Pontile al porto Balata: La Procura acquisisce altri atti.

Pontile al porto Balata: La Procura acquisisce altri atti. MARZAMEMI- (Salvatore Moncada) La Procura della Repubblica ha acquisito altri atti relativi al pontile della Balata di Marzamemi, opera fortemente contestata e contro la quale si sono tenute anche manifestazioni di protesta. Il personale della Procura si è presentato lunedì negli uffici dell'Ufficio Tecnico comunale, in via Catania, accompagnato dai militari della Guardia Costiera. Avevano già un elenco ben preciso degli atti da ritirare e se li sono fatti consegnare. Le documentazioni riguardano il progetto della struttura destinata alle barche da diporto, della società "Mariservice" con sede a Pozzallo. Riflettori ancora accesi dunque sul pontile della "discordia" attorno al quale tante polemiche sono affiorate negli ultimi mesi. Sulle indagini che stanno conducendo in Procura c'è assoluto riserbo. A quanto è dato sapere pare che l'attenzione degli inquirenti sia sia concentrata sull'effettiva corrispondenza tra il progetto e la struttura realizzata, che in questo momento rimane tuttavia inutilizzata. Se ci sia dell'altro non si sa. Le uniche notizie che sono sin qui trapelate riguardano le acquisizioni di atti, iniziative che hanno dato conferma dell'inchiesta in corso. Già qualche settimana fa i primi atti erano stati prelevati negli uffici municipali da parte delle forze dell'ordine.

Lunedì il secondo atto. Attorno alla realizzazione del pontile si è scatenata da alcuni mesi a questa parte una feroce protesta, che tuttavia non è servita a bloccare la sistemazione della struttura galleggiante. Il pontile nella balata è stato realizzato ma adesso bisognerà vedere cosa verrà fuori dall'inchiesta della Magistratura. A dare il via alla protesta sono stati inizialmente i commercianti di Marzamemi e i residenti, per i quali il "porto vecchio" va tutelato nella sua bellezza paesaggistica legata a centinaia di anni di storia. Poi anche gli abituali frequentatori e gli amanti della borgata e molti turisti hanno fatto sentire la propria voce. Per tutti la rada della Balata non è il luogo da prestare alla speculazione turistica.
Fonte: gazzettadelsud.it il 08-06-2011 - Categoria: Cronaca

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