gli ultimi crolli, l'associazione Città Etica ha avviato una raccolta di firme per sensibilizzare le istituzioni ed il patron del Cinema di Frontiera Turi Pintaldi ha inoltrato un esposto-denuncia affinché venga accertata la fatiscenza dei luoghi ed il pericolo di crollo nel tentativo di indurre a mettere in sicurezza quantomeno la facciata della chiesetta. Il vicepresidente del consiglio Roberto Bruno inoltre ha ricordato che quest'anno ricorre il centenario della morte del marchese Antonio Di Rudinì, fondatore di Pachino e personaggio politico di spicco (fu due volte presidente del consiglio e ministro degli esteri). “Alla luce di questa ricorrenza e del fatto che l'antico palmento e stabilimenti enologici fondati proprio da Rudinì sono in fase di completamento, sarebbe opportuno celebrare opportunamente questa ricorrenza e cominciare a discutere circa i possibili utilizzi di questi locali così come restaurati e che potrebbero essere affidati ad una fondazione in onore proprio di Rudinì.

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 06-01-2008 - Categoria: Cronaca

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