Piccole imprese forti se fanno rete

Piccole imprese forti se fanno rete PACHINO - «La sopravvivenza delle piccole imprese agricole a conduzione familiare passa esclusivamente dalla loro capacità di fare rete». È il punto più importante rimarcato da Giuseppe Lorefice, rappresentante dell'associazione di sericoltori di Pachino e Portopalo che ha preso parte a un workshop a Milano Marittima, curata dalla Compagnia delle Opere.«La rete delle imprese serve per la condivisione di progetti e per mantenere e migliorare il livello economico delle piccole imprese - dichiara Lorefice - non si può prescindere da un approccio di questo tipo, pena l'uscita dal mercato dei piccoli produttori del nostro comprensorio che costituiscono una realtà non trascurabile nel nostro contesto agricolo». I contatti con i mercati e la commercializzazione sono alla base di incontri come quelli svolti in Emilia Romagna. «Qualità e livello di prezzo, sono le cose che non dobbiamo perdere di vista per un rilancio economico di questo territorio. Spesso sentiamo discorsi assurdi di chi suggerisce ai piccoli produttori agricoli di riconvertire tutto nell'ambito turistico. Mi sembra una boutade priva di consistenza, considerata la realtà di Pachino e Portopalo».

L'Asser al momento raggruppa 25-30 piccole imprese, un trend in crescita. «La rete - dice - è utile anche come massa critica nell'affrontare i mercati e per accorciare la filiera produttiva e quindi avere margini maggiori». Fino a metà marzo per i piccoli produttori si prevedono discreti livelli di prezzo del prodotto. «I piccoli agricoltori al momento spuntano un prezzo di euro 1,80 lordo al chilo. Diciamo che da metà dicembre a tutto febbraio non c'è di che lamentarsi, sotto questo punto di vista. Ben altro discorso va fatto quando comincia a entrare in Italia il prodotto dall'estero che fa abbassare il prezzo a non più di 40, 50 centesimi al chilo. Una soglia - sottolinea Lorefice - irrisoria. L'obiettivo è quello di garantire, come piccoli agricoltori, 3-4 mila chili a settimana da portare nei mercati settentrionali e in questa fase si cercano soprattutto i clienti per mettere in atto queste strategie già a partire da settembre 2011».

SERGIO TACCONE
Fonte: LaSicilia.it il 30-01-2011 - Categoria: Economia

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