Piccole imprese agricole l’accesso al credito si fa sempre più difficile

Piccole imprese agricole l’accesso al credito si fa sempre più difficile PACHINO - Si acuiscono, con la crisi economica, le difficoltà di accesso al credito per le piccole imprese agricole e per le realtà guidate da giovani. L'allarme è lanciato da Coldiretti. Una conferma rispetto a quanto è stato già illustrato dai responsabili dell'Asser di Pachino, l'associazione dei piccoli serricoltori. «Le piccole e le giovani imprese agricole non piacciono agli istituti di credito e hanno minori possibilità di avere prestiti rispetto alle restanti aziende del comparto produttivo»: il pachinese Giuseppe Lorefice, esperto in tema di piccole realtà agricole, ha più volte evidenziato i punti deboli di questa nicchia di mercato. «Accedere al credito è difficile per le piccole imprese agricole - afferma Lorefice - e questo lo diciamo già da tempo». L'analisi presentata da Coldiretti fa riferimento a uno studio condotto da un importante istituto di ricerca. Da un punto di vista statistico, il secondo trimestre di quest'anno ha fatto registrare una crescita del 4,2% dei giovani agricoltori titolari di imprese individuali iscritte alle Camere di Commercio.

Numerose imprese «under 30» o piccole realtà produttive hanno indicato come ostacolo allo sviluppo la difficoltà di ottenere finanziamenti. A mancare è anche l'assistenza al momento della fase di avvio dell'impresa, il cosiddetto «stat up». Giuseppe Lorefice indica nell'accorciamento della filiera di accesso al credito una delle possibili e auspicabili svolte. Dall'indagine recente è emerso anche un aumento degli studenti che scelgono di iscriversi ad un istituto agrario dopo la terza media, e sono in numero crescente anche gli operatori del settore con un titolo di studio medio-alto (diploma e laurea), a conferma di un cambio di mentalità che richiede una preparazione di base sempre più elevata per tenere testa in un settore come quello agricolo che nel comprensorio pachinese da qualche tempo fa registrare non poche difficoltà, con ricavi in calo e costi in rapida ascesa. Restando nell'area produttiva pachinese, comprendente anche il territorio di Portopalo per quanto riguarda il disciplinare di produzione Igp del pomodoro di Pachino, va evidenziata la presenza di non poche aziende, piccole e medie, che nell'ultimo triennio hanno denunciato notevoli sofferenze di natura economica.

SERGIO TACCONE
Fonte: LaSicilia.it il 17-11-2012 - Categoria: Economia

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