«Ripristinare con urgenza il canale di scolo»

«Ripristinare con urgenza il canale di scolo» MARZAMEMI - Con una lettera inviata al Genio Civile oltre che alle altre autorità competenti ed ai proprietari dei luoghi, l'ufficio tecnico comunale avrebbe ingiunto, nella frazione di Marzamemi, il ripristino della situazione preesistente circa lo scolo delle acque meteoriche, pena l'ingiunzione del rimborso spese e danni come conseguenza degli allagamenti all'interno della frazione. Sarebbe questo il tenore di una missiva inviata a coloro che, in estate avrebbero modificato lo stato dei luoghi eliminando un canale di scolo di importanza vitale per la borgata, necessario per far defluire l'acqua piovana che invece oggi, rischia di allagare immobili privati e mandare in tilt gli impianti fognari.
Le preoccupazioni dell'Utc pachiese sarebbero legate proprio alle conseguenze che potrebbe subire il depuratore fognario a seguito dei notevoli quantitativi di acqua e degli allagamenti. L'acqua infatti, infiltrandosi nelle condutture fognarie potrebbe gravemente danneggiare gli impianti.

Della situazione è stato messo al corrente oltre al Genio Civile anche il comune di Noto, territorio in cui sarebbero avvenute le modifiche ai luoghi. Le modifiche che ostruirebbero il naturale scolo delle acque meteoriche nella frazione di Marzamemi inoltre non sarebbero limitate solo alla piccola parte del territorio interno alla frazione, ma anche alla rete di canali del pantano di Marzamemi, ossia l'antica salina circondata da una rete di canalizzazione che permette di raccogliere e scaricare a mare l'acqua della frazione. A seguito di altri lavori anche questi canali più interni avrebbero subito delle modifiche e delle ostruzioni. I luoghi andrebbero prontamente ripristinati soprattutto in vista delle piogge autunnali che potrebbero mettere in serio pericolo i residenti che rischiano di vedere le loro abitazioni completamente allagate.

Sa.Mar.
Fonte: LaSicilia.it il 16-10-2008 - Categoria: Cronaca

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pensieri idraulici

da riguardare...



Le prime linee d'acqua forti a partire dal mesolitico si hanno dalle fonti naturali che sgorgavano dal fianco della collina Xibini...( pozzo vecchio) Pachino
Tanto che le prime case del nuovo paese, voluto dagli Starrabba di Piazza ARMERINA, sul feudo Xibini vennero costruite nelle sue vicinanze le case maltesi.DEI PRIMI OSPITI....In seguito,anni recenti, La fonte d'acqua venne intubata in una canalizzazione che portava l'acqua fino ALLA piazzetta antistante la scuola Sgroi..che era l'antico Abbeveratoio di Quarrugli..

Pensate...che in tempi assai remoti era un flusso d'acqua cosi importante che formava un piccolo fiume... Che all'altezza dell'ex macello di Pachino si divideva in due direzioni.(queste informazioni provengono da una cartografia abbastanza recente, ma comunque prima del 1935 vi sono disegnate le diramazione dei due fiumiicattoli..).
Quella esistente, verso Marzamemi Porto Fossa...e un'altra diramazione, poi cancellata con la costruzione dell'asse ferroviario nel 1935, che si inoltrava seguendo l'antica valle di Cugni di Calafarina. fino al mare...
Fino al ponte sul Cavettone .
La prevalente natura della composizione dei luoghi suggerisce analogie,ovviamente in scala ridotta,con la stessa situazione geologica che ha formato e prodotto la cava grande sul Cassibile...
La zona a valle per effetto di quell'attraversamento perenne d'acqua ha subito via via l'erosione di parti importanti di terreno... che pacificamente ritenere che si configurasse, nel tempo antico, come un ambiente totalmente diverso...e cosa abbastanza facile da illustrare...e prevedere..
Pensate a una valle completamente verde di piante....le cui essenze sono comletamete scomparse per dare posto a nuove piante più datte al clima che via via si modificava...
In quella valle vivevano i primi veri abitanti di questi luoghi i loro resti visivi della loro cultura funeraria...sono scolpite nella roccia calcarea e sono delle tombe neolitiche...
sono scavate lungo il lato destro dell valletta di Calafarina..
Oggi, queste terre aride gridano assolate un parco..

In questo caso...antico. dei primi abitanti del promontorio possiamo parlare di simbiosi naturale tra uomo e natura..Ma dallo studio dell'assetto urbanistico: del periodo neolotico: costoro costruivano gli agglomerati a monte e non a valle... .
Affare diverso è la nuova questione GESTIONE dell'acqua, pensate...piovana... con l'uomo..moderno che agglomera IN MODO MASSICCIO. sia a monte che a valle..

Sono anni che SI INFORMA E SI analizzo questa...importante questione..... E mi pare che l'ex amministrazione comunale avesse mostrato attenzione a questa tematica...
sull'asse idruaulico della circonvallazione di Pachino. e delle case popolari.
Sappiamo tutti che la forza dell'acqua non si può contrastare.... e che per legge naturale nonchè giuridica all'acqua che proviene dall'alto bisogna fare strada...
ovviamente c'è sempre chi on questa legge non è d'accordo...ma è legge....idrulica
Dunque lo riscrivo:a una maggiore superificie impermebializzata a monte corrisponde una maggiore quantità di acqua a valle...

Qui, a valle, area di Marzamemi, SIAMO IN PRESENZA DI un problema idraulico enorme...

La cui soluzione richiede un complesso progetto a valle attivando canalizzazioni... e studiato un sistema in grado di evacquare le acque superficiali senza creare allagamenti ed esondazioni sull'area vasta di MARZAMEMI...

Quello che è preoccupante è il ritardo politico culturale della posizione sulle aree sic e zps da parte degli organi tecnico e politici...che comunque agiscono su mandato politico... ovviamente...
Ma quello che non capisco... e mi chiedo perchè??? anche altre associazioni che hanno a cuore la salvaguardia e lo sviluppo di Marzamemi...non le sostengono..???.

Ecco che la questione territoriale con Noto può ancora un volta essere palesemente messa in luce nella sua candida contraddizione...
E come il confine amministrativo impedisce al comune di Pachino di tutelare giuridicamente URANISTICAMENTE i luoghi e di programmare e realizzare le opere idrauliche necessarie al deflusso delle acque...

O, ovviamente, d' intimarle ai privati in altro territorio... che come in questo caso le avevano cancellate....

Se andiamo a vedere i fatti
Io credo che la comunità pachinese i suoi politici i suoi cittadini devono modificare il loro punto di vista sulle aree sic e zps.
Poichè solo con l'acquisizione di una cultura che contiene problematiche ambientali idrauliche e in connessione diretta con la tematica di salvaguardia e gestione delle aree vincolate si potranno trovare le sinergie nella gestione di queste aree...e la soluzione per il sistema idraulico urbano...marzamese...
non ci sono altri sbocchi..METAFORICAMENTE.
Se facciamo caso...ad un dato oggettivo non possiamo sottovalutare il suo effetto sul sistema...complessivo...

Per capirci...20 anni fà il pantano in estate seccava...Ci si faceva sopra un campionato locale di calcio...Oggi non secca più...
Ma la vera zona umida con saline era quella esistente fino a 15-20 anni fà..
Oggi quell'area umida perenne è diventata qualcosa di diverso...
Importante dal punto di vista ambientale: ma creata quasi artificilmente dalle superiori quantità d'acqua che gli arriva da monte...
Non per essere nostalgico...ma vi ricordate com'erà bello giocare sul quel fondo piatto e scivoloso... coperto da un feltro bianco di sale che dopo la prima partita scompariva quasi tutto....
Era un pantano che ti accoglieva e ti faceva giocare...
Prima nelle chiuse la salina..dove per secoli e secoli è stato possibile far sale...potevi palleggiare per il riscaldamento....oggi non più...
Le saline indispensabili alla consevazione del pesce..che qui con la tonnara veniva pescato abbondante...oggi sono solo un lontano ricordo....
Questa modifica dell'ambiente, a noi presente nella nostra memoria..ci suggerisce che oggi le cose sono abbastanza diverse..... modificate...

La zona sic zps, la loro normativa,LA LORO GESTIONE ci dà l'opportunità di governare il flusso delle acque... e come tale soggetto territoriale E MBIENTALE deve necessariamente attrezzarsi per riequilibre il sistema ambientale..generale..(come recentemente hanno fatto e capito a Vendicari..)
)dove chiudevano la forgia. Ma a marzamemi la situazione è diversa...Qui le aree devono essere protette da canalizzazioni esistenti e di progetto che si rendono necessarie per equlibrare il sistema....
Pantano e Salina devono tornare...
Lo studio, al fine della salvaguardia ambientale dell'area vincolata, dovrebbe prevedere la realizzazione, di canalizzazioni di troppo pieno al fine di deviare dal pantano le acque in eccesso e conferirle direttamente a mare....
Questa realizzazione è importantissima e vitale e per fare capire cosa significa operativamente agire al fine di salvaguardare un ingente patrimonio immobiliare che rischia di fare la fine di Venezia..

Non per essere catastrofico, ma per puro calcolo...matematico.
Io, metterei questo come uno dei punti prioritari di qualsiasi progetto politico si vuole costruire per il futuro di Pachino...Marzamemi
Io credo che sono i temi urbanistici quelli che devono e possono muovere e aggregare interessi reali sul territorio..
E dunque punto fondamentale di un programma politico..per pachino non può non partire su quello che si vuole fare per la comunità....
L'occasione di aggregare forze e risorse....in un progetto innovativo...è francamente auspicabile....
L'occasione del nuovo piano regolatore è una opportunità non più rinviabile...è una esigenza vitale per disegnare un degno futuro.....per questo territorio...

Sono questi i grandi temi che dovrebbero interessare i politici vecchi e nuovi...per aggreare...forze e non cert
Lo studio e il progetto di problematiche territoriali strutturali( idrauliche in questo caso) sono fondamentali per dare un
contributo al nuovo sviluppo...
Per Marzamemi, e il suo sistema sicuramente....

Pertanto al fine di dare un contributo, propongo organicamente di estendere come atto formale nelle carte del nuovo piano regolatore di Pachino...
al fine di avere fin da subito un quadro unitario di previsione urbanistica..
una fascia di territorio che con la previsione accettabile di arrivare fino all'altezza del Bove Marino....e poi seguire la stradella che va verso san Lorenzo vecchio....e via, via verso ovest fino a lasciare il lato nord-oest di Longarini a Pachino...
come proposta...è abbastanza accettabile...
il confine coincide quasi con quello ipg del pomodoro di Pachino...

cordiali saluti,Spiros